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lunedì 4 febbraio 2013

Castello di Balmoral - Scozia



 Il castello di Balmoral è situato nella zona dello Aberdeenshire, in Scozia.
Acquistato dal re Roberto II di Scozia (1316-1390), che lo usò come residenza di caccia, nel 1390 fu di Sir William Drummond.
Qui vi fu incoronato Re Giorgio IV nel 1822. Divenne residenza reale nel 1848 quando la regina Vittoria e il suo principe consorte Alberto, decisero di trascorrervi il periodo estivo. Trovando il castello consono alle loro esigenze il principe Alberto decise di ampliare l'edificio, tanto che la prima pietra dell'ampliamento venne deposta dalla regina Vittoria nel 1853.
Visto il passaggio di generazione la proprietà oggi si espande per circa 260 chilometri quadrati.
Ancora oggi la regina Elisabetta II e il duca di Edimburgo ne fanno uso come residenza privata estiva. Il Castello di Balmoral non è da ritenersi a nessun effetto una "residenza reale" in quanto la residenza reale ufficiale è il Palazzo di Holyrood (Holyrood House) a Edimburgo (quando la Famiglia Reale è in Scozia).
Anche se unità ufficiali dell'esercito della Corona prestano servizio di guardia a Balmoral, il castello rimane una residenza privata della Famiglia Reale e la Sovrana non svolge in esso alcuna attività pubblica ufficiale, proprio come avviene nel caso della Royal Lodge di Sandringham.
Il Castello nei mesi primaverili/estivi (ma non dal 31 luglio all'inizio di settembre circa, quando la Famiglia Reale è presente) è aperto al pubblico per visite. La residenza di Balmoral iniziò ad essere costruita da Sir William Drummond nel 1390.
La residenza venne acquistata da re Roberto II di Scozia (1316 – 1390) nel suo ultimo anno di regno e qui egli vi installò una tenuta di caccia. Il castello venne successivamente venduto ad Alexander Gordon, III conte di Huntly, nel XV secolo, la cui famiglia lo mantenne sino alla vendita nel 1622 ai Farquharsons di Invery.
Quest'ultima famiglia vendette la proprietà nel 1798 al II conte di Fife i quali la vendettero in ultima istanza a re Giorgio IV. Residenza reale Balmoral è attualmente uno dei ritiri estivi preferiti della regina Elisabetta II e del duca di Edimburgo e tale tradizione è datata al 1848 quando qui venne per la prima volta a trascorrere le vacanze la regina Vittoria con il principe Alberto. Il principe consorte incominciò subito a progettare una ristrutturazione completa della struttura avvalendosi dell'architetto William Smith di modo anche da allargare l'originale castello del XV secolo e renderlo una residenza adatta ad accogliere tutta la famiglia reale.
Il castello venne completato nel 1856. La pietra di fondazione venne posta dalla regina Vittoria in persona il 28 settembre 1853 e si può ancora oggi trovare in basso sul muro della facciata occidentale, adiacente al portico d'entrata.
Come da tradizione, la prima pietra venne scavata all'interno abbastanza da potervi porre una bottiglia contenente un documento autografo della regina ricordante la fondazione del castello e alcune monete. Assieme a Sandringham House, il castello di Balmoral è ancora oggi una delle residenze private della Regina e come tale non è da ritenersi proprietà statale.
Caso curioso, all'abdicazione di Edoardo VIII a lui andarono comunque le proprietà private del padre e come tale suo fratello Giorgio VI dovette acquistare il castello di Balmoral e tutte le altre proprietà private per continuare ad usufruirne assieme alla famiglia reale.
Il castello di Balmoral fu anche il luogo ove nacque la regina Vittoria Eugenia di Spagna, nipote della regina Vittoria e sovrana di Spagna.

D*Haus, la casa origami


Esiste una casa che cambia in base al clima e che offre le migliori condizioni semplicemente ricombinandosi come un puzzle in base alle temperature esterne e alla luce. È D*Haus, ancora solo sotto forma di progetto, ma in futuro chissà. 
 Ad immaginarla e a metterla su carta sono stati due architetti, David Grunberg e Daniel Woolfson, che hanno pensato ad una casa modulare, in grado di adattarsi da sola al variare delle stagioni, o al passaggio quotidiano dal giorno alla notte, e perché no, capace di scomporsi in sezioni in base alle esigenze dei suoi abitanti. 

