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martedì 6 novembre 2012

Le piramidi dei Faraoni Neri


Sudan, nel deserto nubiano,lungo il corso del Nilo.
Troviamo la necropoli reale di Meroe, una delle più importanti e antiche città dell'Africa sahariana. 
Fu prima capitale meridionale del regno di Kush tra l'800 e il 350 a.C., e poi del regno omonimo, esteso dall'Etiopia all'Egitto, fino al 300 d.C.
La Nubia, una terra molto antica con una cultura propria seppur con influenze culturali dei paesi si è mantenuta diversa sia dalla cultura egizia, sia da quella africana. 
Una terra leggendaria, dove vissero i Faraoni Neri, sovrani che tra l'VIII e il VII secolo a.c estesero il loro dominio fino al delta del Nilo, sconfiggendo i signori di Tebe, di Menfi e di Tanis, fondando la 25° dinastia,che fa parte del plurimillenaria storia della civiltà egizia. 
Era il regno di Napata,nome anche della capitale in cui il primo Faraone Nero, Alara, stabilì la sua sede intorno al 747 a.C. Un predominio che durò pochissimo fino al 656 a.C. gli Egiziani riconquistarono il territorio distruggendo la capitale e la Nubia cadde nell'oblio.
Nub (che significa "oro"), perché qui gli Egizi continuarono a estrarre l'oro.
E anche Nubt (che significa "treccia di capelli"), perché qui vivevano genti nere, dai capelli scuri e crespi, che portavano raccolti in fitte trecce.

La necropoli reale di Meroe. Attiva per 600 anni, conta alcune centinaia di piramidi, parecchie decine giunte fino a noi in buono o discreto stato di conservazione.
Le piramidi meroitiche,sono molto diverse da egizie, assai più recenti,molto più piccole (alte non più di 10-20 metri) ma più aguzze e svettanti
Le pareti inclinate di 70° (contro i 40°-50° delle egiziane), molto più recenti. Quelle nubiane poi non contengono la camera funeraria, perché i faraoni, le regine (le potenti Candaci) e i principi venivano sepolti al di sotto con i loro ricchi corredi, a volte, in compagnia di concubine, dignitari, schiavi e animali. Sul davanti si trova un tempietto quadrato con le pareti istoriate da bassorilievi narranti le gesta del defunto.
Meroe è Patrimonio dell'Umanità Unesco

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