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martedì 10 dicembre 2013

I coraggiosi cacciatori di miele del Nepal


In Nepal,i discendenti dei cacciatori-guerrieri dell'Himalaya praticano ancora la raccolta del miele delle api selvatiche lungo le alte pareti rocciose dove si trovano gli alveari. 
L'Apis Laboriosa è la più grande ape mielifera del mondo e vive soltanto nei propri alveari,costruiti negli incavi delle pareti rocciose,ad altezze vertiginose.
 Il miele ,raccolto due volte all'anno (primavera ed autunno),ha un alto valore di mercato ed è utilizzato per la produzione di numerosi farmaci e come alimento giornaliero,da mangiare con il pane.
Viene acceso un fuoco per far salire il fumo in alto e allontanare le api dai loro favi.L'aria si riempie di insetti inferociti che volano ovunque mentre gli uomini si proteggono con teloni,o si coprono la testa con sacchi di plastica e sciarpe.
 In alto sul dirupo due uomini calano una scala di bambù intrecciato.
Cento metri sotto altri due cacciatori si sospendono sulla scala e si dirigono verso il primo alveare.


Il cacciatore di miele,all'altezza dell'alveare,con una lama legata all'estremità di una canna,ritaglia delle fette di favo che si staccano e cadono dentro ad un cesto sospeso per aria,legato ad una fune. 
Per quattro ore il cacciatore,sospeso per aria,si sposta da un alveare all'altro maneggiando le canne di bambù per ritagliare i favi e recuperare cosi il miele dorato. 


Qui il tempo non esiste.
Questo balletto aereo fra l'uomo e le api giganti dell'Himalaya esiste da 30.000 anni,cioè da quando i primi cacciatori di miele affrontavano i terribili sciami alla ricerca del prezioso nettare.
 Oggi la deforestazione del paese sta portando alla scomparsa lenta ma inesorabile di queste api.Essendo il principale impollinatore della regione,l'alterarsi dell'eco-sistema potrebbe causare conseguenze devastanti per la popolazione del Nepal.

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