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martedì 4 dicembre 2012

Un uomo giusto che amava il suo popolo certo incorruttibile

« Parlo in nome delle madri che nei nostri Paesi impoveriti vedono i propri figli morire di malaria o di diarrea, senza sapere dei semplici mezzi che la scienza delle multinazionali non offre loro, preferendo investire nei laboratori cosmetici o nella chirurgia plastica a beneficio del capriccio di pochi uomini e donne il cui fascino è minacciato dagli eccessi di assunzione calorica nei loro pasti, così abbondanti e regolari da dare le vertigini a noi del Sahel.. »
(Thomas Sankara) « Per l'imperialismo è più importante dominarci culturalmente che militarmente.
La dominazione culturale è la più flessibile, la più efficace, la meno costosa. Il nostro compito consiste nel decolonizzare la nostra mentalità. »
(Thomas Sankara) La sua politica rivoluzionaria si ispirò agli esempi di Cuba e del Ghana.
Come Presidente, promosse la "Rivoluzione Democratica e Popolare". L'ideologia della rivoluzione venne da lui definita anti-imperialista nel suo Discorso di Orientamento Politico tenuto il 2 ottobre 1983. Lottò contro la corruzione, promosse la riforestazione, l'accesso all'acqua potabile per tutti, e fece dell'educazione e della salute le priorità del suo governo.
In un discorso tenuto ad Addis Abeba in Etiopia, Sankara suggerì l'istituzione di un nuovo fronte economico africano che si potesse contrapporre a quello europeo e statunitense.
Soppresse molti dei privilegi detenuti sia dai capi tribali, sia dai politici, e attraverso dichiarazioni e gesti molto chiari, applicò con grande coerenza le sue idee.
Ad esempio: - il suo governo incluse un grande numero di donne, condannò l'infibulazione e la poligamia, promosse la contraccezione.
Fu il primo governo africano a dichiarare che l'AIDS era la più grande minaccia per l'Africa; - fece costruire centri sanitari in ogni villaggio burkinabé (l'Unicef definì la campagna di vaccinazione effettuata sui bambini, la più grande registrata nel mondo) e cantieri per opere idrauliche, creando un Ministero dell'Acqua; - Sankara e i suoi collaboratori viaggiavano sempre in classe economica e a ranghi ridotti nelle visite diplomatiche; - vendette la maggior parte delle Mercedes in forza al governo e proclamò l'economica Renault 5, l'automobile ufficiale dei ministri; - volle realizzare la "ferrovia del Shael", una linea che collega Ouagadougou al confine con il Niger, nonostante molti economisti non lo ritenessero un progetto redditizio.
Tale opera, successivamente ampliata, costituisce tuttora la principale via di comunicazione del Paese;
Altri provvedimenti voluti da Sankara, furono malvisti dalle potenze imperialiste, in primis gli Stati Uniti, che cercarono in tutti i modi di destabilizzare il Burkina Faso fino ad aiutare i golpisti per farlo uccidere. I paesi occidentali contribuirono dunque a isolare il paese dal punto di vista economico, come fatto con Cuba o altri stati nemici accelerando la fine violenta della rivoluzione in Burkina Faso.
Sankara venne ucciso il 15 ottobre 1987 insieme a dodici ufficiali, in un colpo di stato organizzato da un suo ex compagno d'armi

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