Dimentichiamo per un attimo la casa, come siamo abituati a pensarla, a viverla e ad immaginarla. L'abitazione progettata dai due architetti è una sorta di casa componibile che si ripiega su se stessa. Essa nasce però dall'intuizione del matematico Henry Dudney, che elaborò il concetto del 'Haberdasher’s Puzzle', secondo cui un quadrato si scompone in sezioni che possono ricombinarsi a loro volta in un triangolo equilatero.

La flessibilità della D*Haus permette l'adattamento dall'inverno all'estate, e dal giorno alla notte letteralmente muovendosi al suo interno. Le spesse pareti esterne si dispiegano in pareti interne che a loro volta consentono alle pareti di vetro interne di diventare facciate. Porte diventano finestre e viceversa. 
Il layout generale è composto da 2 camere da letto, da un soggiorno a pianta aperta e da un bagno, ma l'abitazione può adattarsi alle diverse situazioni di vita. Ad esempio, in estate, la camera da letto si affaccia a est permettendo di guardare il sorgere del sole non appena svegli. Ma si può ruotare la casa in modo tale da permettere all'utente di essere costantemente al sole, permettendo ai pannelli solari della casa di lavorare a pieno regime.

"D*Haus è progettata per muoversi sul proprio sito, ogni volta che il proprietario lo richiede. 
È necessario mantenere l'integrità strutturale durante il movimento, quindi si governa il design –ha detto Isaac Hudson, ingegnere strutturale e Associate Director di MA Engineers- Il trucco risiede nella geometria, in questo caso mediante l'utilizzo di semplici principi statici per ridurre al minimo le forze sulle cerniere e i binari di supporto, e, per garantire che tutti gli elementi abbiano una rigidità sufficiente, questa viene mantenuta mentre la struttura è in movimento". Spiegano gli architetti La casa è il prodotto di una realizzazione matematica. Da un punto di vista produttivo la progettazione impegna un unico set di materiali per realizzare la flessibilità prevista dal suo design".

Alice Kyteler, la strega di Kilkenny



Kilkenny è una cittadina del sud ovest dell'Irlanda.Dista circa 100 km dalla capitale della contea Cork che è una fiorente città industriale.
Kilkenny è adagiata in uno splendido paesagio irlandese,tra verdissime colline e prati di velluto.E' un villaggio caratteristico,uno dei tanti che si possono trovare nelle contee del sud:casupole con i tetti di tutti i colori,botteghe artigiane con insegne in gaelico,strade di ciottoli ed è sovrastato da uno splendido castello circondato da un magnifico parco.
Ma Kilkenny non è famosa per il suo paesaggio o per la cordialità dei suoi abitanti:è conosciuta in tutta l'Irlanda e meta continua di turisti perché è tutt'ora considerata la patria della streghe irlandesi!.
La fama del villaggio come patria della stregoneria risale al medioevo ed ha quindi radici lontane.
A Kilkenny è infatti nata e vissuta Alice Kyteler,la strega più famosa di tutte le contee.
Alice nasce nel 1280 da una ricca famiglia,il padre è un importante uomo d'affari e la sua famiglia è giunta in Irlanda dopo la conquista da parte dei normanni nel 1169(Guglielmo il conquistatore)

 Alice è una ragazza ricca e un po' viziata,è abituata ad aver soddisfatto ogni suo desiderio,ma sopratutto il suo concetto di morale lascia molto a desiderare:oggi l'avremmo definita una sociopatica con incapacità di controllo emozionale e difficoltà nel procrastinare il desiderio.
Ma continuiamo la nostra storia :il padre di Alice muore quando la ragazza ha 18 anni e le lascia in eredità tutto il cospicuo patrimonio.
Subito dopo la morte del padre Alice sposa un suo socio di vent'anni più vecchio di lei:William Outlawe,è importante presisare che William era fratello del cancelliere d'Irlanda:Roger che fu negli anni successivi attore e protagonista di una spietat lotta alle streghe e agli eretici istaurando in tutta la nazione un atmsfera di terrore e delazioni.

