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giovedì 26 aprile 2018

Un cratere greco col mito di Edipo scoperto in Bulgaria


Gli scavi dell’antica città di Apollonia Pontica, sulla costa bulgara del Mar Nero, hanno portato al ritrovamento di uno splendido vaso greco a figure rosse, utilizzato dai Greci per mescolare acqua e vino. 
 Il cratere è pressoché completo tranne per i due manici.

 Si tratta probabilmente della scoperta più importante effettuata l’anno scorso in questo sito, e viene oggi svelata al pubblico grazie a una mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Sofia.

Il cratere raffigura il mito di Edipo e della Sfinge.

 Edipo, figlio di Laio e Giocasta, venne abbandonato e adottato da Polibo, re di Corinto, e da sua moglie. Diventato adulto, Edipo visitò l’oracolo di Delfi per scoprire chi fossero i suoi veri genitori.
 La risposta dell’oracolo fu che avrebbe ucciso suo padre e sposato sua madre. E in effetti, durante una lite nel cammino verso la città di Tebe, uccise senza saperlo il proprio padre.

 A Tebe incontrò la Sfinge, il mostro alato con la testa di donna e il corpo di leone, che gli pose un indovinello e, qualora non avesse indovinato, l’avrebbe divorato.

 Il famoso enigma parla di qualcosa che all’inizio si muove su quattro zampe, poi su due e infine su tre: l’uomo, che striscia da bambino, cammina da adulto e si regge con un bastone da anziano. Edipo indovinò la soluzione, la Sfinge si buttò da una rupe e Tebe venne liberata. 
Come ricompensa, fu nominato re e sposò Giocasta, la sua vera madre.


 Gli archeologi diretti da Pavlina Devlova e Iliya Kirov hanno scavato le fondamenta di una casa del 1826, nella città vecchia dell’odierna Sozopol.
 Gli strati archeologici scoperti ripercorrono la storia di questa antica città: un edificio del periodo ottomano, una necropoli medievale, una cappella cristiana dell’XI-XII secolo d.C., sepolture antiche tagliate nella roccia e forse i resti di un’abitazione di fine VI o inizio V secolo a.C.
 Il cratere greco è stato datato al secondo quarto del V secolo a.C. È stato inoltre trovato un askos della metà del VI secolo a.C., un tipo di vaso greco utilizzato per servire piccole quantità di liquido come oli o unguenti.

La città venne fondata dai Greci di Mileto verso il 610 a.C. col nome di Antheia. 
Fu poi ribattezzata Apolonnia Pontica dopo la costruzione del tempio dedicato ad Apollo.

 Nel 2016 erano state scoperte le rovine di un santuario dedicato alle dee Demetra e Persefone. 



Fonte: ilfattostorico

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