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venerdì 14 settembre 2012

Mitici Queen

Servizio denuncia dello sfruttamento del Congo 1° parte

Servizio denuncia sfruttamento del Congo 2° parte

La via della seta


Fra Oriente e Occidente.Un filo sottile che univa Pechino al Mar Mediterraneo.Un canale di transito di idee e culture. Dal 53 a.C. ad oggi, per venti secoli ambasciatori e missionari, guerrieri e navigatori hanno percorso il cammino che parte dal Medio Oriente, passa per Baghdad, Samarcanda, attraversa la Cina e si conclude a Luoyang. Un itinerario oggi conosciuto come “via della seta”, definizione usata dal geografo e geologo tedesco Ferdinand von Richthofen nell'introduzione all'opera Tagebücher aus China, pubblicata a Berlino nel 1907. Infatti fu proprio la seta, il prezioso e fin dall'inizio costosissimo tessuto dall'origine avvolta di mistero, a permettere che gli scambi commerciali di profumi, spezie, oro, pelli, metalli, porcellane, medicinali cominciassero a fiorire. Grazie al viaggio di numerosi mercanti, anche i Romani vennero a contatto con la seta, che chiamavano “serica”, perché fabbricata dal lontano popolo dei Seri, come a Roma venivano chiamati i cinesi. Attraverso quello stesso percorso, intorno alla metà del I secolo dopo Cristo, il buddismo fece il suo ingresso in Cina. La via della seta è costretta a numerose diramazioni a causa delle innumerevoli barriere poste dalla natura, che ne ostacolano la linearità. Infine, il clima molto rigido d'inverno e torrido d'estate nelle depressioni del deserto del Takla Makan, metteva a dura prova gli uomini e gli animali, che avrebbero poi dovuto affrontare gli aspri passi del Pamir per scendere lungo le valli del Pakistan a dell'Afghanistan. Inoltre, le carovane correvano un serio pericolo, poiché erano esposte agli attacchi degli Xiongnu, una popolazione di bellicosi nomadi del Nord che assaliva i viaggiatori che si avventuravano in quelle zone deserte. Il declino della “via della seta” cominciò con la concorrenza di una nuova arteria commerciale più rapida e sicura della via di terra: l'India e la Cina venivano raggiunte via mare.

Parcheggio sotto casa-l'ossessione.

Hatshepsut Faraone donna parte 1°

Hatshepsut -Faraone donna 2° parte

Palazzo di Cnosso


Cnosso (in greco Κνωσός, greco miceneo ko-no-so, minoico ku-ni-su?) è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Sorge nella parte centrale dell'isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Iraklion, sul fiume Katsaba (antico Kairatos). Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell'età del bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e il Minotauro.

Abitata già nel neolitico, divenne un florido centro della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della costruzione del grande palazzo che, privo di mura difensive, era sintomo dell'egemonia cretese sul mar Egeo. In questo periodo gli abitanti di Cnosso cominciarono ad avere rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia e vengono addirittura dipinti straordinari affreschi prodotti con le tradizionali tecniche degli abitanti del Nilo. Verso il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera (l'odierna Santorini), distrusse tutti i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso. Durante il periodo neopalaziale (1700 a.C.-1500 a.C.) il palazzo venne ricostruito ancora più sontuoso di quello di epoca palaziale, ancora una volta privo di mura difensive, cosa che testimonia la totale assenza di invasioni da parte di altri popoli. Verso il 1450 a.C. Cnosso fu devastata dai micenei, popolazione proveniente dal Peloponneso, come testimoniano i testi in lineare B rinvenuti nel palazzo, finché verso la metà del XIV secolo a.C. la città iniziò a decadere. Vi sono infine fonti che indicano la presenza di artigiani cretesi nelle città micenee dove veniva apprezzata la loro alta conoscenza nel campo dell'oreficeria.

