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domenica 24 febbraio 2013

Il capitalismo annientamento dell'uomo

IL NOSTRO SISTEMA ECONOMICO E' IL CAPITALISMO
L'aspetto collettivo del denaro riguarda riguarda l'aspetto istituzionale del problema economico, quindi bisognerebbe operare una critica (giudizio critico) a tutto il nostro sistema economico occidentale (anzi, ormai non più soltanto occidentale:
il tipo di economia di cui parliamo, che chiamiamo capitalismo o neo-capitalismo, si è esteso anche all'est e si sta espandendo dappertutto).
La nostra civiltà è interamente dominata dall'economia di tipo capitalistico. L'attuale sistema economico ha praticamente determinato interamente il sistema di civiltà.
Se viviamo, se lavoriamo, è necessariamente all'interno di un determinato sistema in cui il denaro è stato istituzionalizzato, cioè in un sistema economico che ha le sue istituzioni, le sue leggi (che sono ferree, come esperto di economia ben sa), ha una sua teoria generale.
Su queste istituzioni, leggi e teorie si basa un sistema strutturato in modo assolutamente rigido, che serve da supporto a tutti gli altri sistemi: la politica, la religione, l'arte.
Nessuno può sottrarsi.
Si dice questo non per essere pessimisti, ma per cercare di capire bene quanto siamo immersi in questa dimensione.
Se noi comprendiamo bene tutto ciò, non solo non diventiamo pessimisti, ma, al contrario, desiderosi di liberarci da questa schiavitù, per quanto è possibile; se però non siamo consapevoli delle catene che ci vincolano, non abbiamo voglia di togliercele, né siamo capaci di farlo.

CRITICHE ALLA LEGITTIMITA' DI QUESTO SISTEMA ECONOMICO
La critica veramente sostanziale al nostro sistema economico è che esso è basato esclusivamente sul profitto, cioè sull'accumulo, il produrre per accumulare sempre di più.
E siccome questa diventa la cosa più importante, di fatto è un sistema inumano, perché non tiene conto dell'uomo nel suo insieme, delle sue qualità in generale.
E' quindi un sistema immorale.
Il profitto sempre maggiore è una cosa assurda e nociva, proprio come avviene per il cibo assunto in maniera eccessiva, che produce un inutile accumulo di grassi.
Una società avara, come un individuo avaro, diventa ignorante della proprie condizioni psicologiche e spirituali: pur di accumulare è disposta a tutto e fa in modo che le cose e gli individui siano spinti ad accumulare sempre di più. Non tiene conto dei bisogni primari.
Inoltre, la produzione della ricchezza è indiscriminata, cioè non tiene conto dei bisogni nei settori primari.
In una società normale bisognerebbe produrre dei beni a seconda delle necessità.
Invece, in un sistema economico com'è quello capitalistico, basato solamente sul profitto, non serve produrre grano per tutti se la produzione di inutili, costosissimi giocattoli (telefonini compresi) rende di più.
Attraverso la pubblicità si è in grado di creare falsi bisogni, ma molto redditizi sul piano economico.
Si vede bene quanto questo sistema sia inumano, ingannevole e mistificatorio.
E' fine a se stesso.
La terza critica è che l'economia attualmente è ridotta ad una tecnica, ad una macchina che poterebbe benissimo non avere uno scopo, ignorando che tale macchina è costruita da uomini.
Per cui gli uomini, che dovrebbero essere lo scopo della sua costruzione, vengono utilizzati semplicemente come strumenti.
Tutti noi lavoriamo per salvare il sistema economico, nessuno escluso, e se c'è qualcuno che riesce a sottrarsi al suo perverso meccanismo, è perché tutti gli altri lavorano per tenerlo in piedi.
Sarebbe un sistema da cambiare, però bisogna vedere se si può operare da questo grado della scala oppure da altri.
Concludendo, si può dire che questo sistema ha per effetto lo sfruttamento degli uomini.

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