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venerdì 8 marzo 2013

Tra il dire e il fare C'è in mezzo L'UNIVERSO

Il porcellum, ufficialmente tanto odiato dai partiti è la vera arma dei segretari per fare piazza pulita dei nemici interni e per portare a palazzo Madama e Montecitorio i fedelissimi, senza timore che vengano battuti da signorotti dei voti locali o da manovre di lista.
Ragione per la quale, nonostante a parole sono sono contrari, già da due legislature la legge resiste.
La legge n. 270 del 21 dicembre 2005 è la legge che ha modificato il sistema elettorale italiano delineando la disciplina attualmente in vigore.
È stata formulata principalmente dall'allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli, che tuttavia a seguito delle numerose modifiche introdotte durante l'iter parlamentare la definì «una porcata» in un'intervista televisiva.
Proprio per questo venne definita porcellum dal politologo Giovanni Sartori
A rovinare la festa alle segreterie di partito però, potrebbe abbattersi come una meteorite di dimensioni enormi che cade sulla Terra, il raggiungimento della raccolta delle 500.000 firme entro il prossimo 30 settembre,


Questo succedeva nel settembre 2011
Alle Feste dell'Unità è boom di raccolta delle firme.
Il segretario teme di perdere potere in caso di  Referendum.
Bersani resta il solo nel Pd a volere ancora il Porcellum.
Nella corsa contro il tempo per raggiungere le 500 mila firme per il referendum anti Porcellum, le feste del Pd si stanno rivelando il miglior avamposto della raccolta.
Con i sostenitori del partito guidato da Pier Luigi Bersani, che stanno aderendo in massa nonostante la sua contrarietà allo strumento referendario, di fatto rischiando di fare la festa proprio al segretario nazionale.
Bersani, infatti, con l'attuale legge, ha nella compilazione delle liste elettorali e di conseguenza della “nomina” dei parlamentari prevista dal Porcellum il suo maggior potere.
Potere che perderebbe di colpo se andasse in porto il referendum.
Necessarie perché il referendum prosegua l'iter.
Che una volta celebrato, probabilmente nella prossima primavera, avrebbe effetto prima delle elezioni politiche togliendo ai segretari il potere di nomina. Se in partiti con un leader forte, il danno può essere limitato, nel Pd dalle molteplici correnti, la situazione bloccherebbe qualsiasi spazio di manovra al segretario.
Che non avrebbe più uomini di quanti non ne ha oggi.
Per questo ad amareggiare Bersani è la consapevolezza che il maggior contributo alla raccolta di firme sta arrivando proprio dalle feste del suo partito.
Trasformando le manifestazione che il segretario sta spingendo con tutte le sue forze, in un'arma contro di lui.
I primi resoconti della raccolta dimostrano che proprio i sostenitori del suo stesso partito (e non solo i vecchi potentati) gli stanno giocando contro.
Per non parlare della festa nazionale di Pesaro, vero quartier generale di Bersani in questo periodo, dove le firme sono ormai 900.
E medie da 300-400 in tutte le feste del Pd sparse per le principali città che rischiano di dare un gran dispiacere al segretario e che al di là dell'effettivo risultato finale, dimostrano che almeno su questo argomento, non è ascoltato dai sostenitori del suo partito.
A dispetto del milione e 210.466 firme dei cittadini italiani il referendum per l'abrogazione del Porcellum non si è fatto
Per tornare alla legge elettorale : conosciamo dopo sette anni il testo della proposta PD per la nuova legge ? Assolutamente NO.....La legge è uno schifo ma fa comodo ai vecchi marpioni

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