Alice ha subito un figlio che venne chiamato William junor.
Ad Alice non bastava né il vecchio marito ,né i suoi soldi,né il patrimonio lasciatole dal padre.
Oltre ad essere avida di danaro era indubbiamente una seduttrice seriale.Apparteneva cioè a quel genere di soggetti(uomini o donne)che seduce in maniera compulsiva,a prescindere dall'oggetto della seduzione,perché è proprio e solo l'atto seduttivo in sé che le soddisfa.
Era anche donna fisicamente bella ed il gioco le riusciva assai facile:con abilità riusciva a strappare ai malcapitati sedotti doni di estremo valore,gioielli e denaro.
Accumulò una ricchezza immensa ed estese la sua casa fino a quella che oggi si chiama ST Kieran Street.
Trasformò la dimora in un enorme specie di pub con inn(alloggi),una casa di piacere,insomma,dove gli uomini si recavano come mammalucchi aspettando e sperando un favore da Alice.
Ma si sa che nei paesi esiste una prerogativa straordinaria:nessuno si fa i fatti suoi,e questo,come accade ancor oggi nei paesi,accadde alnche a Kilkenny:la gente,le donne per prme,cominciarono a vociare su strani riti ed orge che si svolgevano nella casa di ST Kieran.
Per l'appunto di lì a poco morì il marito e subito ci si affrettò a dire che era morto in circostanze ambigue e che fosse stato ritrovato in una stanza piena di oggetti satanici.
Alice non badò alle chiacchiere e non ne intravide il pericolo:subito dopo la morte di William sposò un importante banchiere Le Blont che ,guarda caso, morì tragicamente nel 1310 lasciando alla bella vedova un mucchio di soldi e proprietà.

Alice era ormai la donna più ricca e chiacchierata della contea.
Per gestire la casa si procurò anche delle giovani,quella che si legò da subito ad Alice fu una certa Petronilla di Meath.
Non ancora sazia di tanta ricchezza Alice si risposa con un proprietario terriero Richard deValle che muore pare durante una cena per indigestione.
Le chiacchiere sono ormai irrefrenabili:si mormora che Alice abbia per amante un demone Robin,figlio addirittura di un principe diavolo Artisson.
Alice si sposa la quarta volta con un suo antico spasimante e assiduo frequentatore della sua casa.
L'uomo è però vecchio e malaticcio e dopo l'entusiasmo iniziale,comincia ad aver paura della moglie e di essere ucciso da qualche sortilegio.
Terrorizzato si rivolge ai frati dell'Abazia di San Francesco che prontamente fanno intervenire il vescovo di Ossory,competente per territorio.
Il vescovo fa di tutto per far imprigionare le streghe ,Alice e le sue aiutanti,vuole vedere la donna sul rogo.
Ma Alice è in Irlanda personaggio importante,cognata di un lord cancelliere e non è come far bruciare una povera contadina.
Il vescovo è addirittura imprigionato e messo a pane ed acqua..Interviene però Jhon Darcy,presidente della Corte suprema di giustizia:crede al vescovo e conosce la fama della donna.
Con argomentazioni apparentemente valide ,in una celebre requisitoria riesce adimostrare la stregoneria di Alice e le sue aiutanti.
Le donne vengono arrestate e ad Alice confiscate tutte le propreità.
Si teme il rogo,ma il potere ha sempre ben funzionato in tutte le epoche e Alice viene fatta brillantemente evadere.
Vivrà in santa pace ed a lungo in un altro villaggio vicino a Londra.
Non altrettanto bene va a Petronilla ,che dopo aver subito orribili torture e aver dichiarato quindi di tutto,verrà bruciata viva.

