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venerdì 12 luglio 2013

San Gallo: la città Svizzera dei libri e dei mille gradini


La cittadina di San Gallo si trova nella Svizzera nord – orientale, ed è la capitale dell’omonimo cantone.
 Si trova incastonata tra due colline, infatti è conosciuta come la città dei gradini per il grande numero di scalinate costruite sulle alture che la circondano.
 San Gallo o St Gallen, possiede un centro storico ricco di attrattive e soprattutto chiuso al traffico, una caratteristica della città, che si nota passeggiando tra le sue vie sono sono gli erker, ossia le finestre riccamente scolpite. 
Molto bella e nota è l’area monasteriale con la cattedrale e la biblioteca che è stata inserita dall’UNESCO nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità.
 Situata a 675 metri di quota, con soli 70mila abitanti, San Gallo offre al turista una grande tranquillità, nell’inconfondibile paesaggio collinare della Svizzera. 
Il cantone è un luogo stupendo per trascorrere le vacanze in Svizzera per la sua posizione privilegiata al punto d’incontro di quattro paesi, appunto Svizzera, Germania, Austria ed il Principato del Liechtenstein, questo rende San Gallo un ottimo punto di partenza partenza per escursioni nell’Appenzellese ed al Lago di Costanza, che si raggiunge facilmente in bici o in treno.
 La città deve il suo nome al monaco irlandese San Gallus, che nel VII secolo fondò un eremo nella zona e che diventò in seguito una delle più grandi abbazie benedettine d’Europa, infatti già dall’anno 747 il monastero di San Gallo applica la regola benedettina che prevede lo studio dei libri e perciò presuppone anche la presenza di una biblioteca. 
Per molti secoli l’abate fu anche il signore della città e dei territori confinanti. La città conquistò l’indipendenza nel 1415 e sia l’abbazia sia la città diventarono nella metà del XV secolo paesi alleati della Confederazione svizzera. 
Il cantone di San Gallo entrò a far parte della Confederazione come membro paritario nel 1803

Il simbolo di San Gallo è la cattedrale barocca con la biblioteca, in cui sono conservati ben 140.000 documenti, alcuni dei quali sono scritti a mano che risalgono addirittura ad un migliaio di anni fa. La cattedrale è un’opera del tardo barocco, con una facciata imponente che vanta splendidi decori.
 La leggenda vuole che, durante la costruzione della cappella, San Gallo diede un tozzo di pane ad un orso affamato e che l’animale, per gratitudine, lo aiutò a costruire la cappella portandogli la legna necessaria. Nell’annessa biblioteca si trova la sala in stile rococò più bella della Svizzera. La biblioteca ancora oggi attiva comprende circa 160.000 libri. Questa istituzione ha raggiunto fama mondiale per l’incredibile raccolta di manoscritti originali dell’alto medioevo. Nella cantina con soffitto a volta barocca si trova il lapidarium, dove sono esposti dei plastici architettonici di epoca carolingia e del primo barocco. La visita alla biblioteca costa circa 8 euro e vi si accede con le ciabattine messe a disposizione dei turisti per non rovinare i pavimenti di legno intarsiato.

Il centro storico è molto grazioso, con le case adorne con i già citati erker, somigliano a dei terrazzini protesi verso l’esterno, tutti ricchi di fiori molto colorati che adornano le preziose sculture. Sono delle vere opere d’arte. Il centro oltre all’area dell’abbazia presenta altre testimonianze del passato, e per preservare la loro bellezza, tutta la zona è chiusa al traffico. Tra un monumento ed un palazzo storico non mancano mai i ristoranti e i locali accoglienti, in cui assaporare qualche specialità tipica della cucina locale.
 Oggi visitare San Gallo significa immergersi in una vivace città universitaria, che sa valorizzare il proprio passato senza rinunciare all’innovazione e allo sviluppo, le proposte e gli intrattenimenti sono tantissimi, grazie all’abbondanza di tradizioni, di musei e di teatri.

Molto interessante la visita alla Schoggiland, la fabbrica di cioccolato Maestrani a Flawil, in cui si possono seguire i passaggi della ricetta dalla galleria riservata agli ospiti, oppure al Museo e Biblioteca del Tessile, dedicato ai pizzi svizzeri prodotti tra il XIV e il XX secolo, nonché presentazioni di arte tessile contemporanea.

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