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domenica 15 settembre 2013

Fernando Botero e la sua pittura


"Nell'arte il segreto per crescere è confrontarsi. Un'esposizione in un museo è una opportunità per confrontare un'opera con un'altra che è sempre la migliore lezione di pittura. Occorrono occhi freschi, liberi da ogni pregiudizio. Fortunatamente l'arte ha una grande dote, quella di essere inesauribile. È un processo senza fine, nel quale non si smette mai di imparare".

Fernando Botero Angulo (Medellín, 19 aprile 1932) è un pittore e scultore colombiano. 
Le sue opere sono considerate icone dell’arte moderna da tutti i più grandi esperti a livello mondiale che lo considerano come il più importante artista sud americano vivente. L'ampio lavoro di autore, stampato con stile originale figurativo, soprannominato da alcuni come "Boterismo", dà loro un'identità inconfondibile e tras-locata, che si caratterizza per l'interpretazione che dà l'artista su di un argomento particolare ( uomo, donna, sentimenti, passioni, dolori, credenze, vizi, la vita quotidiana, relazioni, eventi culturali, come pure drammi e vicende storiche, sociali e politiche, tappe d'arte, oggetti, animali, paesaggi e natura in generale), con una volumetria esagerata e sproporzionata, legata ad una concezione anatomica particolare per stigmatizzare attraverso i dettagli critiche feroci, ironia, umorismo, messaggi sottili, e ingegnosità.


Secondo Botero, dipingere dev'essere inteso come una necessità interiore, un bisogno che porta ad un'esplorazione ininterrotta verso il quadro ideale. Tuttavia, questo bisogno, rimane sostanzialmente inappagato. Il colore rimane tenue, mai esaltato, mai febbrile, generalmente steso in campiture piatte ed uniformi, senza contorni. Da notare l'assenza totale delle ombreggiature nei suoi dipinti, perché essi, secondo il Botero "... sporcherebbero l'idea del colore che desidero trasmettere "


Caratteristica della sua pittura è l'insolita dilatazione che subiscono i suoi soggetti, che acquistano forme insolite, quasi irreali. Ma è un passaggio necessario per ben far comprendere la necessità di colore delle sue opere.
 L'artista si rivela sostanzialmente distante dai suoi soggetti. Ed è proprio questa freddezza che fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono sempre persi nel vuoto, gli occhi non battono, sembra quasi che osservino senza guardare.


Interessante anche la rappresentazione del tempo, elemento presente in molte opere di Botero, in cui lo stesso soggetto può essere raffigurato in momenti diversi; in altre opere il tempo è simboleggiato da orologi.
 Importante anche la trattazione dei temi sacri, cui Botero dedica molte opere e di cui fa cenni in tutta la sua produzione: dai suoi paesaggi urbani emergono regolarmente grandi cattedrali, campanili, cupole, così come appare spesso considerato il tema della maternità, nel quale talvolta l'autore identifica la Madonna con il Bambino. 
In un disegno del 2006, l'autore riprende appositamente una scena già dipinta in precedenza rimuovendo tuttavia alcuni dettagli moderni a lui cari (l'orologio della madre, la poltrona) e rappresentando il bambino con una ferita sul costato. 
Frequenti anche i ritratti di religiosi ed ecclesiastici.


Altro tema trattato costantemente è quello della violenza, derivato dalla vita quotidiana della Colombia negli anni 1940; più in generale, Botero dipinge conservando le impressioni della sua infanzia, che sfociano in forme grandi e sproporzionate, come quelle avvertite da un bambino.

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