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mercoledì 19 febbraio 2014

Le scale colorate di Istambul


Le città di tutto il mondo nascondono angoli in cui gli uomini si sentono liberi di dare sfogo alla propria creatività o ai propri sentimenti. Da sempre politica, rivolte o buoni propositi si riflettono su scritte, disegni, simboli o grafici che celano messaggi ben precisi. C’è chi pratica l’arte dei murales, chi scrive dediche d’amore su ponti o palazzi e chi usa il colore per rallegrare gli animi.
 È quello che ha fatto un pensionato di 64 anni a Istanbul scegliendo di dipingere la fatiscente scalinata di Findikli con i colori dell’arcobaleno.
 Il susseguirsi di gradini un tempo ricoperti dal grigiore urbano, sono apparsi l’estate scorsa come una salita pronta ad accogliere turisti e cittadini che si addentravano nei quartieri di Findikli e Cihangir, ricco di ristoranti, locali e gallerie di artisti, affacciati sul Bosforo. Quello di Huseiyn Cetinel, ex ingegnere forestale, si è trasformato da desiderio di far sorridere a protesta anti-governativa, tanto da far prendere la decisione al comune turco di riportare la ripida scalinata al cupore originale.
 Sui social network è stata subito rivoluzione e pennelli alla mano, molti cittadini si sono attivati per “difendere” la generosa iniziativa del pensionato turco.


Al grido dell’hashtag #direnmerdiven (#resistiscala) sui social media si sono scatenati colori in molti angoli della città, e quella scalinata “vestita” di arcobaleno è divenuta anche il simbolo per la protesta contro la costruzione di un centro commerciale al posto del Gezi Park.
 Twitter, YouTube o Facebook popolati di immagini o video che mostrano manifestanti turchi alle prese con l’arte urbana della scala colorata. 
Findikli è divenuto anche il simbolo del movimento per i diritti degli omosessuali, da anni in lotta per una crescente discriminazione in Turchia. 

 E pensare che Huseiyn Cetinel (che ha speso 800 dollari e quattro giorni per fare cambiare faccia a quella parte di quartiere) aveva solo intenzione di “rallegrare la zona”. 
Il risultato è quello di aver donato a uno dei centri della movida cittadina un aspetto scenografico destinato a rimanere positivo. Potere del colore. E dei media.

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