web

domenica 3 novembre 2013

le pietre del sole vichinghe

Alcune saghe islandesi - racconti epici basati su veri episodi della storia vichinga - narrano delle cosiddette "pietre del sole", con cui gli antichi navigatori del grande Nord riuscivano a localizzare la posizione dell'astro per orientarsi anche nelle giornate nuvolose.
Ma come funzionavano queste pietre?

Le leggende nordiche parlano di misteriose "sunstones", pietre del sole, utilizzate per la navigazione con qualsiasi condizione climatica Un cristallo (splato)oblungo trovato nel relitto della Alderney, una nave britannica affondata nel 1592.  potrebbe essere una ‘sunstone’, una pietra quasi mitologica usata dai navigatori vichinghi per trovare la rotta.
Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the Royal Society A, secondo cui la pietra aveva la capacita’ di trovare il sole anche dietro alle nuvole o dopo il tramonto.
Nello studio i ricercatori dell’universita’ di Rennes hanno analizzato il cristallo scoprendo che e’ composto da calcite,queste antesignane delle moderne bussole sono esistite realmente e che il loro funzionamento non ha nulla di magico.
Infatti, per individuare la posizione del sole nascosto bisogna calcolare l'orientamento delle onde di luce lungo il percorso.
Anche in una giornata nuvolosa il cielo si presentava agli occhi dei Vichinghi come uno schema di anelli concentrici di luce polarizzata con il sole al centro: sfruttando un cristallo in grado di depolarizzare la luce è possibile calcolare la posizione degli anelli intorno al sole nascosto.

La calcite, una pietra molto ben conosciuta dai Vichinghi, caratterizzata dalla "birifrangenza", cioè dalla scomposizione di un raggio di luce in due raggi, che avviene quando esso attraversa particolari mezzianisotropi, a seconda della polarizzazione della luce. In altre parole, la luce che attraversa la calcite è divisa in due "fasci", che formano una doppia immagine sul lato più lontano. La luminosità di ciascuna immagine dipende dalla polarizzazione della luce.
Dunque, facendo passare della luce attraverso la calcite e cambiando l'orientamento del cristallo fino a che le proiezioni dei raggi sono ugualmente brillanti, è teoricamente possibile rilevare gli anelli concentrici della polarizzazione e di conseguenza la posizione del sole.
Ma la teoria è una cosa, la pratica un'altra.
Per vedere se la calcite è sufficientemente adatta alla navigazione, un team guidato dal professor Guy Ropars, ha provato a costruire una "sunstone" utilizzando un frammento di calcite proveniente dall'Islanda, che hanno inserito in un dispositivo di legno così che i fasci di luce provenienti dal cielo si riflettessero nel cristallo passando attraverso un piccolo foro e venissero proiettate le due immagini su una medesima superficie per confrontarle. Lo stesso esperimento è stato successivamente ripetuto in una giornata completamente nuvolosa prendendo le misure da un punto della Terra in cui conoscevano esattamente la traiettoria dei raggi del sole.
Se i Vichinghi sono stati così abili da utilizzare la calcite come pietra del sole (in alcuni insediamenti e tra i relitti delle navi vichinghe sono stati trovati reperti di calcite) hanno davvero potuto navigare anche nelle giornate nuvolose: il margine di errore nel calcolare la posizione esatta con questo metodo è appena dell'1%.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...