Quasi mai la storie è come ce la raccontano

NAVAJO O NAVAHO I Navajo si fanno chiamare la Dineh che significa "popolo" Le loro terre erano a sud-ovest.
I Navajo secondo gli antropologi sarebbero venuti dall'Asia attraverso lo stretto di Bering, come molte altre tribù di nativi americani.
Successivamente scesero dal Canada e si stabilirono in tutto l'emisfero occidentale.
Verso il XIV secolo arrivarono in quella che ora è sud-ovest nord-ovest del Colorado e New Mexico.
Altre tribù come i Comanche, Utes, Pueblos. entrarono i conflitto con loro ma impararono anche da queste tribù agricoltura, tessitura, artigianato e anche alcuni rituali religiosi.
Poco a poco il nomade Navajo si è spostato e ha adottato uno stile di vita sedentario allevando ovini, e cavalli dopo l'arrivo degli spagnoli.
Entrarono in conflitto con i coloni spagnoli e messicani nel XVIII secolo.
Il Navajo è diventato bellicose e la loro resistenza fu feroce.
Con gli spagnoli che catturavano le loro donne e i bambini da vendere come schiavi.
I Navajo risposero facendo lo stesso.
Razziando i loro campi e sequestrando i loro greggi,lo stesso fecero contro i messicani.
Quando il sud-ovest fu ceduto agli Stati Uniti dopo la guerra messicana, i coloni bianchi che avevano preso il posto dei messicani hanno dovuto chiedere aiuto al governo degli Stati Uniti per la lotta contro le incursioni dei Navajo.

La truffa (riuscita) dell'acqua in bottiglia




L’Italia è uno dei territori del pianeta più ricchi d’acqua, spesso anche di grande pregio organolettico. Nonostante questo, alcune delle nostre regioni subiscono drammatiche carenze nell’utilizzo di questo bene indispensabile, che poco hanno a che fare con “l’emergenza idrica” oltre alla situazione di degrado cronico degli acquedotti pugliesi, gravi irregolarità nell'erogazione si registrano sul 24% della popolazione in Molise, sul 30% in Sicilia e addirittura sul 45% in Calabria, causate non da “siccità”, ma dal cattivo sfruttamento delle falde e delle condotte colabrodo. L'acqua, da bene primario, è diventata oggetto di ricatto da parte della criminalità organizzata e di sfruttamento da parte delle grosse multinazionali.
Nonostante questi casi eclatanti di “storica” mala gestione politica delle reti idriche, negli ultimi anni gli acquedotti italiani, anche grazie a una normativa molto restrittiva, sono riusciti a raggiungere l’obiettivo di fornire acqua potabile di ottima - a volte eccellente - qualità alle nostre case. Anche i vecchi problemi di “clorazione” che, pur garantendo un’acqua esente da impurità e batteri, la rendevano poco attraente al gusto, sono stati superati con nuove tecnologie.
Nonostante questo, siamo i più grandi consumatori al mondo di acqua in bottiglia, e in vent’anni abbiamo triplicato il quantitativo consumato: ogni italiano beve annualmente poco meno di 200 litri di acqua in bottiglia, ben otto volte la media mondiale e il doppio che nel resto d’Europa! Con alcune, grandi differenze: il 70% dei sardi beve acqua minerale, mentre il 91% dei trentini beve l’acqua potabile che “sgorga” dal rubinetto.

 177 imprese e 287 marchi, 11 miliardi di litri all'anno bevuti da 38 milioni di italiani, quasi 5 miliardi di euro di fatturato e il primato mondiale di produzione sono i numeri del business “acqua minerale made in Italy”. Un vero affare per un prodotto che scende spontaneamente dal cielo, passa sulla terra e deve essere semplicemente imbottigliato e... pubblicizzato. 

Il raffronto dei prezzi tra acqua minerale e potabile è stupefacente: mediamente un litro di acqua minerale costa 0,40 Euro (circa 775 “vecchie Lire”) al litro contro 0,001 Euro (meno di 2 “vecchie Lire”) al litro dell'acqua potabile del rubinetto.

Si potrebbe pensare, a questo punto, che l’unico motivo per bere acqua in bottiglia possa essere la garanzia di qualità, ma anche in questo caso la verità è stupefacente: le reti idriche degli acquedotti italiani sono soggette a una quantità incredibile di controlli (a Milano si eseguono circa 70 analisi al giorno) mentre i produttori di acque minerali hanno obblighi irrisori, si parla di controlli obbligatori solo ogni 5 anni, e affidati a laboratori privati, facilmente “addomesticabili”.

L'equità innanzitutto .......tanto a loro poco a noi

Non si può sentire messa nella propria Chiesa???....opss scusate sarebbe troppo economico

Senza soldi non si canta alcuna messa. Il prete che prende 26mila euro per dire la messa.
Mentre gli italiani andranno a raccogliere gli ultimi avanzi nel cassonetto della spazzatura, la ricchissima “Regione Lazio“, ed i suoi “onorevoli“, hanno pensato bene di raccontare i loro costosissimi peccati.

