sabato 15 dicembre 2012
Le cascate Vittoria
Lo Zambesi, nel suo percorso di 3689 chilometri, dai monti del Katanga dove nasce all'Oceano Indiano dove sfocia, traversa molti Stati dell'Africa sub-equatoriale e fa da confine quelle che un tempo erano le due Rhodesie., quella del Nord e quella del Sud, oggi rispettivamente Zambia e Zimbabwe.
Proprio in questo tratto, a 1200 chilometri dalla sorgente, si allarga, pigro e placido, sul tetto uniforme di un altopiano, per sparire d'improvviso, come fosse ingoiato dalla terra, in un immane pennacchio di fumo candido.
È il punto dove si spalancano le Cascate Vittoria, una delle meraviglie del mondo.
Il flume è largo 1700 metri e precipita in un baratro profondo in media 128 metri, dalle pareti verticali come fossero tagliate da un coltello.
L'enorme massa d'acqua che cade da quell'altezza su un fondo roccioso e strettissimo (appena 50 metri di "letto") evapora e si solleva nell'aria, dando vita a spettacoli di suggestiva e selvaggia bellezza.
Sul ciglio del precipizio, tre isole dividono lo Zambesi, in modo che le cascate sono in realtà quattro, una accanto all'altra.
Dalla riva destra del fiume inizia una prima cateratta di 35 metri chiamata Leaping Water (Acqua che salta), seguita dall' Isola Boaruka, larga circa 300 metri, e che divide la prima cateratta dalla cascata principale, che si estende per 460 metri.
L' Isola di Livingstone divide la cascata principale da un altro ampio canale d'acqua di circa 530 metri, infine sulla riva sinistra si trova la Cateratta Orientale. Ma quando il fiume è in piena, diventa difficile vederle distintamente, perché tutto ribolle in un vortice di schiuma.
Le Victoria Falls rovesciano nella stagione delle piogge una quantità d'acqua pari a 9.100 m³/s che durante la stagione secca si riducono poco più di 350 m³/s (in questo periodo si può apprezzare la profondità della gola, normalmente oscurata dal vapore).Il vapore nebulizzato in questo periodo si vede da chilometri, ed è il motivo per cui le Cascate furono chiamate dai locali, Mosi oa tunya, "il fumo che tuona". Come metro di paragone si pensi che sono quasi due volte più larghe e più alte di quelle del Niagara; però il salto d'acqua di maggior dislivello è quello della cascata Yosemite, in California, che misura 775 metri d'altezza.
Dopo il salto, lo Zambesi scorre tra gole profonde e tortuose, una delle quali è traversata da un ponte arditissimo, su cui passa la linea ferroviaria di Capo Congo...
Il Royal Livingstone Express... Il mitico treno a vapore, riportato in funzione da 3 anni, percorre un tratto della storica ferrovia Mulobezi Railway, un tempo la maggiore rete ferroviaria privata al mondo, costruita negli anni Venti per collegare le province del Nord Rhodesia (l’attuale Zambia). Salire a bordo del Royal Livingstone Express significa farsi trasportare dentro un’atmosfera che unisce avventura, storia ed eleganza: le 5 carrozze sono state costruite tra il 1922 e il 1928 ed interamente rinnovate nel 2008, riportate all’antico splendore per poi donarle a National Heritage.
Il treno parte dalla cittadina di Livingstone, nelle vicinanze dell’Royal Livingston Hotel, attraversa la zona di Dambwa e diversi villaggi, correndo in prossimità del fiume Zambesi fino ad arrivare al Parco Nazionale delle Cascate Vittoria (Mosi-oa-Tunya National Park).
Il percorso, della durata di circa 4 ore, si snoda lungo aree abitate così come vaste aree dove la natura regna incontrastata; in prossimità del parco, quando il treno si ferma per il cambio della locomotiva, si possono avvistare gli animali che vi abitano, come elefanti, rinoceronti, zebre, giraffe, impala e babbuini.
Al chiarore della luna, l’acqua vaporizzata dà vita ad un arcobaleno multicolore che si proietta sul precipizio delle cascate Vittoria, nello Zimbabwe.
Oltre agli arcobaleni notturni, gli effetti speciali di queste cascate, alte 108 metri, includono un rumore così forte che una volta ruppe una finestra a quasi 10 chilometri di distanza e una cortina di vapore acqueo talmente spessa che, alle volte, nasconde le stesse cascate alla vista.
La storia geologica delle Cascate Vittoria è piuttosto controversa.
L'ipotesi più attendibile è che l'altopiano sul quale scorre lo Zambesi si sia formato 150 milioni di anni or sono, in seguito all'eruzione di rocce basaltiche friabili.
Quando poi il fiume vi aprì il suo letto, oltre 500 mila anni fa, l'azione corrosiva delle acque avrebbe poco per volta scavato il precipizio delle attuali cascate.
Partendo da Città del Capo, l'esploratore inglese David Livingstone scoprì molte terre nuove, discese in piroga il fiume Zambesi e il 16 novembre 1855 giunse alle cascate.
Sembra che a uso e consumo dei biografi il celebre esploratore abbia esclamato: «Solo gli angeli, nei loro volti celesti, possono ammirare cose ugualmente stupende». Poi chiese agli indigeni Ba-Toka che popolavano la zona come essi chiamassero la cascata: gli risposero che il nome era qualcosa come Mo-ku-sa-Tunya o Mosf-oa-Tunya, che vuoi dire pressappoco "fumo che sale",' Livingstone, traducendo la parola tunya in base al suono, che è un po' simile a quello di thunder (tuono, in inglese), le chiamò "acque dal fumo che tuona".
Ma nell'imposizione del nome ufficiale, che è un diritto dello scopritore di terre ignote, volle rendere omaggio alla sua patria e le dedicò alla grande regina: da quel giorno, dunque, il precipizio in cui si getta lo Zambesi si chiamò "Cascate Vittoria".
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