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sabato 16 febbraio 2013

Il nodo gordiano


Il nodo gordiano era il nodo con il quale Gordio stringeva il giogo al timone del carro consacrato a Zeus. Secondo una leggenda greca, Gordio era un povero contadino che arrivò con la moglie in una piazza della Frigia con il suo carro. Dal momento che un oracolo aveva comandato ai Frigi di incoronare re il primo uomo arrivato alla guida di un carro, la popolazione lo nominò sovrano e, in suo onore, chiamò Gordio la città sorta sulla riva del fiume Sangario. In segno di gratitudine Gordio dedicò il suo carro a Zeus, legando il giogo al timone con un nodo talmente particolare da essere inestricabile. Un’altra profezia diceva che chi fosse riuscito a scioglierlo sarebbe diventato imperatore d’Asia. Ci riuscì Alessandro Magno, giunto in città nel 334 a. C. Il macedone dopo alcuni tentativi falliti, sguainò la spada e troncò il nodo con un fendente. E divenne imperatore. Per questo la locuzione “nodo gordiano” significa una difficoltà inestricabile che può essere risolta solo agendo con decisione ed energia.

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