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venerdì 10 gennaio 2014

Le Grigne e la “Ghiacciaia di Moncodeno”


Le Grigne sono delle bellissime montagne conosciutissime da tutti gli alpinisti lombardi.
 Distano poche decine di chilometri da Milano e si raggiungono percorrendo la statale per Lecco, si prosegue poi verso la Valtellina, per giungere all'Alpe Cainallo, da dove partono le escursioni sulla Grigna Settentrionale.
 Tra le grotte per gli speleologi, le più conosciute sono la grotta del Cainallo e la ghiacciaia di Moncodeno (si trova a 1680 m.) dove le tradizionali sculture create dal calcare, sono sostituite dal ghiaccio che crea uno scenario in continuo mutamento.


Nella ghiacciaia di Moncodeno grazie all'accumulo di neve invernale, anche in estate, la temperatura è molto bassa e l’acqua di stillicidio crea stalattiti e stalagmiti di ghiaccio.
 All’interno lo spettacolo è quasi irreale e fiabesco, vi sono stalagmiti di ghiaccio di grandi dimensioni dalle forme misteriose soprattutto se illuminate dalle lampade dei caschi.
 Questa cavità attirò nel passato la curiosità di scienziati, esploratori e visitatori occasionali, tra i quali l’abate Antonio Stoppani e forse anche Leonardo da Vinci, durante un soggiorno a Lecco.


Nei tempi antichi il ghiaccio era trasportato, nel periodo estivo, addirittura fino a Milano per rifornire le case dei nobili. Tagliato in blocchi, imballato nella paglia era portato a dorso di muli fino a Mandello, caricato sulle barche, raggiungeva Lecco, dove veniva messo sui carri per Milano.

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