10 Settembre 1898: un giovane anarchico uccide Sissi


Il continuo e inquieto girovagare per l’Europa che aveva caratterizzato negli ultimi anni la vita di Sissi, Imperatrice d’Austria, l’aveva condotta, in quel 10 Settembre del 1898, a Ginevra, in Svizzera. Imprudentemente, la donna si aggirava per la città senza guardie armate, con la sola compagnia della fidata contessa Sztàray; la mancanza di una scorta che la protegesse, visto il clima politico di allora e l’ostilità verso i regnanti, si sarebbe rivelata fatale. Si dice che ad un certo momento, mentre camminava, un corvo nero le sfiorò la spalla: “Un corvo così vicino…esclamò, è sicuramente un presagio di sventura”. Non si sbagliava Sissi, che negli ultimi tempi aveva mostrato un carattere sempre più cupo e malinconico, quasi desideroso di morte. Mentre stava per imbarcarsi su un battello che l’avrebbe condotta in visita alla città insieme all’amica, un ragazzo l’aggredì gettandola a terra. L’azione fu fulminea e da principio non sembrò particolarmente grave, tanto più che la sovrana si rialzò e salì sull’imbarcazione. Ma un attimo dopo cadde e perse i sensi. Pensando ad un banale svenimento, la dama di compagnia sbottonò il corpetto dell’abito di Sissi affinché potesse respirare meglio e fu solo in quel momento che si accorse di quanto accaduto: la donna era stata ferita da un’arma da taglio. Nel giro di pochi minuti, una delle principesse più amate e ammirate di ogni tempo, moriva, lontano da casa, dal suo Franz, dai familiari e dai sudditi. Il responsabile del gesto si chiamava Luigi Lucheni ed era un venticinquenne monarchico italiano desideroso di uccidere un regnante, uno qualsiasi; “Avrei preferito un Capo di Stato – dichiarò alla Polizia dopo l’arresto – ma in mancanza d’altro mi sembrava che anche l’Imperatrice d’Austria potesse andare bene”. Gli era stato sufficiente un solo colpo, dritto al cuore, inflitto con una lima affilatissima, poiché la mancanza di soldi gli aveva impedito di comprare un pugnale.

Storia del Ku Klux Klan


Ku Klux Klan (KKK in acronimo) è il nome utilizzato da numerose organizzazioni statunitensi, di stampo spesso terroristico a contenuti razzisti e che propugnano la superiorità della razza bianca. Storicamente si distinguono tre fasi del movimento: una prima dal 1865 al 1874 come confraternita di ex militari dell'esercito degli Stati Confederati d'America, una seconda dal 1915 al 1950, in cui il movimento ha assunto la fisionomia che oggi consideriamo tipica, ed una terza dal secondo dopoguerra ad oggi, caratterizzato dalla grande frammentazione del movimento in una miriade di piccole organizzazioni fra loro ufficialmente scollegate che utilizzano il nome KKK o sue varianti. Il nome del gruppo deriva probabilmente dal greco κύκλος ("kuklos"), che significa cerchia, riferita però ad un gruppo di fratelli . I membri del Ku Klux Klan nel tempo si sono sempre più accostati ad ideali discriminatori e spesso d'estrema destra, tra cui il nazismo, l'antisemitismo, l'anticattolicesimo e l'anticomunismo. Il Ku Klux Klan originale fu creato a Pulaski nel Tennessee negli USA, dopo la guerra di secessione statunitense, il 24 dicembre 1865 da reduci dell'esercito della Confederazione. Esso crebbe di importanza dopo un congresso tenuto a Nashville nell'estate del 1867. Questo congresso venne presieduto dal generale Nathan Bedford Forrest (1821 - 1877) a cui venne riconosciuto il titolo di "Grande Mago". La confraternita aveva diversi obiettivi. Avrebbe cercato di aiutare le vedove e gli orfani di guerra dei Confederati ma si sarebbe opposta all'estensione del diritto di voto ai neri e ad altre azioni introdotte dal governo federale volte all'attenuazione della segregazione razziale Il secondo Ku Klux Klan, dalle caratteristiche moderne, fu creato durante la prima guerra mondiale, da William Joseph Simmons, nel 1915, quando molti bianchi poveri si convinsero che i loro problemi economici fossero causati da neri, banchieri ebrei e da altre minoranze, similmente a quanto accaduto successivamente per effetto della propaganda nazista nella Repubblica di Weimar e successivamente sotto la dittatura. Questo Klan fu organizzato dai suoi dirigenti in maniera da ricavarne degli utili e, allo stesso tempo, vissuto come una confraternita. Differiva dal primo Klan per composizione politica, infatti il primo era essenzialmente formato da appartenenti al Partito Democratico e sudisti, mentre nel secondo confluirono sia membri del Partito Democratico che persone provenienti dai ranghi più bassi del Partito Repubblicano, inoltre ebbe una maggiore influenza da un capo all'altro degli Stati Uniti, con un maggiore ascendente sui politici di molti Stati. Esso collassò dopo uno scandalo che coinvolse David Stephenson, il Grande Dragone dell'Indiana e di quattordici altri stati, che fu condannato per il rapimento, lo stupro e assassinio di Madge Oberholtzer (fu morsa così tante volte che un uomo che l'aveva vista la descrisse come "masticata da un cannibale"). Il secondo Klan vide scemare la propria popolarità negli anni trenta. Fu poi sciolto nel 1944

