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lunedì 28 ottobre 2013

Maharajas’ Express: un viaggio da “grande re”


India: un immenso contenitore di storia, culture, religioni, tradizioni antichissime e ricchissime biodiversità naturali, il cui nome evoca alla mente fantastici scenari di giungle e tigri; templi e divinità; fortezze e monumenti; deserti, fiumi sacri, palazzi e….”maharaja”. 

Maharaja – che significa “grande re” – è l’antico titolo che veniva dato ai sovrani indiani, che non erano solo una razza a parte, ma, un “mondo a parte” da tutti gli altri. 
Da quando nascevano, infatti, venivano adornati d’oro e pietre preziose, con una tale disponibilità di denaro da poter soddisfare ogni più piccolo desiderio o fantasia e, fra le altre cose, nel tempo cominciarono a dedicarsi ai treni ed alla ferrovia, secondo l’impronta lussuosa della loro vita.

 Affascinati da tutto ciò che si muoveva o volava, i maharajas manifestarono in molti modi la loro passione per il motore a vapore e la ferrovia lasciando una storia ricca di aneddoti e curiosità: dal modellino in argento del sovrano di Gwalior che funzionava sul tavolo dei banchetti per servire bevande e tabacchi ai reali commensali, alla ferrovia giocattolo lunga 2 miglia su cui il principino Madhav Rao Scindia giocava con gli amichetti intorno al palazzo fino alla ferrovia privata con la prima stazione in India del signore di Jodhpur, nel 1880 e la linea statale costruita nel 1936 dal maharaja di Indore con le carrozze più grandi, lussuose e riccamente rifinite all’interno mai realizzate prima.
 Non è un caso quindi – né da tutti – se un treno di lusso si è guadagnato il diritto di essere chiamato: Il Maharajas’ Express.


Nato dall’accordo fra prestigiose compagnie, il treno, operante dal 2010, è davvero l’ultima novità in fatto di “luxury”su rotaia e, grazie all’eleganza, raffinatezza ed eccellenza dei suoi servizi, è stato inserito fra i 25 migliori treni di lusso al mondo (World’s Top25 Trains).
 Le sue 23 carrozze sono equipaggiate di ogni comfort e ritrovato tecnologico che il denaro possa comprare e la scienza offrire. 
I passeggeri sono ospitati in cabine suddivise in “suite de-luxe”, “junior suite”, “suite” ed una “presidential suite” – le più spaziose in questa categoria – tutte con ampi finestrini per non perdere un attimo dei magnifici paesaggi dell’India attraversati dall’Express. 
Dal maxi schermo televisivo dell’ultima generazione al telefono diretto, al collegamento internet e controllo individuale della temperatura, fino ai bagni compatibili con l’ambiente: ogni cosa è curata nel minimo dettaglio.


Personale gentile ed altamente competente, fra cui studiosi dell’India e relatori che aiutano i viaggiatori ad apprenderne storia, usanze e cultura; due ristoranti di alto livello, un bar esotico e un lounge bar; tavoli gioco, zona leaving e boutique. 
Consumazioni tutte comprese nella quota viaggio e curatissimi servizi di trasporto per le escursioni a terra, con refrigeratori per bevande, fornitura di sovrascarpe e copricapi quando occorre e… ogni altra attenzione per un viaggio degno di un maharaja!
 Un vero e proprio hotel di lusso per un suggestivo tour da 10 ed 11 giorni altamente competitivo per gli itinerari offerti -che diversamente ne impiegherebbe almeno 14 – senza la fatica di fare e disfare valigie o continui check-in e check-out.


Tre itinerari del Maharajas’ Express nel cuore dell’India, per offrire in ognuno l’essenza del suo fascino: 

- l’India “dei principi”: partendo dall’ affollata Mumbay (Bombay), un viaggio fra architetture dalla bellezza immortale e monumenti ricchi di storia, alla scoperta delle tradizioni e degli usi locali, con un incontro ravvicinato con la tigre di Ranthambore; 

- l’India “dei re”: partendo da Delhi, addentrandosi nel loro immenso patrimonio culturale, fra partite a polo sugli elefanti e palazzi dei Maharajas; il “monumento all’amore“ e le tigri del Parco Nazionale Ranthambore; 

- l’India “classica”: partendo da Delhi, alla scoperta del lato mistico e dei tesori nascosti, passando nella città sacra Varanasi e navigando sul fiume Gange osservando gli antichi riti religiosi; i templi misteriosi di Khajuraho e la vita selvaggia del Parco Nazionale Banhavgarth. Delhi vecchia e nuova; Jaipur “la città rosa” e Jodphur “ la città blu” , gioielli del deserto; Khajuraho, la città Patrimonio Mondiale dell’Unesco, sede dei templi al Dio Shiva e all’arte erotica; Agra “gioiello dell’India”, col mausoleo Taj Mahal e le colorate tende “khemal”; Varanasi, la città sacra bagnata dal fiume Gange, dove Buddha fondò la sua religione: queste alcune delle mete del viaggio fantastico, fra escursioni sui cammelli con musicisti nel Deserto del Thar, cene in sontuosi palazzi e cortili di forti; barbecues sulle dune del deserto e champagne al tramonto; safari e brunch in mezzo alle tigri e navigazioni sul Gange fra canti, rituali sacri e profumo di incenso e sandalo.
 E fra una tappa e l’altra, riposando in un atmosfera d’altri tempi delle accoglienti carrozze, fra cene raffinate ed incontri al club, si continua ad ammirare l’India, che scorre davanti, dal tramonto all’alba: il Maharajas’ Express è un’esperienza come nessun’altra, in una terra come nessun’altra al mondo.

 Maria lucia Ceretto

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