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venerdì 17 gennaio 2014

Scoperta la ricetta del Grog nordico, la bevanda dei Goti


La ricetta era: miele, mirtillo e mirto di torbiera, mirtillo rosso, achillea, ginepro, resina di betulla, cereali (grano, orzo e segale) e anche un po’ di vino importato dall’Europa meridionale. 
Con questi componenti i Goti oltre 3 mila anni fa e sino al primo secolo della nostra era, realizzavano una bevanda - che aveva probabili utilizzi anche come medicinale - che può essere chiamata Grog nordico. E che è abbastanza simile a quella che viene ancora oggi prodotta nell’isola svedese di Gotland nel mar Baltico e che viene chiamata Gotlandsdricka.
  Lo hanno scoperto un gruppo di archeologi dell’Università della Pennsylvania guidati da Patrick E. McGovern, scavando in vari siti dell’età del bronzo e del ferro tra la Danimarca e la Svezia meridionale risalenti al 1.500-1.300 a. C. fino al primo secolo d. C. 

Lo studio è stato pubblicato nel Danish Journal of Archeology. Non solo: la ricerca ha attestato un commercio di vino dal Sud Europa risalente al 1.100 avanti Cristo, dimostrando l’esistenza di vie e scambi commerciali attraverso l’Europa con zone così a nord che - a torto - Greci e Romani ritenevano abitati da popolazioni «barbare». 

Gli scavi più antichi sono stati effettuati a Nandrup, nella Danimarca nord-occidentale, nella tomba risalente al 1.500-1.300 a. C. di un principe-guerriero sepolto in una bara di quercia insieme a una spada in bronzo, un’ascia da battaglia e boccali in ceramica al cui interno è stato trovato un residuo scuro che, una volta analizzato, ha dato come risultato i componenti descritti all’inizio. Sempre in Danimarca altri due residui scuri sono stati recuperati e analizzati: da un setaccio in bronzo dell’età del bronzo nordica (1.100-500 a. C.) - il più antico rinvenuto nella regione - a Kostræde, a sud-ovest di Copenaghen; da una situla in bronzo del 200 a. C. ritrovata nella bara in legno di una donna di una trentina d’anni a Juellinge sull’isola di Lolland.
 La situla faceva parte di un servizio da vino di origine romana e veniva tenuta dalla donna con la mano destra. 
Un quarto reperto proveniva da una situla che faceva parte di un «tesoretto» del primo secolo dell’era cristiana che comprendeva anche un collare in oro e due campane di bronzo, rinvenuto ad Havor, sull’isola Gotland.

 Secondo McGovern l’importazione di vino dall’Europa meridionale aumentò fino a eclissare la tradizione del Grog nordico, ma non facendolo mai scomparire del tutto. Infatti molti degli ingredienti entrarono a far parte nella ricetta della birra di betulla e tra gli aromatizzanti della ricetta medievale della birra - chiamati gruit - prima che diventasse comune l’utilizzo del luppolo per rendere amara la bevanda. 

 Da:http://thepolloweb.blogspot.it/

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