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sabato 3 novembre 2012

Ridiamo per non piangere

10 CANDIDATURE PER L’AMBROGINO D’ORO 
Scritto da Angelo Pannofino 

Ogni autunno polemiche furenti sui personaggi che destra e sinstra candidano per l’Ambrogino d’oro (per esempio, il capolavoro di quest’anno è Alessandro Sallusti).

Visto che le scelte sono fatte a c.d.c. (a cazzo di cane) e l’obiettivo è solo sollevare polemiche, ecco altre 10 proposte: 10 “personalità di altissimo profilo” che hanno fatto del bene alla città di Milano.
Guido Nicheli, aka
Il Zampetti (premio postumo): fulgido esempio di milanesità, se non ci fosse stato lui a sdoganare il cumenda milanese, col cavolo che Berlusconi lo avrebbero eletto.
Libidine. I ragazzi di M.A.C.A.O.: per aver dimostrato che anche chi usa i Mac è capace di occupare un palazzo.
I Paninari: Nato a Milano, è l’unico movimento giovanile 100% italiano, non copiato dall’estero come al solito (v. punk, dark, metallari, grunge, hipster ecc…).
Elio e le storie tese: Ambrogino d’oro per il coraggio dimostrato rifiutando l’Ambrogino d’oro nel 2008.
L’Armando (premio postumo): secondo la versione ufficiale, la portiera dell’auto guidata dal suo amico Enzo Jannacci si sarebbe aperta e lui sarebbe caduto giù, morendo sul colpo.
Ma è una ricostruzione che non ha mai convinto e l’Ambrogino sarebbe un’ottima occasione per riaprire le indagini su quella che, insieme alla morte dell’anarchico Pinelli, resta una pagina buia della storia di Milano.
Renato Vallanzasca: ma volete mettere “il bel Renè” con la Banda della Magliana?
Paolo Brosio: per aver dato visibilità alle linee tramviarie 27 e 14.
Dan Brown: grazie a lui milioni di americani con le calze da ginnastica bianche hanno scoperto dove si trova Milano, e ora arrivano a frotte per visitare “la chiesa del Codice Da Vinci”.
Vinicio Valdo: l’inventore dell’happy hour alla milanese.
Grazie alla sua idea, migliaia di gestori di locali in tutta Italia sono riusciti a farci pagare una bottiglia di birra 8 euro con la scusa che però ti danno da mangiare GRATIS fusilli freddi con il tonno in scatola, e pezzi di pane secco avanzato dal giorno prima.
La Ndrangheta: insieme a Ronaldinho ha garantito la sopravvivenza di moltissimi locali notturni milanesi che, altrimenti, sarebbero falliti o sarebbero stati costretti a rivolgersi alla malavita.

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