I druidi, antichi sacerdoti celtici, avevano attribuito ad arbusti come il vischio e l’agrifoglio caratteristiche di immortalità che ancora oggi molti popoli riconoscono loro...
I riti druidici, dunque, non furono “soppiantati “ dall’avvento del Natale, ma si sono fusi con le tradizioni cristiane…in Inghilterra, per esempio, si ha l’abitudine di incontrarsi con gli amici per cantare canzoni augurali (le Christmas Carols) e, in queste occasioni, si scambiano ramoscelli sempreverdi di agrifoglio e di vischio.
I gruppi di cantori che si formavano così per le strade, un tempo vedevano protagonisti solo gli uomini, come in tutta Europa, del resto..
Per trovare delle donne tra di loro, bisognerà aspettare fino alla fine del settecento, quando queste ultime andavano di casa in casa bussando alle porte offrendo a tutti dei ramoscelli verdi in cambio di soldi o cibo (going to gooding).
Oggi sono i bambini a passare di casa in casa offrendo ramoscelli in cambio di dolciumi o caramelle.
In Inghilterra, per i bambini, il Natale inizia già in novembre, quando si cominciano a scrivere le lettere a Babbo Natale con le liste dei doni che vorrebbero ricevere e i negozi cominciano a colorarsi con gli addobbi natalizi… Se i bambini scrivono le letterine per Babbo Natale, gli adulti sono impegnati nell’accurata scelta delle cartoline di Natale, le Christmas cards, da spedire ai parenti e agli amici più cari.
In dicembre si inizia ad aprire il Calendario dell’avvento, mentre due settimane prima del Natale si inizia a decorare la casa con l’albero, che viene abbellito con luci e fiocchi.
La sera della vigilia si va tutti insieme in chiesa per la Messa di mezzanotte, e, tornando da questa, i bambini prima di andare a dormire appendono delle calze sul caminetto in attesa dei regali di Father Christmas e, per ringraziarlo, gli lasciano sul tavolo un bicchiere di latte e un dolce (mince pie) e per la renna Rudolph lasciano una carota.
Il giorno di Natale, poi è il più bello, soprattutto per i bambini, che finalmente aprono i regali che Babbo Natale ha lasciato per loro dentro un sacco sotto l’albero.
La tradizione di decorare l’albero di Natale, in Inghilterra nasce nel 1841, anno in cui il principe Alberto fece sistemare dentro il palazzo reale un abete decorato per sua moglie, la regina Vittoria. L’albero è maestoso, solitamente decorato con luci, nastri d’argento e palline di vetro, che ogni casa deve avere…la tradizione vuole, poi, che l’albero non stia in casa addobbato per più di 12 giorni, per motivi superstiziosi; l’albero viene quindi spogliato degli addobbi il giorno della dodicesima notte (il 5 gennaio), una tradizione inglese poco pubblicizzata , ma molto sentita in Inghilterra, anche se ha origini del tutto pagane.
Oltre alla tradizione dell’albero di Natale, in Inghilterra, vige anche la tradizione del ceppo di Natale, che viene acceso la sera della vigilia, e che si cerca di farlo durare il più a lungo possibile, conservandone un ciocco col quale si riaccenderà il ceppo l’anno seguente.
Il giorno di Natale è dedicato alla famiglia e all’abbondante pranzo, formato, tradizionalmente dal tacchino ripieno accompagnato da mirtilli, diventato un po' il simbolo del convivio natalizio inglese, dal purè di patate e, come dolce, si prepara il Christmas Pudding al cui interno si nasconde una monetina di cioccolato che porterà fortuna a chi la trova nella propria fetta.
Durante il pranzo natalizio vengono scoppiati i tradizionali Christmas crackers, dei piccoli petardi a forma di caramella allungata, del tutto innocui, che contengono al loro interno una barzelletta, una freddura o un quiz da sottoporre a tutti i presenti; ogni commensale ha il suo cracker e lo scoppia grazie all’aiuto del vicino: ognuno tira un’estremità per farlo esplodere e vedere cosa contiene.
Alla fine del pranzo, alle 3 del pomeriggio ci si riunisce tutti davanti alla televisione ad assistere al tradizionale discorso di Natale della Regina.
Il giorno dopo Natale, il 26 dicembre, è un giorno particolare, chiamato Boxing Day, in cui la gente dà dei piccoli regali (contenuti in “scatole” –da cui il nome Boxing-) al lattaio, al postino e a tutti coloro che si incontrano “per lavoro” durante l’anno.
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