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venerdì 9 novembre 2012

Ninive

Nel 2010, il Global Heritage Fund ha incluso Ninive tra i 12 più importanti siti al mondo da salvaguardare.
Sono stati identificati cinque livelli pre e proto-storici ed hanno dimostrato che la collina di Kuyungik era già abitata dal VI Millennio a.C.
Culto di Ishtar, “signora” di Ninive Durante il II Millennio a.C. Ninive deve la sua notorietà soprattutto al fatto di essere identificata come la città della “dea dell’amore e della guerra”, ovvero Ishtar nella lingua Assira e Babilonese e Shaushga in quella Hurrita ed Hittita. L’origine del toponimo Ninive (trascrizione dall’assiro Ninua) resta tuttavia sconosciuta, nonostante si ipotizzi una derivazione da Nina, dea babilonese delle acque molto vicina ad Ishtar.
Ninive, capitale dell’impero neoassiro Il costante sviluppo urbanistico, edilizio ed ideologico della città, che divenne sede di un governo provinciale e di diverse guarnigioni, toccò l’apice durante il periodo imperiale assiro, soprattutto quando il sovrano Sennachebir (704-681 a.C.) la eresse a capitale dell’impero, trasformandola in una delle più grandiose città della storia del Vicino Oriente antico.
Secondo la tradizione biblica la collina di Nebi Yunus accoglierebbe la tomba del profeta Giona il quale si pensa che vi morì. La Bibbia narra infatti di come Dio ordinò a Giona di recarsi da Nazareth a Ninive per professare l’imminente crollo di quella metropoli senza dio e dei suoi abitanti.
Grandi lavori vennero eseguiti sul sito dal sovrano Sennacherib, sia di tipo utilitario, con la costruzione di un grande acquedotto che permetteva di convogliare acqua verso la città, sia, e soprattutto, di tipo celebrativo con la costruzione di un nuovo palazzo regale ed il restauro e l’ampliamento dei vecchi templi cittadini. Il sistema idrico permise inoltre la costruzione e l’irrigazione di meravigliosi giardini, fatti edificare dal sovrano sulla collina di Kuyungik.
Assurbanipal (668-629 a.C.). Sovrano colto, interessato di filologia, matematica e astronomia, durante il suo lungo regno, costituì a Ninive una ricchissima biblioteca comprendente ogni testo letterario e religioso giunto in sue mani e tramandando al mondo moderno gran parte della letteratura assira e babilonese sino ad ora nota.
Crollo dell’impero e distruzione di Ninive La morte, nel 627 a.C., di Assurbanipal iniziò la parabola discendente dell’impero e della sua capitale. Al termine di un periodo contraddistinto da battaglie con popolazioni nemiche e guerre civili interne, una coalizione di babilonesi e medi attaccò Ninive nel 612 a.C. Dopo tre mesi di assedio la capitale assira venne espugnata, saccheggiata e ridotta ad un cumulo di macerie. In epoche più recenti una cittadella fortificata venne eretta sul sito in periodo ellenistico e la città è successivamente menzionata in relazione alla “battaglia di Ninive” del 627 d.C. tra l’impero romano e quello sasanide.

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