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giovedì 25 settembre 2014

5000 anni di storia umana saranno presto cancellati dai terroristi islamici


Bassorilievo presso il Museo Nazionale iracheno a Baghdad. Photo credit: AP / Hadi Mizban.

 Per più di 5.000 anni, numerose civiltà hanno lasciato il segno nella parte superiore della Mesopotamia, dagli Assiri ed Accadi, ai Babilonesi e Romani. 
Le loro antiche città sepolte, palazzi e templi ricchi di arte monumentale, sono sparsi in tutto quello che oggi è l'Iraq settentrionale e la Siria orientale. 
 Ora gran parte di quella ricchezza archeologica è sotto il controllo degli estremisti del gruppo dello Stato Islamico.
 I militanti hanno demolito alcuni manufatti sotto la spinta del loro fanatismo, il tutto per sradicare ciò che vedono come eretico, ma queste azioni hanno anche la mira di trarre profitto dai reperti, rubando le reliquie o scavando le tombe per vendere gli oggetti sul mercato nero internazionale.
 Secondo Qais Hussein Rashid, capo del Dipartimento Statale dei Musei Iracheni, i commercianti del mercato nero di antichità sono presenti nelle aree controllate dal gruppo dell'Isis, o in regioni sicure vicine, per potersi accaparrare gli oggetti d'arte.


Un toro alato fatto di pietra calcarea esposto al Museo nazionale iracheno di Baghdad.Ora gran parte di quella ricchezza archeologica è sotto il controllo degli estremisti dello Stato islamico. Photo credit: AP / Hadi Mizban

I siti storici più a rischio sono quelli delle città di Ninive, Kalhu, Dur Sharrukin e Ashur, che sono state in tempi diversi le capitali del potente impero assiro.
 Il danno più pesante confermato finora ha avuto luogo nel Grand Palace a Kalhu, dove regnava nel 9° secolo A.C. il Re assiro Assurnasirpal II.
 Le pareti del palazzo sono rivestite con rilievi che descrivono le campagne e le conquiste militari del re o raffiguranti lo caccia ai leoni o l'usanza di fare sacrifici agli dei. "Stanno tagliando questi rilievi in ​​piccole parti per venderli", ha continuato Rasheed. "Non hanno bisogno di scavare. Hanno solo bisogno di una motosega per tagliare la testa del re o le gambe, se vogliono."


Una statua di pietra esposta al Museo nazionale iracheno di Baghdad. Photo credit: AP / Hadi Mizban

Recentemente è stato trafugato un basso-rilievo raffigurante un demone alato che tiene una pianta sacra e venduto all'estero, che ormai "è al di là delle frontiere."
 Le autorità temono che altri siti possano presto essere teatro della stessa distruzione, tra cui il museo di Mosul, che presenta rare collezioni di reperti assiri, e la città di Hatra, un complesso ben conservato dei templi più a sud che risale a 2300 anni fa 
 In entrambe le situazioni i militanti hanno cacciato i funzionari che proteggevano e si occupavano dei reperti antichi, castigandoli per aver protetto "idoli blasfemi".

da : blueplanetheart.
Fonte originale : www.messagetoeagle.com

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