Come?

Assumendo un Sacerdote di nome Achim Schutz, il quale prende 2.168 euro al mese, per predicare la Santa Messa 12 volte in un anno all’interno della “Cappella Regione Lazio”.

Risultato:

In dieci anni sono stati spesi 200 mila euro di soldi pubblici per celebrare messe alla Regione Lazio.

Sappiamo tutti che le casse Regionali sono in profondo rosso da anni, si tagliano posti di lavoro e servizi a favore del cittadini, ma tutto in nome del risanamento economico, ma si stipendia un prete per fargli celebrare poche 12 messe in un anno?

Così vuole nostro Signore?

Uno schiaffo ai cittadini che continuano a pagare sulla propria pelle i disastri di questi “FOLLI“, i quali non si rendono conto che l’Italia è ridotta veramente in una situazione economiche drammatica.
In totale dissonanza con il denaro pubblico sprecato e male usato, denaro pubblico che potrebbe essere messo a disposizione di quelle povere persone che non hanno cosa mangiare all’ora dei pasti.
Molti Italiani, hanno perso la speranza, la dignità, la voglia di andare avanti; ma sopratutto la voglia di VIVERE…
Molti Italiani, a causa del fallimento della propria attività lavorativa, hanno compiuto o sono in procinto di compiere azioni di suicidio.
Molti Italiani, oggi sono costretti a dormire presso le proprie autovetture; perché con i pochi soldi rimasti nelle loro tasche, hanno preferito sfamare la propria famiglia, anziché pagare le Banche.
Molti Italiani, in questo momento di crisi, purtroppo non hanno un lavoro (disoccupati, cassintegrati, esodati).
Circa 3 milioni di persone vivono nell’incertezza, nella paura, nella più completa solitudine; per colpa di uno “STATO EGOISTA” , il quale é stato solo capace di RUBARE, calpestando e distruggendo la NOSTRA dignità.
Siete delle persone misere, senza vergogna, dignità, coscienza, siete solamente delle persone prive di ogni buon senso, che sguazzate nel benessere alle spalle della “POVERA GENTE”, la quale non arriva più nemmeno alla 3 settimana del mese.
Mi chiedo: ma i nostri rispettosissimi “Onorevoli”, riescono a vedere l’enorme disparità di trattamento, e l’enorme ingiustizia di tutto questo? VERGOGNATEVI.

A cura di: Andrea Mavilla

Di Polizia Postale web Site Fans

Pink Floyd - High Hopes

Dove sta la pallina ?

Kido è un gatto davvero fuori dal comune: l’animale è infatt in grado di sfidare la sua padrona al gioco delle “campane” o bussolotti, come dir si voglia. Il felino è in grado di indovinare sempre dove si trova la pallina.

Champagne pool



Champagne pool (la piscina di champagne) è un luogo magico di una bellezza strepitosa, si trova nel nord della Nuova Zelanda, all’interno dell’area geotermica di Waiotapu (che in maori significa acque sacre) vicino alla città di Rotorua. La Champagne Pool è una enorme pozza che ribolle con miliardi di bollicine, ha un diametro di 60m e una profondità equivalente, ma la cosa incredibile sono i suoi colori, infatti i minerali contenuti nell’acqua: oro, argento, mercurio, zolfo, arsenico ecc, la rendono di un colore indefinito in continua mutazione, un laghetto in tecnicolor, con una la temperatura che tocca i 74°C.
Sbuffi di vapori riempiono l’aria mentre i colori sbiadiscono e si ravvivano a seconda di come tira il vento, giallo=zolfo, bianco=silice, rosso=ossido di ferro, nero=zolfo/carbonio arancio=antimonio...
 Facile capire il perché di questo incredibile fenomeno se si conosce la sua nascita, avvenuta circa 900 anni fa, in seguito ad una eruzione geotermale. In questa zona, molti e diversi sono i fenomeni che si possono ammirare: geyser –il più famoso è il Pohutu che in lingua maori significa “grande spruzzo”-, cascate solidificate, i craters moon –crateri fumanti- e tantissimi laghetti di ogni colore e ogni temperatura. Ma quando si giunge davanti alla Champagne poll si rimane letteralmente rapiti da questo spettacolo vibrante che la natura ci offre, migliaia di bollicine –prodotte dell'anidride carbonica (CO2) e altri gas- affiorano perpetuamente in superficie con un effetto simile alle bollicine di una bottiglia di Champagne, lo sguardo si perde nelle infinite sfumature.

