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lunedì 15 aprile 2013

Deep Purple-Child in Time

L'ikebana

Ikebana (生け花 o いけばな) è l'arte giapponese della disposizione dei fiori recisi,anticamente conosciuta come Kadō (華道 o 花道).
La traduzione letterale della parola Ikebana è "fiori viventi"
ma l'arte dei fiori può essere anche indicata come Kadō,cioè "via dei fiori",intendendo cammino di elevazione spirituale
secondo i principi dello Zen. L'Ikebana è un'arte molto antica. Ebbe origine in in Oriente (India, Cina), ma solo nel complesso artistico e religioso del Giappone trovò terreno fertile per il proprio sviluppo trasformandosi, da iniziale offerta agli dei, in una multiforme espressione artistica.
Le origini risalgono al VI secolo d.C., al periodo in cui il buddhismo, attraverso la Cina e la Corea, penetrò nell'arcipelago nipponico introducendovi, fra le altre, l'usanza delle offerte floreali votive.
In origine l'arte dei fiori era praticata solamente da nobili e monaci buddhisti, le classi elevate del Giappone; solo molto più tardi si diffuse in tutti i ceti, diventando popolare con il nome di Ikebana.
Il primo stile, piuttosto elaborato, fu il Rikka, che nella composizione comprendeva la presenza di sette elementi: i tre rami principali e i quattro secondari.
In seguito fu elaborato uno stile più semplice, il Nageire, al quale seguì il Seika, un Rikka semplificato, meno austero del Nageire. In epoca moderna ogni scuola adottò un proprio stile personale e si cominciarono ad usare anche vasi bassi dal bordo poco elevato, e sassi, rami secchi ed altri materiali naturali.

I materiali
Tutti gli elementi utilizzati nella costruzione dell'ikebana devono essere strettamente di natura organica, siano essi rami, foglie, erbe, o fiori.
Nelle composizioni dell'Ikebana rami e fiori sono disposti secondo un sistema ternario, quasi sempre a formare un triangolo
Il ramo più lungo, più importante, è considerato qualche cosa che si avvicina al cielo, il ramo più corto rappresenta la terra e il ramo intermedio l'uomo. Così come queste tre forze si devono armonizzare per formare l'universo, anche i fiori e i rami si devono equilibrare nello spazio senza alcuno sforzo apparente.

La vera forza



Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici.
Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio.
Quando urliamo, in realtà abbiamo paura.
In realtà, la realtà non e’ quasi mai come appare.
Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza. 

-Virginia Woolf-

Luci romantiche



Potete usare anche delle calze tipo quelle fiorate è un ottimo risultato

Fido è felice, triste o arrabbiato? Te lo dice il suo muso


"Io e il mio cane ci capiamo subito. Oggi è triste, guardagli gli occhi": la prossima volta che sentite qualcuno dire una cosa del genere non liquidatelo come il solito padrone innamorato pazzo del suo animale. Gli uomini sanno davvero interpretare le emozioni canine con un'occhiata: lo conferma uno studio della Walden University (Minneapolis, USA).

Non c'è dubbio che gli esseri umani siano particolarmente abili nell'identificare le espressioni di rabbia, felicità, tristezza, disgusto e sorpresa nei loro simili. Pare però, che siano capaci di leggere con una certa accuratezza anche le espressioni sul muso del loro amico a 4 zampe.

I ricercatori hanno ingaggiato un cane poliziotto di 5 anni - un pastore belga di nome Mal - per fare da "modello" in una serie di foto. Per stimolare una reazione di gioia, gli scienziati gli hanno dato una ricompensa; rimproverandolo, hanno ottenuto una reazione di tristezza, ben riconoscibile dagli occhi del cane rivolti verso il basso; un pupazzo a molla ha generato in Mal una smorfia di sorpresa, mentre una medicina ha suscitato chiari segni di disgusto. Un tronchesino per le unghie gli ha fatto strabuzzare gli occhi e drizzare le orecchie dalla paura, mentre per fare arrabbiare Mal i ricercatori si sono finti dei delinquenti (facendo emergere tutta la sua professionalità di cane poliziotto).


