Il pungi indiano è noto a noto per essere lo strumento degli incantatori di serpenti e condivide con lo sheng molte caratteristiche costruttive.
Le origini di questo strumento si perdono nella notte dei tempi. Le ance nel pungi sono realizzate
direttamente su ciascuna sulle due canne all’ interno nella zucca e vengono eccitate dal soffio che si
raccoglie nella zucca stessa nella quale il musicista soffia direttamente utilizzando le guance come riserva d’aria.
Il musicista utilizza la respirazione circolare per non interrompere mai la musica e non rischiare di
perdere l’ attenzione del serpente che viene in qualche modo rapito dal suono e dal movimento delle canne.
Una canna funge da chanter e l’altra, più o meno lunga, funge da bordone con due fori, di cui uno solo viene
usato aperto e chiuso, ma realtà viene utilizzato più che altro per dare vita ad abbellimenti.
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