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mercoledì 14 dicembre 2016

Jules Verne aveva ragione: c’è acqua sotto al mantello terreste


Jules Verne andò oltre, immaginando un gigantesco oceano al centro della Terra. Ma le sue fantasie non sono inverosimili.
 Stando infatti a uno studio condotto dalla Northwestern University di Evanston, in Illinois, il mantello terrestre potrebbe contenere ingenti quantità di acqua, a circa mille chilometri dalla superficie del pianeta. 
«Così proviamo che esiste un serbatoio sconosciuto di acqua» dice Steve Jacobsen, a capo della ricerca, «che ci permette di rivedere tutti i concetti legati alla qualità e alla quantità dei liquidi distribuiti sul globo»; questo il risultato delle analisi condotte su un diamante risalito in superficie novanta milioni di anni fa.
 La pietra contiene ioni ossidrili, direttamente collegati all’acqua; (la dissociazione delle molecole d’acqua porta infatti alla formazione di ioni OH- e ioni H+). 
«Sappiamo molto di più della superficie di Marte, che non del cuore della Terra», ha detto recentemente Lewell Miyagi su Nature Geoscience. 
Ma ora le cose cambiano.
 Gli scienziati parlano infatti di diamanti super profondi, che avrebbero questa capacità di immagazzinare ioni OH-, sovvertendo le tesi geologiche fin qui valorizzate.
 Ci troviamo nella cosiddetta zona di transizione, dove sussistono altissime temperature e pressioni; il punto in cui il mantello cambia la sua composizione chimica e fisica.
 «I diamanti ad alta pressione rappresentano una sorta di finestra sul cuore del pianeta», racconta Graham Pearson dell’University of Alberta, di Edmonton.
 Il riferimento è anche a un minerale appena scoperto, la ringwoodite (simile all’olivina), tipico del mantello terrestre e capace di trattenere liquidi. 

 Fonte rivistanatura.com

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