La spiaggia di vetro



La Spiaggia di Vetro: si trova a Mendocino in California e fino a metà degli Anni Sessanta era una vera e propria discarica, dove si erano accumulate migliaia di bottiglie di vetro. Poi col passare del tempo incredibilmente il mare ha eroso i cristalli facendoli diventare piccoli pezzi di vetro che nei giorni di sole producono effetti luminosi incredibili. La California recentemente l’ha dichiarata area protetta

ATTENZIONE agli Euro

E bene saperlo,la truffa è in arrivo (o lo è già)
Dal 1 ° gennaio, la Turchia ha una nuova moneta, la "Nuova Lira Turca"
Essa assomiglia stranamente alla moneta da 2 euro.
Se confrontiamo queste due parti, vediamo che hanno esattamente lo stesso aspetto (anello nickel circonda la centrale di rame) e quasi la stessa dimensione.
Allo stesso modo, il lato frontale ha, come molti euro, una testa qui si tratta di Ataturk, quelle di altri paesi mostrano il re di Spagna, il re dei belgi, Dante, ecc..
Questo pezzo di lira turca è un intelligente contraffazione legalmente inattaccabile il suo valore è di 0,4 euro ( in Europa, in realtà, non vale niente del tutto ).
Permette quindi di fare soldi in tutta la zona euro, facendo notevoli profitti. 

FONTE: MINISTERO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

Ridere fa bene

Lo sapevate che ridere più volte al giorno è un'ottima terapia per il benessere fisico e mentale e avere successo in amore?
Mettete da parte le convenzioni e ridete!
Alcuni ricercatori statunitensi hanno dimostrato che l'umorismo avrebbe lo stesso effetto euforico di una droga.
Hanno notato che le immagini più divertenti attivavano i "centri del benessere" che si trova sul lato sinistro del cervello.
Queste aree sono coinvolte nel rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che fornisce sensazioni di piacere.
Le persone che usano battute per limitare le tensioni tendono ad avere una vita sentimentale più appagante.
L'umorismo può essere è un'apertura agli altri.
Una risata con la persona amata mantiene il rapporto vivo, fuori della routine. Gli studi hanno anche dimostrato che quando si ride fragorosamente, il cervello rilascia endorfine, un ormone che inibisce l'effetto euforico di cortisolo, un ormone dello stress.
Questa condizione migliora la creatività, la capacità di concentrazione e di affrontare i problemi. 
Le risate ossigenano il corpo, riducono la tensione muscolare, per attivare la circolazione del sangue e la respirazione, effetti simili all' esercizio aerobico. Le risate migliorano la  salute generale, non scherzo!
Diversi studi hanno evidenziato che, dopo la visualizzazione di un video divertente, l'attività dei diversi marcatori di immunità come cellule NK e le immunoglobuline dei soggetti aumentato.
Vi è anche un aumento significativo del tasso di dermicide (un agente antimicrobico prodotto dalle ghiandole salivari.

Gli slogan



Dovunque voltiamo lo sguardo siamo invasi da pubblicità; sui muri, nelle casella della posta, in televisione, alla radio , sui contenitori di alimenti è possibile trovare qualcosa che pubblicizza un prodotto o un servizio. La pubblicità, che nel settore economico fa parte del settore terziario, ha una grande importanza in Europa ed in generale nei Paesi sviluppati. Esistono oggi molte agenzie pubblicitarie che organizzano campagne pubblicitarie, attraverso filmati da trasmettere in televisione o al cinema, cartelloni, messaggi su internet, annunci sui giornali e diversi altri mezzi. 
A tale proposito, a scuola, attraverso l’invenzione di uno slogan, stiamo imparando a pubblicizzare un alimento. E’ qualcosa che subito mi ha affascinato perché bisogna usare la nostra fantasia e creatività. Nel pensarne uno , mi sono chiesta quale sia stato il primo slogan della storia e, perciò, sono andata su internet e ho trovato quello che scriverò ora. 
Lo slogan pubblicitario è una breve frase capace di esprimere un concetto in modo efficace e sintetico, il che la rende particolarmente adatta alla propaganda e alla pubblicità. 
Dal punto di vista etimologico, slogan deriva dal gaelico sluagh-ghairm, composto da sluagh ("nemico") e ghairm ("urlo"), e originariamente significava "grido di guerra". In seguito il termine ha assunto il significato più generico di frase distintiva di un gruppo di persone, passando infine ad acquisire anche l'accezione corrente di frase ad effetto e facilmente memorizzabile, in ambito propagandistico e pubblicitario. 