Le foto sono poi state mostrate a 50 volontari divisi in due gruppi, possessori di un cane e non. L'88% del totale dei soggetti ha riconosciuto l'espressione di felicità, e il 70% quella di rabbia. Il 45% dei partecipanti si è accorto della smorfia di paura e il 37% di quella di tristezza. La sorpresa e il disgusto sono state le emozioni più difficili da scoprire: le hanno riconosciute rispettivamente il 20% e il 13% dei volontari. Chi non aveva esperienza di cani è stato più abile nell'identificare il disgusto e la rabbia, forse perché i padroni di un cane tendono a giustificare le espressioni negative dicendo che Fido "sta solo giocando". 

Comunque, l'empatia con il migliore amico dell'uomo sembrerebbe una dote innata e non qualcosa che si acquisisce con l'esperienza. Ulteriori ricerche serviranno a capire se questo feeling esista con tutti i mammiferi o se rappresenti un legame speciale con i cani, che si sono evoluti accanto a noi per 100 mila anni.


Fonte: focus.it

Ma che bella chiacchierata!!!

Attenzione agli shampoo

Sequestrate tonnellate di shampoo lisciante cancerogeno:
ecco tutti i nomi e le marche. NAPOLI – Ognuno di noi cerca di curare al meglio possibile i propri capelli e per questo motivo tende ad acquistare prodotti di marche abbastanza conosciute;
diverse aziende però, con sede a Bologna, Roma, Napoli e Pisa importavano shampoo dal Brasile per poi rivenderli in tutto il territorio nazionale..
Peccato che questi shampoo contenessero un elevatissimo contenuto di formaldeide, sostanza tossica in grado di causare problemi cancerogeni; in alcune di queste marche la percentuale di formaldeide superava di 35 volte il valore consentito dalla legge. Attualmente gli indagati sono più di 20 e 500.000 tonnellate di prodotto sono già state ritirate dal mercato nazionale.
1 CADIVEU BRASIL CACAU TERMAL RECONSTRUCT 6,558 % 6,450 
2 CADIVEU PLASTICA DOS FIOS 7,700% 7,400%
3 BIONAZA KERAHAIR PREMERIERE BRASILIAN KERATIN SYSTEM ml. 236 0,737 % 0,850 %
4 BIONAZA KERAHAIR PREMERIERE BRASILIAN KERATIN SYSTEM ml. 473 2,406 % 2,450 %
5 BIONAZA KERAHAIR PREMERIERE BRASILIAN KERATIN SYSTEM ml. 946 2,317 % 2,530 %
6 BIONAZA CHOCOHAIR ml. 473 1,821 % 1,440 %
7 BIONAZA CHOCOHAIR BRAZILIAN KERATIN CHOCOLAT ml. 946 1,367 % 1,230 %
8 BIONAZA CHOCOHAIR BRAZILIAN KERATIN CHOCOLAT ml. 119 1,806 % 1,710 %
9 BIONAZA KERA VINO ml. 119 2,571 % 2,530 %
10 BIONAZA KERA VINO ml. 473 1,690 % 1,680 %
11 BIONAZA KERA VINO PREMIERE BRAZILIAN KERATIN SYSTEM BIONAZA KERAVINO ml. 976 1,523 % 1,560 %
12 BIONAZA KERA VINO PREMIERE BRAZILIAN KERATIN SYSTEM BIONAZA KERA VINO ml. 236 0,936 % 0,850 %
13 BIONAZA DIAMOND PREMIERE BRAZILIAN KERATIN SYSTEM ml. 236 1,036 % 0,980 %
14 BIONAZA DIAMOND PREMIERE BRAZILIAN KERATIN SYSTEM ml. 946 1,027 % 0,960 %
15 BIONAZA DIAMOND PREMIERE BRAZILIAN KERATIN SYSTEM ml. 354 1,315 % 0,770 %
16 BIONAZA DIAMOND PREMIERE BRAZILIAN KERATIN SYSTEM ml. 119 1,335 % 1,680 %
17 CLAUDIA PAZZINI SPAZZOLA PROGRESSIVA FLUIDO 2 ml. 500 1,434 % 1,330 %
18 CLAUDIA PAZZINI SPAZZOLA PROGRESSIVA LIFTING RISTRUTTURANTE 2 ml. 500 0,540 % 0,270 %
19 CLAUDIA PAZZINI SPAZZOLA PROGRESSIVA FLUIDO GEL EXTRA ml. 1000 1,357 % 1,320 %
20 KERATIN COMPLEX SMOOTHING THERAPY INTENSE RX ml. 50 0,814 % 0,8 %
21 KERATIN COMPLEX SMOOTHING THERAPY INTENSE RX ml. 473 0,506% 0,780 %
22 KERATIN COMPLEX SMOOTHING THERAPY NATURAL TREATMENT ml. 946 1,534% 1,710%
23 KERATIN COMPLEX SMOOTHING THERAPY NATURAL TREATMENT ml. 473 1,933% 1,820
Le due cifre indicano la quantità consentita per legge e quella reale contenuta nei prodotti
fonte Salute benessere.net

