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domenica 21 ottobre 2012

Il ponte di Brooklyn

Il Ponte di Brooklyn collega i due distretti newyorchesi di Manhattan e di Brooklyn. Sorretto da due imponenti piloni in granito con doppia arcata neogotica (alti 89 m), che lo tengono sospeso a circa 40 m sul fiume, il ponte ha una lunghezza di 1052 m (senza contare le rampe d'accesso) e una larghezza di circa 26. I quattro cavi d'acciaio galvanizzato con zinco che lo sostengono hanno un diametro di 28 cm e sono composti da ben 5700 fili. Una passerella, cui si accede a est della City Hall in Park Row/Centre Street e che è situata al di sopra del nastro stradale destinato alla circolazione automobilistica, permette di attraversare il ponte a piedi e offre, in particolare nelle ore notturne, una suggestiva veduta di Manhattan e dei suoi grattacieli, oltre che di South Street Seaport e della Upper Bay con, sullo sfondo, l'inconfondibile sagoma della Statua della Libertà. Sotto i due piloni di sostegno in pietra sono inoltre collocati alcuni punti di osservazione da cui è possibile ammirare lo splendido panorama circostante. Alcuni edifici di notevoli dimensioni si elevano ai due lati di accesso al Brooklyn Bridge: le Southbridge Towers (a sud), le Governor A.E. Smith Houses e le Chatham Green Houses & Towers (a nord).
Il Ponte di Brooklyn venne progettato nel 1867, dopo regolare autorizzazione dello Stato di New York, da Johann August Roebling, un ingegnere di origine prussiana che, gravemente ferito nel 1869 in un incidente, morì di tetano prima che iniziassero i lavori di costruzione. L'opera di Roebling venne proseguita dal figlio Washington il quale, colpito da embolia gassosa mentre lavorava sott'acqua alla costruzione dei piloni di sostegno, dovette seguire la prosecuzione dei lavori osservandoli, tramite un telescopio e con l'assistenza della moglie Emilie, dal letto della sua abitazione di Columbia Heights. Il ponte venne finalmente inaugurato nel 1883 con una cerimonia a cui, per disaccordi con la compagnia finanziatrice, Washington si rifiutò di presenziare. I lavori erano durati quattordici anni con l'utilizzo di manodopera non solo locale, visto il cospicuo impiego, nel cantiere, di immigrati di origine italiana, irlandese e tedesca. La costruzione del ponte aveva dovuto fare i conti con ripetuti problemi di bilancio, era costata sedici milioni di dollari e fu completata al prezzo della vita di ben venti operai. Nel giugno dello stesso anno, inoltre, quando il ponte venne aperto al pubblico, si verificò una imprevedibile tragedia: uno sconosciuto urlò, forse per scherzo, che il ponte stava per crollare, provocando, tra la folla presa dal panico, un disordinato fuggi-fuggi che causò la morte di dodici persone. Il Ponte di Brooklyn può comunque vantare, a oggi, tre non indifferenti primati: è il più antico ponte eretto a New York sull'East River (lo seguirono il ponte di Williamsburg nel 1903, quelli di Manhattan e Queensboro nel 1909 e il Triborough Bridge negli anni Trenta), è stato il primo ponte sospeso in acciaio mai costruito e, all'epoca della sua apertura, era considerato il più lungo tra tutti i ponti del mondo.

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