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giovedì 28 marzo 2013

Santorini



Si dice che il tramonto di Santorini sia il più bello del mondo... in particolare quelli di Imerovigli e di Oia (due conosciuti villaggi dell'isola), e che hanno ispirato tantissimi artisti di epoche diverse. Non può non essere vero se solo si assiste a uno di essi. Molti greci amano scherzare, un po' a malincuore, dicendo che gli stranieri sarebbero geograficamente molto più preparati sull'isola di Santorini, che sulla stessa Grecia! In effetti, in qualsiasi modo si arrivi, via mare o via aereo, è impossibile confondere Santorini con una qualsiasi delle altre isole dell'arcipelago delle Cicladi.

Santorini si trova a circa 200 km a sud-est dalla Grecia continentale ed è un gruppo di circolare di isole vulcaniche nel Mar Egeo. Santorini è l'isola più meridionale delle Cicladi, e comprende una superficie di circa 73 chilometri quadrati.
 Furono i Veneziani a dare all'isola il nome di Santorini nel XIII secolo, dedicandola a Santa Irene. Prima di allora come Kallisti, Strongili o Thera. 
La vera meraviglia è che l'isola supera tutte le aspettative di qualsiasi cartolina si possa aver visto prima.
 Caratterizzata da una forma a falce di luna crescente, il panorama di Santorini apre lo sguardo ad uno degli scenari più belli del mondo. Tutte isole della Grecia hanno qualcosa di unico, ma Santorini forse è la più straordinaria di tutte. Le rocce vulcaniche sono di colore rosso, marrone o verde, dipende dalla luce del sole e dai colori donati dal tempo a queste antichissime terre. 
Qua e là, una serie di villaggi bianchi che si stampano nei ricordi per sempre, una volta scrutati, anche solo per poco. Le isole dell'Egeo sono Ios, Folegandros, Sikinos a nord, Anafi e Amorgos a est e Creta a sud.

Santorini non è facile da descrivere, si potrebbero usare quei pochi aggettivi accennati pocanzi. Ma sarebbe una sintesi poetica che lascerebbe poco, come è ovvio a chi la vuole visitare. 
Pochi luoghi come Santorini, così relativamente piccoli, possono vantare antiche e misteriose leggende che hanno plasmato un'identità unica e particolare.
 Il turismo l'ha resa famosa per le suggestive scogliere a picco sul mare, i caratteristici villaggi della Caldera, i romantici itinerari lungo le cittadine di Fira (o Thira) e Firostefani, la vivace vita notturna e le antiche leggende di Atlantide. Vedete, basta una parola come quest'ultima, e il viaggio comincia prima, nella nostra fantasia. L'isola conta circa 15.000 abitanti sparsi su un terreno di origine vulcanica. Il vulcano scomparso, diede origine gigantesca esplosione avvenuta nel XVI sec. a.C., con conseguenze devastanti per tutto il Mediterraneo orientale, un gigantesco tsunami che cancellò d'un tratto la Civiltà Minoica.

La Caldera si compone di una gigantesca laguna centrale, più o meno rettangolare, che misura circa 12x7 km, circondata su tre lati da 300 metri di ripide scogliere. Da un lato, la laguna si separa dal mare aperto dalla più piccola isola di Thirasia, mentre a nord-ovest e sud-ovest si confonde con il resto delle acque. Secondo gli studiosi l'eruzione vulcanica del 1500 a.C. (oltre 3600 anni fa) ha posto fine alla civiltà minoica originaria dell'isola di Creta, 110 km a sud, attraverso la creazione di un gigantesco tsunami. Secondo alcuni ha anche decretato la contemporanea scomparsa della leggendaria isola di Atlantide. 
Di sicuro, questa fu una delle più grandi catastrofi naturali mai registrate dalla storia. Alcuni scavi archeologici iniziati alla fine degli anni sessanta dello scorso secolo hanno portato alla luce il più importante sito minoico al di fuori di Creta.

Diversi percorsi escursionistici a Santorini conducono a luoghi bellissimi e senza tempo, che è possibile percorrere anche a piedi. Tra le cittadine dell'isola si menzionano il capoluogo Thira, Firostefani, Imerovigli, Oia, Vourvoulos, Karterados, Kamari, Monolithos, Pyrgos, Messaria, Emboreio, Perissa, Perivolos, Akrotiri, Athinios. Le spiagge più note sono quelle di Kamari, Perivolos, Perissa, Akrotiri (Red Beach - kokkini paralia). Luoghi di incredibile fascino mediterraneo, accompagnati da un apprezzabile sviluppo turistico: negozi, ristoranti, bar e discoteche. Gli amanti della storia sapranno godersi gli scavi archeologici di Akrotiri: una città distrutta dall'eruzione del vulcano e miracolosamente conservata sotto strati di lava. Se il sito di Akrotiri è chiuso non disperate, anche l'antica Thira, il capoluogo, è da non perdere. Gli edifici di calce bianca situati in cima ad un alto promontorio di 200 metri si affacciano su una spiaggia di lava nera, che contrasta bene con l'azzurro mare. Nello stesso luogo sono presenti i resti di civiltà diverse come quella greca, quella romana e bizantina: la città ospita infatti anche un museo archeologico, dove sono custoditi i reperti degli insediamenti più antichi dell'isola, e il museo Megara con le testimonianze dell'ultimo terremoto avvenuto nel 1956.

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