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martedì 21 ottobre 2014


Autunno, in Giappone è tempo di foglie d'acero...in tempura!


In Giappone sono considerate una vera e propria prelibatezza.
 Si tratta delle foglie d'acero in tempura.
 Si attende l'autunno per poter raccogliere le foglie che cadono e preparare questo snack descritto come davvero delizioso.


Spesso si dice che qualsiasi cibo diventa buono se viene fritto, ma avevate mai pensato di poter friggere delle foglie d'acero?
 In alcune zone d'Italia si preparano le foglie di alloro e di salvia in pastella, una vera delizia, ma la tradizione di friggere le foglie d'acero nel nostro Paese sembra davvero sconosciuta.
 Quando ci si ciba di erbe e foglie di piante spontanee si parla di fitoalimurgia. 
Certo, bisogna saper riconoscere le piante prima di cibarsene, ma con le foglie d'acero, data la loro forma inconfondibile, non ci sono dubbi.
 Al ristorante giapponese forse avrete assaggiato le alghe o le verdure in tempura.
 Il principio per preparare le foglie d'acero in tempura è praticamente lo stesso. 
All'estero la ricetta è nota coma Maple Tempura. Si prepara una pastella a base di acqua, farina e semi di sesamo, con aggiunta di un po' di zucchero se si vuole un risultato dolce.
 Le foglie d'acero ricoperte di pastella si friggono in padella per una ventina di minuti, o comunque fino a doratura.


A quanto sembra le foglie d'acero di per sé non hanno un sapore particolare, per questo si cerca di preparare una pastella gustosa. 

Pare che la preparazione delle foglie d'acero in tempura risalga a ben 1000 anni fa e che sia nata nella regione di Kansai, nel Giappone centro-meridionale.
 A Kyoto e Osaka le foglie d'acero in tempura sono un piatto tipico e vengono vendute anche come snack e street food.


Marta Albè

Le stelle cadenti d'autunno : le Orionidi


Puntuali come ogni anno, questa sera tornano le Orionidi, le meteore più importanti dei mesi autunnali.
 Originate dai resti della Cometa di Halley che periodicamente si scontrano con l'atmosfera terrestre, le stelle cadenti quest'anno saranno ben visibili, grazie all'assenza della luce lunare.
 Il 23 ottobre infatti ci sarà il novilunio, condizione ottimale per l'osservazione del cielo visto che non ci sarà il disturbo della luna. E stasera, se le nuvole lasceranno intravedere qualche spicchio di cielo al Nord, sarà possibile ammirare le Orionidi. 

Oggi 21 ottobre sarà il momento migliore per osservarle soprattutto dopo la mezzanotte quando la Costellazione di Orione, da cui hanno origine, inizierà ad essere più alta sopra l'orizzonte.
 Ma ci sarà tempo fino all'alba per ammirarle. Poche ma intense. 
Le stelle cadenti Orionidi non sono numerose – si parla di 25-30 meteore ogni ora - non solo questa notte ma anche le prossime, fino a giorno 23.
 Per individuare il radiante, ossia il punto da cui sembrano originarsi, bisogna rivolgere lo sguardo verso est e cercare la Costellazione di Orione. A fornire un aiuto è la famosa “Cintura”, le tre stelle che tagliano a metà la costellazione, sovrastate da Betelgeuse, la decima stella più luminosa del cielo.


Un mese ricco di eventi. Le Orionidi non saranno l'unico spettacolo celeste di questa settimana.
 Giovedì 23 ottobre dagli Usa, dal Canada, dal Pacifico e dalla parte orientale dell'Asia sarà possibile ammirare un'eclissi parziale di sole.
 Purtroppo non sarà visibile dalle nostre latitudini ma l'oscuramento del sole potrà essere osservato sul web. 

 Francesca Mancuso

“Voglio toccare un cane”, in Malesia un evento contro il tabù


Un evento insolito, che ha riscosso un inaspettato successo: “I want to touch a dog” (letteralmente, “Voglio toccare un cane”), l’iniziativa partita da Facebook per promuovere la conoscenza e la familiarità dei musulmani con il mondo dei cani, ha portato oltre 800 persone al Central Park di Petaling Jaya, città della Malesia.

 I fedeli curiosi di conoscere e vedere da vicino un cane, sono accorsi sul posto seguendo il codice di vestiario stabilito dagli organizzatori: giallo per gli arditi decisi ad accarezzare un cane, arancione per chi invece volesse solo guardarli e infine rosso per i possessori degli animali.


Ma come mai ci si raduna per “toccare un cane”?

 L’Islam ha un rapporto piuttosto complesso con questo animale. 
Se il Corano tollera che i cani siano tenuti come animali da caccia o da guardia, è invece proibito al fedele tenerli in casa.
 Secondo la tradizione islamica infatti gli angeli non entrerebbero in una casa abitata da un cane.
 Motivo per cui, spesso andando al di la di quanto prescritto dalla religione, molti fedeli musulmani nutrono una forte diffidenza nei confronti dei cani. Perciò gli organizzatori avevano preso tutte le precauzioni del caso per cercare di superare questa difficoltà di interazione : durante l’incontro sono state insegnate ad esempio le pratiche di purificazione prescritte dal Corano dopo il contatto con i cani, come il Sertu.
 La pratica prevede di lavarsi con un mix di acqua e terra e poi per sei volte con dell’acqua.
 Inoltre all’evento ha partecipato anche Ustaz Mohd Iqbal Parjin, insegnante di fede musulmana, che ha dato vita ad un dibattito e a letture religiose sul tema del rapporto con gli animali.


Presenti tantissimi bambini, una fonte di soddisfazione per gli organizzatori, il cui obiettivo era proprio quello di ridurre al diffidenza dei fedeli fin dall’età più piccola.

 Eppure l’ evento, forse anche a causa del grande successo, ha sollevato forti polemiche.
 Il Dipartimento dello Sviluppo Islamico del governo Malese ha infatti deciso di avviare un’inchiesta e non c’è più traccia dell’evento su Facebook.
 Su Twitter però i partecipanti mostrano tutto il loro orgoglio nell’aver superato quello che per molti di loro era davvero un tabù.

Le caverne di smeraldo della Kamchatka


Kamchatcka, estremo nord orientale della Russia. 
Con queste spettacolari immagini il fotografo Sergey Krasnoshchekov ci invita a scoprire alcune delle grotte di ghiaccio più suggestive al mondo.
 I colori del soffitto ghiacciato variano dal verde smeraldo al rosso rubino, a seconda dei giochi di luce e della rifrazione dei raggi solari che filtrano dalla superficie.


Nonostante la penisola della Kamchatcka si trovi alla stessa latitudine della Gran Bretagna, da ottobre a maggio è interamente ricoperta da una spessa coltre di neve e ghiaccio.
 Il clima è infatti determinato dai venti artici provenienti dalla Siberia, combinati alla fredda corrente marina Oya-Shio.


Le straordinarie forme che decorano i soffitti di queste caverne sono frutto dell'interazione tra l'erosione dell'acqua e il calore sviluppato dall'attività geotermica del sottosuolo. 
 Nella penisola sono infatti presenti oltre 160 vulcani, di cui 29 ancora attivi.


Da : http://www.focus.it/ambiente/natura

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