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lunedì 29 ottobre 2012

Il Castello infestato dai fantasmi

C’è un posto che, in fatto di spettri, non ha paragoni. Ci troviamo a Moncalieri, nella provincia di Torino. Questo borgo risale al 1228 ed è stato fondato da un gruppo di abitanti di Testona. Il facile accesso al Po, nonché il controllo su di esso, contribuì notevolmente alla crescita del paese facendone, in breve tempo, uno dei maggiori punti strategici e difensivi della regione. Ricca di storia e di monumenti, Moncalieri non teme confronti in tutta Italia, per chi è affascinato dalle presenze di spiriti. Sul territorio vi sono molti castelli, come Castelvecchio a Testona, del XV secolo e quello di Revigliasco, del XVIII secolo. Ma soprattutto c’è il Castello de La Rotta, ritenuto il posto più infestato d'Italia. Costruito nel IV secolo, fu possedimento prima dei Longobardi e poi dei Cavalieri di Malta fino al 1500, quando divenne proprietà della famiglia dei Savoia. La rocca aveva il compito di difendere il ponte sul fiume Banna. Fu teatro di molte battaglie Oltre al tetro aspetto esterno, le sue mura nascondono una grande quantità di foto di presunti spettri che si sono susseguiti nella difesa del castello negli ultimi secoli. E su di esso si alternano storie diverse, tutte accomunate dalla caduta dalla torre di una fanciulla triste e dalle vicende di un cavaliere templare valoroso. Ma ci sono anche il sacerdote murato vivo nel 1400, il ragazzino travolto da cavalli imbizzarriti, l’incriminato decapitato, il bambino che piange alla ricerca della sua nutrice, la donna suicida dal profumo di fiori. E si danno tutti appuntamento nella notte tra il 12 e il 13 Giugno: in questo periodo il turismo degli amanti dell’esoterismo si intensifica. Alla ricerca di presenze, rumori e olezzi che possano dar credito alla leggenda del castello più infestato d’Italia.

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