Sono l'unico genere della famiglia Trichechidae.
La loro alimentazione è di tipo erbivoro e trascorrono infatti la maggior parte del loro tempo pascolando nelle acque paludose.
Una caratteristica unica dei lamantini (tra i mammiferi) è la continua sostituzione dei denti molari.
Gli esemplari adulti non hanno incisivi né canini, ma solo una particolare serie di denti non chiaramente differenziati in molari e premolari.
Unici tra tutte le specie mammifere, essi sostituiscono continuamente lungo tutto l'arco della vita: i denti, la crescita nella parte posteriore della cavità orale fa muovere verso la parte mediale della dentatura i denti più vecchi, fino a che cadono.
In genere in un lamantino non si contano più di sei denti in un determinato momento. In media il peso del lamantino è di 400–500 kg, la lunghezza di 2,8-3,0 m, con massimi di 3,6 metri e 1775 kg, considerando che gli esemplari femmina tendono ad avere maggiori dimensioni.
Alla nascita, un lamantino pesa all'incirca 30 kg. La velocità di un lamantino va dai 5 agli 8 km/h.
Il lamantino vive in aree costiere poco profonde o paludose dell'America e dell'Africa; è inoltre presente nel Mar dei Caraibi.
Quello delle Indie Occidentali è una specie a rischio di estinzione, sebbene non abbia nessun predatore naturale.
L'espansione delle attività umane ha ridotto il suo habitat naturale alle sole zone paludose costiere, e molti lamantini rimangono feriti dai motori dei fuoribordo.
Spesso capita che i lamantini ingeriscano materiale da pesca (ganci, pesi, etc.) mentre si cibano.
Questi corpi estranei non sembrano arrecargli disturbi, a eccezione dei fili di nylon e delle stringhe.
Questi ultimi possono rimanere incastrati nell'apparato digestivo dell'animale, provocandone lentamente la morte.
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I lamantini nuotano vicino alla superficie dell'acqua.
Utilizzano i baffi rigidi che hanno sul muso per dirigere il cibo verso la bocca.
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Con un peso che può superare i 500 chilogrammi, il lamantino dei Caraibi assomiglia a un delfino paffuto o a una piccola balena, anche se non ha legami di parentela con nessuno dei due (ha invece un antenato in comune con gli elefanti).
I lamantini sono sprovvisti dello strato di grasso che permette ai cetacei di sopportare il freddo; in acque al di sotto dei 20 °C cominciano a indebolirsi e muoiono.
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Le cicatrici sul dorso di questo lamantino sono la prova di un incontro troppo ravvicinato con le eliche di un motoscafo.
Circa 1/4 delle 360 morti di lamantini del 2012 sono state causate da collisioni con barche.
L'istituzione di zone a velocità controllata aiuta, ma alcuni diportisti non le accettano.
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Due piccoli lamantini si nutrono dalle mammelle della madre (nascoste dietro le pinne), per un periodo di intense cure materne che può durare anche due anni.
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Solitari per natura, durante l'inverno i lamantini sono costretti alla socialità. Sprovvisti dello strato di grasso isolante dei cetacei, si riuniscono tutti nei pressi di sorgenti d'acqua calda o scarichi di centrali elettriche.
Tutte le foto sono di Paul Nicklen
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