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Il risultato furono il palazzo di Sans Souci con il suo parco, un complesso definibile come la sintesi del Rococò tedesco.
Federico II (1712 – 1786) commissionò il progetto di una residenza per la villeggiatura all’architetto Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff. Il lungo edificio semi-circolare centrale fu eretto sul modello delle “case per le vacanze” francesi e costruitto fra le vigne terrazzate di Postdam, fra il 1745 e il 1747. Molte dimore furono edificate in quegli anni, inclusi il Neue Palas e il Belvedere. Federico Guglielmo IV (1795 – 1861) fece ampliare ulteriormente Sans Souci, con l’aggiunta dei giardini panoramici, terme romane, una fagianaia e la Chiesa della Gioia, da cui si può godere di uno splendido panorama sulle fontane nel parco, al di là di sei terrazze con le viti e, nella stessa direzione, sulle ampie scalinate che conducono alla cupola coperta di lastre di rame.
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Nel corpo centrale di Sans Souci vi sono solo dodici stanze, ciascuna decorata nel più raffinato stile rococò da von Knobelsdorff.
È facile immaginare gli ospiti di Federico arrivare con le proprie carrozze, attraverso la corte principale, e restare incantati di fronte all’impressionante sala d’ingresso, decorata in uno stile rococò addirittura esuberante, fatto di stucchi dorati, marmi e volte affrescate.
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Quando il monarca non era impegnato in discussioni e dibattiti filosofici, trascorreva il proprio tempo nella meravigliosa Libreria, realizzata in legno di cedro, dove scriveva poesie o componeva musica, oppure si dilettava a suonare il flauto nella Sala della Musica, forse la più bella di tutto Sans Souci. Proprio in questa magnifica sala rococò, dagli smaglianti decori bianco e oro, diede alcuni dei suoi concerti da camera, immortalati da Adolph Menzel nel suo celebre “Concerto per flauto a Sans Souci”.
Gli ampi specchi creano un’atmosfera magica, ampliando gli spazi e rispecchiando il verde del parco nella stanza.
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