la tragedia del Kursk

In questo Speciale si cerca di fare luce su uno dei misteri più controversi nella storia della marina militare moderna. La tragica fine del sottomarino nucleare russo "K-141 Kursk" e dei suoi 118 marinai che il 10 Agosto del 2000 persero la vita in circostanze, per certi versi, ancora ignote.

Salto Angel - Venezuela

Il Salto Angel è la cascata più alta del mondo (979 metri) si trova in Venezuela, con un tratto di caduta ininterrotta dell'acqua di 807 metri. Si trova lungo il corso del torrente Carrao e precipita dall'altopiano della montagna Auyantepui. Il fiume che si trova alla fine del salto è il Kerepakupay, nel Parque Nacional de Canaima, in Venezuela alle coordinate Il nome viene dal suo scopritore, il pilota americano, Jimmy Angel. Gli indigeni la chiamavano "Parakupa-vena" o "Kerepakupai merú" ed era considerata insieme alla montagna un luogo sacro. La cascata si trova nel cuore della foresta amazzonica dello Stato di Bolívar, nel sud del Venezuela e per vederla si deve fare un'escursione di due giorni attraverso il fiume o sorvolare la zona con piccoli aerei. Anche se avvistata per la prima volta nei primi anni del XX secolo dall'esploratore Ernesto de Santa Cruz, la cascata non era nota al mondo fino alla sua scoperta ufficiale avvenuta nel 1933 da parte di un aviatore americano, James Crawford Angel, che stava sorvolando la zona alla ricerca di un qualche bacino minerario di valore. Nell'ottobre 1937, torna in zona e riesce ad atterrare con il suo piccolo aereo sulla cima vicino alla parte superiore della cascata. Da allora le cascate, sono correntemente denominate "Salto Angel" in suo onore. Dopo l'atterraggio l'idrovolante di Angel, un Flamingo, si impantanò sul terreno acquitrinoso e fangoso della cima del Auyan-tepui e rimase lì per 33 anni prima di essere portato via da un elicottero. Jimmy Angel ed i suoi tre compagni di esplorazione riuscirono a discendere il monte Auyantepui e a raggiungere il primo centro civilizzato soltanto dopo 11 giorni. L'aeroplano di Jimmy Angel, denominato El Río Caroní, è esposto di fronte al Terminal dell'aeroporto di Ciudad Bolívar; quello che può avvistarsi come un fugace lampo argenteo sulla cima è soltanto un cippo che indica la posizione esatta. L'altitudine ufficiale venne determinata da un'indagine eseguita dalla National Geographic Society nel 1949 (articolo: Jungle Journey to the World's Highest Waterfall di Ruth Robertson). Nel libro di David Nott, Angels Four, si racconta la storia dei primi scalatori che riuscirono ad arrampicarsi per la parete quasi verticale del Auyan Tepui (la montagna del diavolo) fino alla cima delle cascate. Le cascate sono una delle principali attrazioni turistiche del Venezuela. Il dislivello totale è quasi 20 volte superiore a quello delle Cascate del Niagara. Il maggiore fra i singoli salti misura 807 metri, rivelandosi così come il più lungo in assoluto.

