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lunedì 26 gennaio 2015

La civiltà Sanxingdui


Nella primavera del 1929, un contadino del villaggio di Sanxingdui, Cina, stava scavando un pozzo, quando si è imbattuto in una grande collezione di manufatti di giada.
 Questo è stato il primo indizio che alla fine ha portato alla scoperta di un misterioso ed antico regno. 


Il sito fu dimenticato per quasi 60 anni. Generazioni di archeologi cinesi hanno cercato la zona senza successo fino al 1986, quando accidentalmente venne travata una scatola contenente migliaia di reperti che erano stati rotti, bruciati e poi accuratamente sepolti.
Presto gli archeologi scavarono due pozzi sacrificali giganti, nei quali sono stati rinvenuti migliaia di manufatti in oro, bronzo, giada, avorio e ceramica. I manufatti erano così insoliti e diversi da qualsiasi altra cosa mai trovata in Cina che gli archeologi subito si resero conto dell’importanza della scoperta.
Tra i manufatti vi sono incluse sculture di animali e maschere con le orecchie di drago, la bocca aperta e denti ghignati. Nella collezione, inoltre, fu trovata la più grande e meglio conservata figura umana eretta in bronzo al mondo, la quale misura 2,62 metri di altezza.






Tuttavia, la scoperta più sorprendente è stata quella di decine di grandi maschere e teste in bronzo rappresentanti lineamenti umani spigolosi, esagerati occhi a mandorla, naso dritto, facce quadrate, ed enormi orecchie, caratteristiche che non rispecchiano quelli del popolo asiatico.

 I manufatti datati con il radiocarbonio risultano risalire ai secoli 12 ° -11 ° a.C. Sono stati creati utilizzando una tecnologia avanzata di fusione del bronzo, ottenuta combinando rame e stagno, ottenendo così una sostanza più forte utile nella creazione di oggetti più resistenti e pesanti, come la statua umana a grandezza naturale e l'albero alto 4 metri. 
 Alcune delle maschere erano di enormi dimensioni - la più grande delle quali misura 1,32 metri di larghezza e 0,72 metri di altezza, la più grande maschera in bronzo mai stata trovata.
 Le tre maschere più grandi hanno le caratteristiche più soprannaturali di tutti i manufatti di Sanxingdui, con le orecchie animaleschi, pupille mostruosamente sporgenti, o un tronco ornato supplementare.








Nessun ritrovamento simile è stato mai fatto altrove, e non ci sono iscrizioni presso il sito di Sanxingdui per far luce sulla sua cultura, che apparentemente era una importante civiltà dell'Età del Bronzo, non registrata nei testi storici e in precedenza sconosciuta.

 Secondo i reperti archeologici, l'insediamento a Sanxingdui fu abbandonato improvvisamente intorno al 1000 a.C. 

 Gli archeologi cercano di rispondere a una domanda: cosa mai fece dissolvere una civiltà così evoluta tanto bruscamente da scagliarla nell’oblio della storia?
 Una prima possibile spiegazione è stata avanzata in questi giorni. Potrebbe essere stata la geologia, in particolare un terremoto catastrofico che causò gigantesche frane e deviò il corso del fiume da cui dipendeva la città. 
Forse gli abitanti, dato che probabilmente la città stessa era danneggiata, si trasferirono in massa in un sito vicino, anch’esso scoperto da pochi anni.
 Se questa ipotesi è corretta resta aperta la questione del perché, prima di abbandonare la città, essi distrussero moltissimi manufatti, li sotterrarono e non trasmisero nulla della loro cultura alle generazioni seguenti.

 Fonti: ilnavigatorecurioso.it
       
          ilfattostorico

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