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venerdì 5 luglio 2013

Facebook entra nel mirino del Garante della privacy italiano


Facebook è entrato nel mirino del Garante della privacy italiano. Tutto era cominciato qualche settimana fa quando un bug sul social network di Mark Zuckerberg aveva messo a disposizione di terzi numeri di telefono e indirizzi mail di 6 milioni di utenti. Facebook aveva corretto subito il bug, chiedendo scusa agli utenti e si pensava che la vicenda fosse finita lì. E invece no.
A quanto pare di questa vicenda ha cominciato ad interessarsi anche il Garante della privacy italiano che ha posto un ultimatum: entro il 20 luglio Facebook dovrà rispondere della questione, chiarendo finalmente quali sono le modalità di trattamento delle informazioni degli utenti italiani. 
Il Garante spiega così questa decisione: "È emerso che circa sei milioni di dati relativi a contatti memorizzati all'interno delle rubriche di utenti di Facebook sarebbero stati oggetto di indesiderata comunicazione a utenti terzi, non necessariamente in relazione di amicizia con gli interessati e presumibilmente neanche noti a questi ultimi".
Il Garante pretende la stima esatta degli utenti italiani coinvolti in questo bug, informazioni sulle misure adottate per risolvere il problema e garantire che non ce ne saranno altri in futuro e la rassicurazione che il bug non abbia coinvolto utenti non iscritti. 
Facebook ha parlato di 6 milioni di utenti, ma la società Packet Storm Security ha fatto sapere che in realtà per ogni account violato sono state rubate più informazioni di quanto dichiarate, incluse quelle relative a utenti non iscritti a Facebook. 
Chissà come finirà questa vicenda? Voi siete stati vittime di questo bug?

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