Edoardo VIII

Ci sono quei gesti che a un certo punto escono dal gossip ed entrano nella storia, e quello compiuto da Edoardo VIII l’11 dicembre 1936 è a tutti gli effetti uno di questi. 1934, Edoardo VIII è stato allevato come l’erede designato al trono inglese e da vent’anni si prepara al compito, tra lezioni teoriche di diplomazia e esperienze pratiche di combattimento durante la Grande Guerra. Non disdegna però di frequentare donne sposate, ha passato i quarant’anni ed è uno degli scapoli più corteggiati d’Europa. Si innamora, ricambiato, di Wallis Simpson, che però lungi dall’essere vergine e di sangue reale inglese come tutte le spose dei sovrani fino a quel momento, è americana ed è divorziata. Anzi, meglio: sta per divorziare una seconda volta. 1936, Edoardo sale al trono a gennaio e annuncia urbi et orbi di voler sposare Wallis Simpson. La famiglia reale allibisce, incredulisce… e poi gli fa la guerra. Ed Edoardo, che è stato educato a decidere da re, decide: di sposare Wallis e spedire alle ortiche la corona d’Inghilterra (andrà al fratello, Giorgio VI, il padre di Elisabetta II). E’ l’11 dicembre

Barzelletta


Un bambino va dal padre e dice: Papà cos' è la politica? Il padre ci pensa e poi dice: Guarda te lo spiego con un esempio: io che lavoro e porto a casa i soldi sono il capitalista, tua madre che li amministra è il governo, la donna delle pulizie è la classe operaia, tu che ormai hai qualche voce in capitolo sei il popolo, tua sorella che è appena nata è il futuro.Il bambino va a dormire, ma alle due di notte la sorella comincia a piangere; il bambino va a cercare qualcuno.Va dal padre ma non lo trova, va dalla madre la quale lo manda via perché ha sonno, va dalla donna delle pulizie e la trova a letto col padre e allora torna dalla sorella e le dice: Guarda ho propio capito cos' è la politica: i capitalisti fottono la classe operaia, il governo dorme, il popolo non lo ascolta nessuno e il futuro sta nella cacca

Autunno Vivaldi e dipinti di Van Gogh

Gutemberg Johann - la stampa


Gutenberg, Johann. - Orafo e prototipografo (Magonza tra il 1394 e il 1399 - ivi 1468), membro della famiglia patrizia dei Gensfleisch (il nome G. ha origine da un possedimento avito, "Höfe zum Gutenberg"), riconosciuto come l'inventore della stampa a caratteri mobili. Nel 1434 G. era a Strasburgo, e in questa città, associato con altri, era occupato dal 1436 in tre attività: la levigatura delle pietre, la fabbricazione di specchi e, in segreto, in un'arte che può identificarsi con il procedimento per realizzare la stampa a caratteri mobili. La notizia più tarda del soggiorno di G. a Strasburgo è del 1444. Quattro anni dopo G. continuava, o riprendeva, a Magonza i lavori per il perfezionamento della sua invenzione. Nel 1450 G. aveva trovato nel ricco concittadino Johann Fust il finanziatore della sua invenzione, ricordata nelle fonti con l'espressione "das Werk der Bücher". Ma dopo cinque anni di lavoro, sul finire del 1455, Fust pretendeva in giudizio da G. il pagamento delle somme da lui versate, più i frutti (in tutto 2020 Gulden d'oro) per inadempienza di G. all'obbligazione di pagare gli interessi pattuiti. L'esito sfortunato del processo tolse a G. gli strumenti della sua officina, il materiale tipografico e con ogni probabilità anche il primo prodotto della sua invenzione, terminato certamente in quell'anno: la famosa Bibbia latina a due colonne, detta delle 42 linee o Mazarina (della quale esiste oggi solo una quarantina di copie). Successivamente, nel 1457, Fust e il socio Peter Schöffer, che aveva appreso l'arte da G., iniziavano la loro fiorente attività di tipografi con il Salterio, il primo testo datato, stampato coi tipi che provenivano dalla officina di G. Il nome di G. non compare nel colofone di nessun libro: è quindi dubbio che gli si possa attribuire, come si faceva un tempo, una serie di paleotipi magontini, stampati fra il 1447 e il 1460, come le lettere d'indulgenza, le edizioni frammentarie del Donato, il Calendario per il 1448 (ma in realtà non apparso prima del 1457-59), la Bibbia detta delle 36 linee, il Catholicon di G. Balbi e il Missale speciale constantiense i cui tipi presentano affinità con quelli del Salterio del 1457. Può ritenersi che, dopo il processo contro Fust, G. abbia ripreso la sua attività e ricostituito la sua officina, poiché risulta che Konrad Humery era in possesso, dopo la morte di G., del suo materiale tipografico. Forse visse in povertà e fu colpito da cecità, dovette abbandonare la stampa, e nel 1465 il principe arcivescovo di Magonza Adolf accolse G. nella sua corte dandogli una pensione. ▭ Dal 1901 hanno sede in Magonza il G. Museum e la G. Gesellschaft, che cura, dal 1926, la rivista G. Jahrbuch.

