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mercoledì 29 novembre 2017

Gli “Occhi di Dio” nella Cava di Prohodna, in Bulgaria


In Bulgaria esiste una caverna molto suggestiva, soprattutto per i due larghi fori che presenta in cima, soprannominati “Oknata”, ovvero “Occhi di Dio”. 
Si tratta della Cava di Prohodna, una delle destinazioni più famose del nord della Bulgaria.
 Situata a 2 chilometri dal villaggio di Karlukovo e a 120 km dalla capitale Sofia, Prohodna è l’attrazione del passo di Iskar Gorge, un valico che passa attraverso i monti Balcani, collegando Sofia a Mezdra. 

 La spettacolare grotta si presenta come una cavità carsica lunga 262 metri. 
A renderla unica sono i due enormi e suggestivi lucernari naturali, formatisi in seguito ad un particolare fenomeno di erosione.
 Situati uno vicino all’altro, hanno una forma davvero singolare: questi enormi fori che si sono naturalmente formati sul tetto della cava, sembrano proprio due occhi giganti, ancora più suggestivi quando c’è la luna piena, che appare quasi simile ad una pupilla “divina”.


Non è un caso se le persone del luogo hanno ribattezzato i due lucernari scavati nella roccia gli “Occhi di Dio”. 

Guardata da una certa angolazione, la Cava di Prohodna assomiglia addirittura ad un viso proteso verso il basso, con gli occhi che guardano in giù.
 Pensate che quando piove, sembra che stiano piangendo!

 La conformazione di questa cava, unica al mondo, l’ha trasformata in una delle più grandi attrazioni della Bulgaria. Per accedervi ci sono due ingressi, conosciuti con il nome di Small Entrance (piccola entrata) e Big Entrance (grande entrata). La prima misura 35 metri di altezza, mentre quella più grande è alta 45 metri. Questo rende la Cava di Prohodna il più grande passaggio scavato nella roccia della Bulgaria.




I giochi di luce creati dai grandi fori sul tetto della grotta sono visibili da entrambi gli accessi, creando l’effetto di due occhi che stanno guardando il sole dalla buia profondità della cava.

 I bulgari li chiamano sia “Occhi di Dio” che “Occhi del Diavolo”, tanto che nel 1988 sono stati immortalati nella pellicola del film bulgaro “Time of Violence”.

 Un tempo probabilmente abitata o usata come luogo per riti esoterici, oggi la cava di Prohodna è una delle location più popolari per il bungee jumping.



Fonte: siviaggia.it

Scoperta in Messico la vasca dell’acqua mortale


Una vasca apocalittica in cui l’acqua è mortale.
 Accade in Messico, dove è stata trovata una pozza d’acqua così salata da risultare velenosa.
 L’insenatura è larga trenta metri per dieci e ha una profondità davvero unica.
 In sostanza si tratta di un lago subacqueo altamente velenoso, in cui l’acqua è densa e caldissima, così tanto che non riesce a mescolarsi con quella dell’Oceano Atlantico che si trova tutto intorno.
 Nel corso degli anni, non a caso, in questa zona è nato un cimitero di pesci e crostacei che si sono cristallizzati.

 La vasca si trova nel Golfo del Messico, al largo di New Orleans, ed è stato scoperto da alcuni sub.
 Il luogo è stato ribattezzato Jacuzzi of despair, ossia piscina della disperazione ed assomiglia molto ai laghi dell’Africa.
 La piscina ha una temperatura di 19 gradi ed è un luogo di morte. Tutti gli esseri viventi che finiscono nell’acqua infatti finiscono per morire in pochi secondi. 
I cadaveri si depositano sul fondo e vengono ricoperti da uno strato di sale.


Secondo le indagini compiute dagli esperti, la salinità della vasca mortale è quattro volte superiore a quella presente nell’Oceano.
 A rendere l’acqua densa sono i minerali, ma anche idrogeno solforato e il metano.
 L’alta quantità di questi materiali fa sì che la vita nella Jacuzzi of despair, sia impossibile.
 Nonostante ciò esistono degli esseri viventi che riescono a sopravvivere anche in quest’ambiente tossico.
 Intorno al lago infatti sono stati trovati dei vermi tubo e dei gruppi di cozze che in modo straordinario sono riusciti ad adattarsi alla vita in questo posto così estremo. 
Come? Trasformando le sostanze tossiche in elementi nutritivi che gli consentono di crescere e proliferare.


La scoperta ha suscitato un forte interesse e presto, secondo gli esperti sarà possibile visitare il lago, ovviamente prendendo le giuste precauzioni.

 

 Fonte: siviaggia.it
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