Non star lontana da me


Non star lontana da me un solo giorno,perchè,
perché,non so dirlo,è lungo il giorno,
e ti starò attendendo come nelle stazioni
quando in qualche parte si addormentano i treni.

Non andartene per un'ora perché allora
in quell'ora s'uniscono le gocce dell'insonnia
e forse tutto il fumo che va cercando casa
verrà ancora a uccidere il mio cuore perduto.

Ahi non s'infanga la tua figura nell'arena,
ahi,non volino le tue palpebre nell'assenza:
non andartene per un minuto,adorata,
perché in quel minuto sarai andata sì lungi
che attraverserò tutta la terra interrogando
se tornerai o se mi lascerai morire.

( P. Neruda )

Macuahuitl, la “spada” azteca



Prima del rame, del bronzo, del ferro e dell’acciaio, cosa usavano i nostri antenati come arma di offesa? Principalmente legno e pietra. Ma la natura di questi due materiali (il primo relativamente debole rispetto ai metalli, il secondo più fragile) non deve trarre in inganno: pietra e legno, combinati sapientemente, hanno consentito di creare una delle armi bianche più devastanti della storia: il Macuahuitl. 

Quando gli Spagnoli giunsero in Messico, si trovarono di fronte i temibili guerrieri aztechi armati di strumenti che impallidivano in quanto a tecnologia e resistenza di fronte alle armi europee: archi relativamente primitivi contro corazze in grado di respingere colpi di balestra, nessuna corazza contro armi da fuoco che falciavano il nemico ancor prima che potesse avvicinarsi, e una strategia militare quasi inesistente contro una tecnicamente impeccabile supportata da secoli e secoli di guerre europee.

Ciò che gli Spagnoli non realizzarono immediatamente è che le corazze tecnologicamente avanzate, le armi da fuoco e la ultracentenaria esperienza bellica non erano elementi sufficienti a vincere facilmente una guerra come quella.
 I conquistadores rimasero particolarmente colpiti da un’arma, il macuahuitl, un bastone di legno ricoperto sui bordi da schegge di ossidiana, apparentemente capace di decapitare un cavallo. Gli Aztechi avevano, nel corso della loro storia, sviluppato una particolare abilità nella lavorazione del legno e della pietra lavica. Questa loro capacità consentì, tra le altre cose, la nascita dell’atlatl, un’arma da getto realizzata anche in altre regioni del mondo, e una serie di lame in ossidiana incredibilmente decorate e taglienti. 
La pietra lavica, tuttavia, non è il materiale più adatto alla creazione di lame lunghe più di 15-20 centimetri: dopo una certa lunghezza, infatti, il rischio di frattura è troppo elevato per poter considerare una lama di pietra affidabile e durevole. Ma il combattimento corpo a corpo non è fatto soltanto di pugnali: più la nostra arma colpisce con potenza, più i danni causati saranno ingenti. 
Per aumentare la potenza inferta dal colpo di un’arma da taglio o contundente ci sono essenzialmente due metodi: aumentarne il peso o incrementare il suo raggio d’azione, in modo tale che la parte terminale dell’arma acquisisca maggiore velocità durante i tipici movimenti circolari di una spada, un’ascia o una mazza. 
Gli aztechi ovviarono al problema della fragilità dell’ossidiana e della lunghezza delle loro armi da combattimento ravvicinato mescolando legno e pietra. 
Il macuahuitl era essenzialmente un bastone di legno di quercia lungo dai 50 ai 100 centimetri e dalla vaga forma di remo, ricoperto sui bordi dell’estremità più larga da schegge di pietra taglienti come rasoi.

