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mercoledì 24 aprile 2013

Radon: cos’è e che effetti ha sulla nostra salute

E' un gas inodore e incolore che spesso si trova nelle nostre case, costituisce la sorgente più importante di radiazioni negli edifici ed è molto pericoloso se inalato.
Generato da alcune rocce della crosta terreste (lave, graniti, tufi, pozzolane) in seguito al decadimento del radio 226 (derivato dall’uranio 238), il radon è un gas classificato come elemento cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC); per la sua pericolosità, infatti, è secondo solo al fumo di tabacco come causa dei tumori polmonari.

In Italia questo gas provoca in modo silente ben 1.500-1.600 vittime all’anno.
Dal suolo e dai materiali da costruzione, il radon si diffonde nell’atmosfera e si trasforma spontaneamente in altre sostanze radioattive, dette “figli”, ed è questo il gas che“nuoce gravemente alla salute”.
Infatti, veicolati nel corpo umano tramite particelle di fumo, vapore acqueo o polveri, a livello polmonare i ‘figli’ si fissano ai tessuti e continuano a emettere radiazioni ionizzanti(soprattutto particelle α), che agiscono a livello cellulare e possono causare danni irreversibili.
Ne sanno qualcosa i minatori che lavorano nelle miniere sotterranee di uranio: gli effetti dell’esposizione al radon sono stati evidenziati prima di tutto fra di loro.
SCOPRI ANCHE: L’aria delle nostre case è più inquinata dell’aria esterna Oggi studi scientifici dimostrano che il rischio di tumore polmonare aumenta proporzionalmente alla concentrazione di radon e alla durata dell’esposizione ed è molto più alto tra i fumatori. Ma come lavora questo gas?
Dal suolo penetra all’interno degli edifici soprattutto per la differenza di pressione tra questi e l’ambiente circostante (effetto camino). Dunque colpisce in superficie, visto che la concentrazione del radon diminuisce con l’altezza dal suolo: occhio quindi alle cantine e ai locali sotterranei e seminterrati.
Quindi, senza allarmismi ma rimanendo realistici, se ipotizzate un possibile presenza di radon nella vostra casa è importante rilevarne la concentrazione (per legge il valore massimo tollerabile è 500 Bequerel/mq) con appositi strumenti – i dosimetri – sapendo che i locali a rischio sono scantinati, taverne e stanze al pian terreno. In particolare prestate attenzione se i pavimenti o le pareti a contatto diretto con il terreno sono sgretolati, oppure costruiti con tufo, pozzolane o granito, e pure se non hanno un buon isolamento dal sottosuolo.
Meglio saperlo prima di andare ad abitare una casa anche se la legge non prescrive questi controlli come obbligatori.

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