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venerdì 5 luglio 2013

Il pesce dotato di un abilità insolita:il canto



Il Porichthys notatus, apparentemente privo di alcuna caratteristica fisica interessante, ma dotato di una particolare abilità, insolita per il mondo dei pesci: il canto.
Il Porichthys notatus (o “pesci cadetto”) è un batracoidiformi appartiene al genere Porichthys, che racchiude diverse specie di pesci dotate di organismi fotofori e della capacità di emettere vibrazioni molto intense, facilmente registrabili tramite un idrofono, per attirare una partner verso la loro tana. 
Tra i Porichthys, solo i maschi sono in grado di emettere suoni articolati, simili a ronzii, mentre le femmine sono soltanto capaci di emettere rumori simili a grugniti durante il loro periodo di infertilità. Gli esponenti maschili del genere Porichthys possono essere di due tipi: i maschi di “Tipo I” sono i più grossi, arrivano a pesare fino a otto volte di più dei maschi di “Tipo II”, e sono dotati di organi vocali molto grossi, ma dispongono di organi riproduttivi sette volte più piccoli dei maschi appartenenti alla seconda tipologia.
I maschi di Tipo I hanno un approccio all’accoppiamento decisamente diverso da quelli di Tipo II: essendo dotati di un sistema di vocalizzazione più potente, cercano le femmine in modo semi-passivo, emettendo richiami udibili a notevoli distanze e capaci di attrarre il sesso opposto.
Al contrario, i maschi di Tipo II si comportano più attivamente: penetrano di nascosto nei nidi delle femmine per fecondarne le uova facendo affidamento sul loro aspetto del tutto simile a quello femminile, ad esclusione degli organi riproduttivi.

I caratteristici suoni dei maschi di Porichthys vengono prodotti da un particolare sistema muscolare che avvolge la vescica natatoria; contraendosi, i due muscoli coinvolti nel “canto” fanno espandere o contrarre la vescica, provocando grurniti della durata di qualche millisecondo, o potenti ronzii che possono estendersi fino ad un’ora. Queste vibrazioni rappresentano le fondamenta della strategia riproduttiva dei maschi di Tipo I; è quindi necessario che i suoni emessi siano molto intensi, per poter raggiungere ogni femmina feconda anche a grande distanza.
Il suono prodotto da diversi esemplari di Porichthys notatus si è dimostrato così intenso da disturbare per diverse notti alcuni residenti di case galleggianti nei pressi di San Francisco.
A Sausalito, invece, gli abitanti hanno sentito cantare iPorichthys per oltre 25 anni ogni estate, definendo il suono come “un lugubre oboe”. Ma come fanno questi pesci a sopportare un suono così potente da essere percepito anche fuori dall’acqua?
Benchè dotati di aspetto quasi primitivo, iPorichthys sono muniti di un sofisticato sistema di protezione del rumore.
Una porzione del loro cervello è dedicata esclusivamente alla produzione dei suoni, e a proteggere il delicato sistema uditivo di questi pesci da potenziali danni provocati da vibrazioni troppo intense.
Quando i muscoli connessi alla vescica natatoria vibrano troppo intensamente, creando suoni potenzialmente nocivi, il cervello inibisce la sensibilità delle cellule che compongono la peluria che traduce le vibrazioni percepite in impulsi elettrici.
La vescica natatoria vibra in modo perfettamente coordinato con l’azione inibitoria delle cellule sensoriali: ad ogni vibrazione corrisponde un abbassamento repentino della sensibilità del sistema uditivo, impedendo danni irreparabili alle “orecchie” del Porichthys.

Tratto da:http://www.ditadifulmine.com/2012/09/il-canto-del-pesce-cadetto.html

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