Morgana


Al tempo della conquista barbara uno dei re conquistatori arrivò in Calabria e si trovò davanti un'isola meravigliosa con al centro una montagna che emanava fumo e fuoco. Stava meditando su come fare per raggiungerla e conquistarla, quando gli apparve una donna bellissima che gli disse: "Vedo che guardi quella meravigliosa isola e ne ammiri le distese di aranci e ulivi, i dolci declivi ed il suo magico vulcano. Io posso donartela se la vuoi." Era agosto, il mare era tranquillo e neppure un alito di vento turbava la pace e la serenità del luogo, l'aria era tersa e limpida e davanti agli occhi del re barbaro accadde uno strano fenomeno: la Sicilia era vicinissima, si potevano vedere chiaramente gli alberi da frutto, il monte che vomitava fuoco e perfino gli uomini che scaricavano merci dalle navi. Il re barbaro si buttò in acqua sicuro di poterla raggiungere con pochi passi. Mentre il re barbaro affogava, la fata Morgana sorrideva.

Ancora oggi si verifica questo strano fenomeno per cui, nelle giornate particolarmente terse di agosto e settembre, la Sicilia sembra vicinissima alla Calabria e se ne possono distinguere distintamente campi, case e colline; infatti la fata Morgana non è altro che un fenomeno ottico che si ammira spesso nello stretto di Messina e nell'isola di Favignana a causa di particolari condizioni atmosferiche. Guardando da Messina verso la Calabria, si vede come sospesa nell'aria l'immagine di Messina e, viceversa, guardando da Reggio Calabria verso Capo Peloro, si vede nello stretto Reggio.

Dolce gustoso

PANNA COTTA ALLE FRAGOLE... Ingredienti - 750 ml di panna liquida - 250 g di fragole - 200 g di zucchero a velo - 4 fogli di colla di pesce - 1 bacca di vaniglia La preparazione: Mettere a bagno i fogli di colla di pesce in acqua fredda per almeno 10 minuti. Lavare le fragole e frullarne 150 grammi, lasciarne intere 100 g per la decorazione scegliendo le più piccole per la decorazione. Mettere la panna in una casseruola, poi aggiungere lo zucchero a velo e la bacca di vaniglia tagliata a metà. Mescolare bene e portare a ebollizione a fuoco basso. Strizzare i fogli di colla di pesce e aggiungendoli al composto mescolando fino a quando non saranno sciolti. Versare il composto in una terrina e aggiungere le fragole frullate. Mescolare, poi versare il tutto in uno stampo da budino. Metetre il composto in frigo per 3 ore. Prima di servire, capovolgere la panna sui piatti da portata. Frullare 50 grammi di fragole con un cucchiaio di zucchero, poi versare la salsa ottenuta sulla panna cotta e infine decorare il tutto con le fragole restanti.Buon appetito!!!

