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martedì 11 giugno 2013

Mongolia. Scoperta una Pompei vegetale



Gli strati di lava di un sito nella Cina nord occidentale hanno preservato pressoché intatta una foresta di 298 milioni di anni fa. 
I reperti hanno permesso di ricostruire con notevole dettaglio le specie presenti in quell'antico ecosistema, che si trovava probabilmente su un'isola lungo le coste del supercontinente Pangea  

Ricorda il disastro di Pompei, ma sotto la lava non è rimasta una città, bensì una foresta risalente a 298 milioni di anni fa. La scoperta è avvenuta nella Cina settentrionale, nella Mongolia Interna, dal cui terreno sono emerse antiche specie vegetali estinte da lunghissimo tempo. Lo spessore degli strati di lava e le dimensioni delle sue particelle portano a ipotizzare che l'eruzione si sia verificata a 100 chilometri di distanza.

Secondo quanto riferiscono Jun Wang, dell'Istituto di geologia e paleontologia di Nanjing, e colleghi sulla rivista “Proceedings of the Nationale Academy of Sciences”, l'eruzione che seppellì la foresta ha funzionato come una sorta di macchina del tempo che ha permesso di far arrivare fino a noi informazioni preziose sulla flora del Permiano. 
Le condizioni dei reperti hanno permesso di ricostruire l'antico ecosistema grazie all'analisi delle posizione delle singole piante in tre siti che, insieme, coprono complessivamente più di 1000 metri quadrati. “I paleoecologi in genere ricostruiscono un antico ecosistema terrestre mettendo insieme vari frammenti fossili di epoche diverse ma solo quando ampie aree vengono preservate in situ in un preciso momento è possibile ottenere una 'fotografia' realistica dell'ecologia di un'antica foresta”, ha dichiarato alla rivista "Nature" uno dei partecipanti allo studio, Hermann Pfefferkorn, dell' Università della Pennsylvania a Philadelphia.

Secondo i risultati delle analisi, le specie vegetali appartenevano a sei famiglie vegetali diverse.
 Accanto a un ampia distesa di felci, la foresta ospitava alberi che assomigliavano un po' a piumini per la polvere, e che potevano raggiungere diversi metri di altezza, altri vegetali simili alla vite e tre specie di un enigmatico gruppo detto delle Noeggerathiale, piccoli alberi che si ritengono strettamente imparentate alle prime felci. 
 “Si è trattato di uno studio sorprendente”, hanno sottolineato gli autori. “Alcune di queste famiglie di piante erano note da ritrovamenti in altri siti, ma non avevamo idea che potessero crescere insieme; quando la foresta era viva - hanno concluso gli autori - si trovava al confine nord occidentale di una grande isola tropicale lungo le coste orientali del supercontinente Pangea”. 

 I ricercatori si sono avvalsi della collaborazione del pittore Ren Yugao per realizzare delle accurate ricostruzioni di tutti e tre i siti.

Fonte : .lescienze.it

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