Ogni scheggia era larga da 2 a 5 centimetri, e veniva incastrata nel corpo in legno dell’arma utilizzando anche una miscela adesiva probabilmente ricavata dalla resina di pino.
 Una scheggia di ossidiana non è altro che materiale roccioso vetrificato, un vero e proprio vetro naturale del tutto somigliante a quello prodotto artificialmente, dal quale è possibile ricavare superfici affilatissime. 
Quanto era efficace il macuahuitl? Secondo Bernal Díaz del Castillo, al seguito di Hernán Cortés, quest’arma poteva facilmente decapitare un uomo, arrivando addirittura a tagliare la testa di un cavallo con un solo, potente colpo dall’alto. 
Per la trasmissione Deadliest Warrior di SpikeTV, la produzione ha ricreato un macuahuitl per utilizzarlo contro la replica della testa di un cavallo dotata di scheletro e ricoperta da gel balistico. Éder Saúl López, che manovrava l’arma, è stato in grado di decapitare il cavallo utilizzando tre colpi. L’esperimento dimostrò anche che il macuahuitl aumenta la sua potenza se, dopo il colpo, viene trascinato verso il manovratore dell’arma, lacerando qualunque tessuto incontrato dalle lame. Nonostante l’utilizzo di materiali primitivi, il macuahuitl era un’arma temibile in battaglia, ma fu anche una delle ragioni fondamentali delle sconfitte militari azteche. Un’arma del genere prevede movimenti ampi e circolari, quindi molto spazio tra un soldato e l’altro; i guerrieri aztechi avanzavano in modo disordinato menando fendenti verso qualunque cosa si muovesse, mentre i conquistadores, abituati alla disciplina e a mantenere fila serrate, combattevano compatti difendendo e attaccando come un unico corpo.
 Le lame di ossidiana, inoltre, tendevano a staccarsi dal corpo in legno per incastrarsi nei tessuti della vittima, o a frantumarsi quando incontravano materiale osseo o l’acciaio delle corazze. Il macuahuitl, quindi, perdeva velocemente la sua efficacia come arma da taglio dopo qualche decina di fendenti, rimanendo soltanto una lunga e pesante mazza minimamente competitiva nei confronti della tecnologia bellica spagnola del tempo. In ogni caso, il macuahuitl rappresenta un’arma unica che ha consentito ai guerrieri aztechi di avere il predominio sul Messico per almeno un secolo. Era un’arma destinata a guerrieri dalla grande forza fisica, e realizzata da artigiani che padroneggiavano le tecniche di lavorazione del legno e della pietra come pochi altri nel mondo. Ad oggi non esiste alcun esemplare di macuahuitl risalente al periodo pre-conquista.
 L’ultimo macuahuitl venne distrutto dall’incendio all’ Armeria Real di Madrid nel 1884.

 Tratto da: http://www.ditadifulmine.net/

The Doors-Light My Fire

Sull’Etna il rarissimo fenomeno degli “anelli di fumo”



Tra giovedì e venerdì l'Etna, il vulcano siciliano ancora attivo, ha dato nuovamente spettacolo con un'eruzione (la decima dell'anno). Questa volta però dal cratere sono usciti degli anelli di fumo perfetti. Questo fenomeno è assai raro e decisamente affascinante. Si tratta di circonferenze di vapore e gas che il vulcano produce solo in condizioni particolari.
 L'Etna è noto per questo particolare evento e infatti viene ricordato quando nell'anno 2000 riuscì a produrre centinaia di questi anelli di fumo in rapida successione. Tutti sono rimasti meravigliati e oggi che ci è stata riproposta questa rarità.

Vita



Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o quello, e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato questa età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.
Ma se non conduciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovrete sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere di essere felici, qualunque cosa accada.

Una delle mie citazioni preferite ha per autore Alfred Souza: "Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora del tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita."

Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c'è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è il mezzo.
Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.
E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare. Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente.

La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.
Lavorate come se non aveste bisogno di soldi.
Amate come se non doveste mai soffrire.
Ballate come se nessuno vi guardasse.

-Daisaku Ikeda-

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