Segno zodiacale - Vergine


Segno di intelligenza superiore alla media, dotato di forte senso critico, talvolta eccessivo. Molto analitico, studia ogni problema con calma e precisione facilmente scambiata per pignoleria. Affidabile e responsable negli incarichi che deve svolgere, portati sempre a termine al massimo delle sue notevoli capacità. I nati di questo segno amano rispettare le regole (giuste e democratiche) e vederle rispettate, convinti come sono che completa libertà d'azione individuale sia in realtà sinonimo di caos. In campo affettivo, il segno affronta il rapporto su base cerebrale, scarsamente romantico e passionale; poco geloso, generalmente fedele ma... non traditelo: potreste pentirvene! Considerato piuttosto insensibile e sessualmente freddino, in realtà esercità solo un eccessivo controllo sulle emozioni: vorrebbe la precisione anche nel campo emotivo! Se qualcuno riesce a dare uno scossone a questo muro, questo segno diventerà una piacevole sorpresa per il partner. Il nato Vergine non ha molta fiducia in se stesso: troppo ipercritico non scusa i propri difetti. Mente aperta e acuta, attrae con la profondità del suo pensiero e la scioltezza di linguaggio nell'esporlo, soprattutto nel caso di buon bagaglio culturale. Non ama la mondanità, cerca sempre rapporti interpersonali intelligenti. In un rapporto di coppia, si preocupa solo di costruire un futuro solido e concreto. La sua attrazione sessuale per un partner è condizionata dalla stima mentale che ha per lo stesso. I nati in questo segno sono buoni genitori, attenti, disponibili, pronti a fare sacrifici. Non soffocano i figli, ai quali vengono riconosciute le singole personalità e gli spazi necessari per un sano sviluppo psicofisico. Forse non guasterebbe qualche slancio e dimostrazione d'affetto in più, di cui il nato Vergine è decisamente parco. In amicizia, grande selezionatore: pochi ma buoni. Certo non salti precipitosamente al collo di nessuno per profonderti in baci e abbraccci ma sei un amico vero e prezioso, nel bene e nel male. E chi ha trovato te, Vergine, come amico, ha veramente trovato un tesoro.

Poesie di F.Rabindranath Tagore


Donna, non sei soltanto l' opera di Dio Donna, non sei soltanto l' opera di Dio, ma anche degli uomini, che sempre ti fanno bella con i loro cuori. I poeti ti tessono una rete con fili di dorate fantasie; i pittori danno alla tua forma sempre nuova immoralità. Il mare dona le sue perle, le miniere il loro oro, i giardini d' estate i loro fiori per adornarti, per coprirti, per renderti sempre più preziosa. Il desiderio del cuore degli uomini ha steso la sua gloria sulla tua giovinezza. Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

Gandhi e la non violenza


Nel 1940 Gandhi esortava gli Inglesi a praticare la non-violenza e la non-collaborazione verso gli invasori tedeschi, verso Hitler e Mussolini. Esortava gli Inglesi a non combattere, a farsi invadere, depredare, uccidere, piuttosto che sottomettersi, piuttosto che usare violenza verso gli aggressori. La sua fiducia in questa dottrina, la sua fede in Dio, le sue opinioni così destabilizzanti stridono dolorosamente con il senso comune della nostra società, da sempre basata su un monopolio della forza, del potere, della prevaricazione. Mi chiedo come sarebbe oggi la nostra vita, il nostro mondo se avessimo seguito quei consigli, se avessimo capito che rispondere alla violenza con la violenza è sempre sbagliato. Saremmo in ostaggio del mercato, delle borse? Saremmo quella specie di infantili bambocci, attaccati alla merce, alla tecnologia fine a se stessa, alle fandonie dei politici, alle leggi che, a torto o a ragione, rispettiamo controvoglia?

Gli animali non ci appartengono,sono solo razze diverse da noi, razza umana


Niente panico, sono solo animali Ancora una volta sotto il tendone, popcorn e zucchero filato, musiche e spettacolo, alla ricerca – come se fosse necessario – di un altro momento di spensieratezza. Seduti irresponsabili e passivi. Loro sono lì, ad un passo da noi. Da lontano non si vede, ma potessimo avvicinarci ci invaderebbe l’odore della tristezza del loro sguardo, della loro vita innaturale, carica di paura, fatica e sottomissione. I domatori lo sanno bene, per loro è un lavoro. Lo spettacolo finisce e le maschere si sciolgono per il caldo dei riflettori. All’uscita, oltre alla glicemia alta e le orecchie impastate dal frastuono, rimane addosso solamente quell’ombra di tristezza. Ma il bambino ha sonno e piange. Dopo qualche minuto arriva il pensiero della cena e del week-end finito in sordina. Domani è lunedì e la ruota continua il suo stanco morto

