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venerdì 20 settembre 2013

I lamantini

I lamantini sono mammiferi acquatici di grosse dimensioni appartenenti al genere Trichechus (da non confondere con il tricheco, Odobenus rosmarus), a volte noti col nome di mucca del mare o pesce bue.
Sono l'unico genere della famiglia Trichechidae.
La loro alimentazione è di tipo erbivoro e trascorrono infatti la maggior parte del loro tempo pascolando nelle acque paludose.
Una caratteristica unica dei lamantini (tra i mammiferi) è la continua sostituzione dei denti molari.
Gli esemplari adulti non hanno incisivi né canini, ma solo una particolare serie di denti non chiaramente differenziati in molari e premolari.
Unici tra tutte le specie mammifere, essi sostituiscono continuamente lungo tutto l'arco della vita: i denti, la  crescita nella parte posteriore della cavità orale fa muovere verso la parte mediale della dentatura i denti più vecchi, fino a che cadono.
In genere in un lamantino non si contano più di sei denti in un determinato momento. In media il peso del lamantino è di 400–500 kg, la lunghezza di 2,8-3,0 m, con massimi di 3,6 metri e 1775 kg, considerando che gli esemplari femmina tendono ad avere maggiori dimensioni.
Alla nascita, un lamantino pesa all'incirca 30 kg. La velocità di un lamantino va dai 5 agli 8 km/h.
Il lamantino vive in aree costiere poco profonde o paludose dell'America e dell'Africa; è inoltre presente nel Mar dei Caraibi.
Quello delle Indie Occidentali è una specie a rischio di estinzione, sebbene non abbia nessun predatore naturale.
L'espansione delle attività umane ha ridotto il suo habitat naturale alle sole zone paludose costiere, e molti lamantini rimangono feriti dai motori dei fuoribordo.
Spesso capita che i lamantini ingeriscano materiale da pesca (ganci, pesi, etc.) mentre si cibano.
Questi corpi estranei non sembrano arrecargli disturbi, a eccezione dei fili di nylon e delle stringhe.
Questi ultimi possono rimanere incastrati nell'apparato digestivo dell'animale, provocandone lentamente la morte.

I lamantini nuotano vicino alla superficie dell'acqua.
Utilizzano i baffi rigidi che hanno sul muso per dirigere il cibo verso la bocca.

Con un peso che può superare i 500 chilogrammi, il lamantino dei Caraibi assomiglia a un delfino paffuto o a una piccola balena, anche se non ha legami di parentela con nessuno dei due (ha invece un antenato in comune con gli elefanti).
I lamantini sono sprovvisti dello strato di grasso che permette ai cetacei di sopportare il freddo; in acque al di sotto dei 20 °C cominciano a indebolirsi e muoiono.

Le cicatrici sul dorso di questo lamantino sono la prova di un incontro troppo ravvicinato con le eliche di un motoscafo.
Circa 1/4 delle 360 morti di lamantini del 2012 sono state causate da collisioni con barche.
L'istituzione di zone a velocità controllata aiuta, ma alcuni diportisti non le accettano.

Due piccoli lamantini si nutrono dalle mammelle della madre (nascoste dietro le pinne), per un periodo di intense cure materne che può durare anche due anni.

Solitari per natura, durante l'inverno i lamantini sono costretti alla socialità. Sprovvisti dello strato di grasso isolante dei cetacei, si riuniscono tutti nei pressi di sorgenti d'acqua calda o scarichi di centrali elettriche.

Tutte le foto sono di  Paul Nicklen 



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