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mercoledì 7 novembre 2012

I cristalli giganti

Nord del Messico, Chihuahua, gli speleologi hanno trovato dei cristalli giganti all’interno di una grotta. Alcuni superano i 20 metri di lunghezza. Una vera anomalia per gli studiosi, eccitati dalla scoperta. Sarà una coincidenza, ma secondo la leggenda, le antiche civiltà del Messico affermavano di provenire proprio da un’isola sommersa, chiamata da loro Aztlan. Il Messico è ricco di questo minerale. La Grotta dei Cristalli nella miniera di Naica (del gruppo Peñoles), insieme alla sua gemella Grotta delle Spade, è famosa per la presenza di grandi cristalli di gesso (cristalli giganti di selenite) di dimensioni mai viste, purissimi. Qui si hanno 50 gradi centigradi e il 100 % di umidità. Gli studiosi lavorano in condizioni estreme. Si stanno progettando tute più resistenti. Grazie a queste, si potrà accedere ad altre parti nascoste della grotta dei cristalli. Infatti, si spera di trovare cristalli ancora più grandi di quelli fin'ora scoperti! Il cristallo viene usato ancora oggi dai moderni guaritori per riequilibrare le energie corporee, per assorbire e annullare così quelle negative. Inoltre, pare che siano efficaci per trasformare l'energia dirigendola nella direzione voluta, creando quindi spazi "sacri" di energia guaritrice. La scienza che studia le proprietà dei cristalli associata alla guarigione individuale è detta “Cristalloterapia”, ma si tratta di un sapere antico, presente in tutte le civiltà antiche e moderne. I cristalli hanno la capacità di emettere particolari frequenze che possono entrare in risonanza con le vibrazioni corporee aiutando l’organismo a riequilibrare le sue energie. Si tratta di un sapere molto antico, dimenticato ma non del tutto. La tradizione orale, soprattutto, ha permesso che tali conoscenze venissero tramandate nei secoli fino ai giorni nostri. Già i Maya, a quanto pare, sapevano delle proprietà del cristallo. Infatti sarebbero stati loro a realizzare il famoso Teschio di Cristallo, ritrovato a Lubantuum nel 1926 da Anna, figlia dell’archeologo Mike Mitchell-Hedges. Il teschio in questione è ricavato da un solo cristallo di quarzo, unico per lucentezza e trasparenza. La sua superficie è perfettamente levigata e risalirebbe più o meno a 3600 anni fa. È stato oggetto di numerose in-dagini scientifiche, fisiche, antropologiche e sociologiche che hanno portato a risultati sorprendenti. Ma c'è di più. La più sorprendente proprietà fisica del quarzo è la piezoelettricità, scoperta alla fine del-l'800 da Marie Curie. Se un cristallo di quarzo viene sollecitato da una pressione meccanica genera elettrici-tà. La scintilla degli accendini detti "piezoelettrici" è data appunto da questo cristallo. Ad esso si attribuiscono fenomeni fisici, chimici e naturali, ma talvolta dobbiamo ricorrere alle sue proprietà per dar ragione ad eventi del tutto soprannaturali. A tal proposito, di recente, Seth Putterman, Brian Naranjo e Jim Gimzewski, tre scienziati probabilmente appassionati della serie televisiva “Star Trek”, hanno confermato la probabile utilità in campo energetico dei cristalli di litio (nella serie si parlava di “cristalli di dilitio”). Grazie agli esperimenti dei tre scienziati in questione si è riuscito a ricavare energia da una fusione nucleare in cui sono stati utilizzati cristalli piroelettrici di litio tantalato (LiTa03). Scaldando in pochi minuti i cristalli è stato possibile generare una differenza di potenziale elettrico di circa 100.000 volts, producendo elio ed energia. Quindi, potremmo essere vicini alla tecnica dimenticata degli scienziati di Atlantide?

Fonte : Croponline

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