La pubblicità è una presenza invadente e costante della civiltà moderna. Ma già duemila anni fa i cittadini dell'Impero Romano avevano a che fare con marchi e slogan pubblicitari che reclamizzavano prodotti alimentari.
 Il più antico esempio di spot in tal senso ce lo fornisce il poeta Marziale, il celebre epigrammista vissuto nel I Secolo CE. Per descrivere la bontà del formaggio della Lunigiana, scrisse questa frase: Caesus Etruscae signatus imagine Lunae praestabit pueris prandia mille tuis, che significa "Il formaggio firmato dal marchio della etrusca città di Luni farà mangiare i tuoi bambini mille volte". 

Tacchini ...Maya

Uno studio dell'Università della Florida ha accertato che il tacchino fu addomesticato più di mille anni prima di quanto comunemente si crede.
La scoperta di alcune ossa in un sito archeologico Maya in Guatemala ha fornito la prova dell'addomesticamento dell'animale e la prima prova della presenza del tacchino nel mondo Maya. La scoperta di queste ossa è significativa perché i Maya non disponevano di molti animali domestici. Gli animali che allevavano provenivano soprattutto dalla foresta. Questa specie di tacchino è originaria del Messico centrale, una specie che gli Europei si affrettarono ad introdurre anche in Europa. Tutti i tacchini domestici sono originari del Messico.
Utilizzando i confronti della struttura ossea e l'analisi del Dna antico, gli scienziati hanno potuto determinare che i resti dei tacchini ritrovati appartenevano alla specie Meleagris, originaria del centro e del nord del Messico.
Le ossa di tacchino sono state ritrovate nel sito archeologico di El Mirador, uno dei siti più importanti del periodo preclassico Maya.

Napoli-galleria Umberto I


L'edificazione della bellissima galleria Umberto I avvenne in un contesto di ristrutturazione edilizia e bonifica territoriale resesi necessarie in seguito all'epidemia di colera del 1884: interi quartieri sovraffollati (Porto, Pendino, Mercato, Vicaria) furono sventrati, e venne nominata una commissione di professionisti cittadini, per valutare i progetti di ricostruzione.
 Tra le aree interessate, rientrava quella di S.Brigida, per la quale furono presentati quattro distinti progetti; risultò vincitore quello dell'ingegnere Emanuele Rocco, che prevedeva, nell'area risultante dalle demolizioni degli edifici fatiscenti preesistenti, l'edificazione di quattro ampi edifici, collegati e impreziositi da una grande galleria in ferro e vetro larga 15 metri, progettata dall'ingegner Paolo Boubée. 

Le vetrate, con una superficie di 1076 metri quadrati, formano quattro bracci, che si intersecano in corrispondenza di una ampia cupola.
 Dei quattro ingressi alla galleria, il più valorizzato è quello che fronteggia il Teatro San Carlo, con un porticato leggermente arcuato, che forma un piccolo slargo, e una facciata enfatizzata con statue di marmo e nicchie

La galleria venne inaugurata ufficialmente il 10 novembre 1892 dal sindaco Nicola Amore, e divenne tra fine '800 e inizio '900 il centro artistico e mondano della città (vi si trovava il celebre salone Margherita, che ospitò i maggiori artisti del varietà). 

Dopo una fase di decadenza nel periodo tra le due guerre, oggi è un ampio ed elegante salotto cittadino, con bei negozi, ritrovi ed uffici: sicuramente uno dei principali gioielli della città, che completa una zona già ricca di monumenti, strade e piazze importanti.

Michael Jachson in concerto

Concerto intero da guardare a schermo grande ne vale la pena è entusiasmante
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