Non basta il clima generale che glorifica la "trasgressione", il facilismo e l'edonismo più dozzinale.
Non basta che queste "agenzie educative", spettacolo, pubblicità e tv, potenti quanto irresponsabili, promuovano modelli nefasti che vengono adottati da ragazzi indifesi.
Parte importante di questo sistema diseducativo
sono anche i videogiochi violenti...
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I videogiochi fanno male ai bambini, li rendono violenti.
Quante volte avrete sentito questo avviso.
Ma non è una frase fatta. A confermare questo pensiero è una ricerca americana della University of Missouri condotta da Bruce Bartholow, che illustra come l’utilizzo frequente di videogiochi violenti porterebbe ad una desensibilizzazione del cervello nei confronti di immagini e scene sanguinarie, con il rischio di attirare i giovani verso atteggiamenti aggressivi. L’esperimento è stato condotto su 70 ragazzi a cui è stato chiesto di giocare per 25 minuti con dei videogames, alcuni dei quali violenti.
Dopo sono state mostrate loro delle foto, alcune neutre, altre più crude, mentre venivano registrate le risposte del loro cervello alla vista delle immagini.
Chi aveva utilizzato giochi violenti si è mostrato più indifferente verso le foto cruente.
In una seconda fase di studio i giovani si sono sottoposti ad un gioco di simulazione di esplosioni, in cui era possibile decidere l’intensità dello scoppio.
Anche in questo caso i fragori più energici sono partiti da coloro che avevano osservato più violenza.
Il coordinatore della ricerca, Bruce Bartholow ritiene che “questi videogiochi influenzano e incoraggiano la partecipazione attiva alla violenza più di qualsiasi altro mezzo.
La TV come modello non è da meno. Scene sempre più cruente ad ogni ora del giorno ammazzamenti,guerra,scene erotiche a volte esplicite.
I bambini sono portati ad imitare non bisogna mai scordarlo
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