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martedì 12 febbraio 2013

La Batteria di Baghdad


Nel 1938, l'archeologo tedesco Wilhelm König scoprì un oggetto simile ad un vaso in seguito chiamato la "batteria di Baghdad". Ma come si è potuti arrivare a stabilire che quest'oggetto, risalente a circa 2000 anni fa, veniva usato come batteria? Se veniva usato realmente come una batteria - il che è indicato con certezza dalle ricerche svolte - allora tutte le teorie riguardo il fatto che la civiltà progredisce sempre e che le società del passato vivevano in condizioni primitive verranno completamente demolite. Questa terracotta, sigillata da asfalto o bitume, contiene un cilindro di rame. Il fondo di questo cilindro è coperto da un disco di rame. Il tappo di asfalto blocca una barra di ferro che, sospesa nel cilindro, non ha alcun contatto con esso. Se il vaso viene riempito con un elettrolito, il risultato è una batteria che produce corrente. Questo fenomeno è noto come una reazione e elettrochimica e non è molto differente dal modo in cui funzionano le batterie contemporanee. In alcuni esperimenti con una riproduzione basata sulla batteria di Baghdad, è stata generata elettricità tra 1,5 e 2 volt.

Ciò solleva una domanda molto importante: a quale scopo veniva usata una batteria 2000 anni fa? Poiché esisteva una tale batteria, ovviamente dovevano esserci dei strumenti e dispositivi da essa alimentati. Questo, ancora una volta, dimostra che le persone di 2000 anni fa possedevano una tecnologia e, per estensione, degli standard vita più avanzati di quanto si sia finora creduto.

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