Siamo così abituati all’idea degli animali nel circo che abbiamo smesso di riflettere sulla sua origine colonialista, imperialista e specista. Gli animali esotici portati oggi a Fiume Veneto dal circo di Moira sono nientemeno che il frutto del secolare dominio dei forti verso i deboli, dei ricchi verso i poveri, del nord verso il sud, dell’uomo verso la natura. Qualcuno ne ha preso coscienza, sono quelli che cercano il modo per gravare il meno possibile su un bilancio energetico (ed etico) in perenne deficit. Altri approfittano per consumare la parte risparmiata dai primi, continuando, tra l’altro, a finanziare (anche e soprattutto con soldi pubblici) i circhi equestri. Tutto ciò per tenere in vita usanze pruriginose ed artificiali, che al pari della caccia e della vivisezione, fanno bella mostra della faccia più scura della nostra superficialità. Un miliardo di persone al mondo soffre la fame. Niente panico, sono solo esseri umani. Nel frattempo ci teniamo stretti i “nostri” cari animali, i nuovi schiavi del XX secolo. Di ogni razza e dimensione e colore. Dalle gabbie al piatto, dagli allevamenti/lager ai tavoli di tortura dei laboratori, dai roghi delle foreste alle carneficine negli oceani. Fino a che punto riusciamo a chiudere gli occhi? Evidentemente è troppo presto per aprirli: dopo aver distrutto il loro habitat, dopo averli deportati, ammassati, dopo averne fatto pellicce e cibo scadente, dopo avergli iniettato nicotina e cancerogeni, vogliamo finalmente che ci facciano divertire un po’! Tutti al circo di Moira, a vedere la tigre bianca che salta nel cerchio e l’orso che balla! Niente panico, sono solo animali.

La tragedia del Titanic

documentario sulla tragedia del Titanic,la mitica nave affonda il 14 aprile 1912

Graffiti


Il graffitismo (in inglese graffiti o più raramente graffiti writing), è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il pianeta, basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano. Correlato ad essa è l'atto dello scrivere il proprio nome d'arte (tag) diffondendolo come fosse un logo. Il fenomeno, ricordando la pittura murale (murales - disegni su muro), è da alcuni ad essa accostato, e viene spesso associato ad atti di vandalismo, poiché numerosi writer utilizzano come supporti espressivi mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico. Generalmente, i writer più vicini ad un lavoro di ricerca artistica tendono a esprimersi in campi più protetti, come nelle "hall of fame", spazi a disposizione dei writer in cui dipingere legalmente (siano questi muri esplicitamente dedicati dalle amministrazioni comunali all'espressione della "spray-can art" - un modo, questo, per cercare di arginare il dilagare del fenomeno nel contesto dei centri storici o di quartieri residenziali - o siano luoghi siti in periferie degradate o di poco interesse o difficilmente raggiungibili in cui, per un tacito accordo con gli organi deputati al controllo dell'ordine pubblico, si lascia ai writer "carta bianca" e una relativa tranquillità per dipingere ). I writer che scelgono di esprimersi per lo più in contesti del genere, attraverso la scelta consapevole e responsabile del supporto per la pittura, si distinguono da quelli che intervengono anche su edifici di interesse storico e artistico. Ogni writer, qualsiasi sia la sua inclinazione e provenienza, ricerca e studia un'evoluzione personale, per arrivare ad uno stile proprio in modo tale da distinguersi dagli altri ed essere notato maggiormente. Nel corso degli anni molti artisti hanno comunque maturato nuove tendenze creative per cui, pur mantenendo radici nel graffiti writing, sono riusciti a sconfinare nella tipografia, nel design, nell'abbigliamento, contaminando il tipico stile degli anni '80 con ideali più razionali e vicini alla grafica. Si parla di tendenze artistiche "post-graffiti" in particolare riferendosi alla street art, e di Graffiti Design per le influenze oramai evidenti nelle tecniche pubblicitarie e nella moda. È possibile affermare che molti artisti oramai integrati nel sistema convenzionale del mercato dell'arte, traggono il loro valore da esperienze precedenti spesso formalmente illegali. Origini del graffitismo [modifica] Sebbene le sue origini si possono far risalire all'abitudine dei soldati alleati nel corso degli anni quaranta di disegnare lo scarabocchio Kilroy, il graffitismo nasce a Filadelfia nei tardi anni sessanta sui treni e si sviluppa in seguito a New York negli anni settanta fino a raggiungere una prima maturità stilistica a metà degli anni ottanta. TAKI 183 è un writer dei primi anni '70 che, insieme a Rammellzee, apre la strada al graffitismo ed allo sviluppo dell'Aerosol-art a New York.
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