web

venerdì 14 dicembre 2012

In Italia lo show sarà al culmine esattamente nella notte tra il 13 e del 14, tra la mezzanotte e l'una.

In arrivo pioggia di Geminidi, le stelle cadenti di dicembre
"Munitevi di coperta e uscite fuori", invitano gli scienziati: quest'anno è previsto uno sciame meteorico particolarmente intenso.
In Italia lo show sarà al culmine nella notte tra il 13 e del 14, ma il fenomeno continuerà fino al 18.
Per molti astronomi le meteore di dicembre stanno detronizzando le Perseidi, le più famose stelle cadenti d'agosto
Per lungo tempo le Geminidi sono state ignorate dalla gran parte degli appassionati di astronomia semplicemente perché cadono in un periodo in cui pochi osano sfidare i rigori delle notti invernali per ammirarle; ultimamente però le cose stanno cambiando, a causa soprattutto dell'intensificarsi dello sciame meteorico degli ultimi decenni.
"Questo sciame fu osservato per la prima volta nel 1862, ed è andato crescendo di intensità nel corso dell'ultimo secolo", ricorda Jim Todd, responsabile del planetarium all'Oregon Museum of Science and Industry.
"Attorno al 1900, si avvistavano al massimo 10-20 meteore all'ora, ora siamo arrivati a più di cento nello stesso lasso di tempo", dice Todd.
Origine misteriosa. 
La ragione per l'intensificarsi del fenomeno? Secondo gli astronomi la Terra si sta infilando sempre più profondamente in un'antica scia di detriti lasciata dal passaggio di un misterioso oggetto celeste di circa cinque chilometri di diametro che orbita all'interno del Sistema Solare.
Ma a differenza di altri sciami meteorici originati da materiale disperso da comete ghiacciate mentre passano accanto al Sole, gli scienziati non sono sicuri che l'oggetto da cui hanno origine le Geminidi, chiamato 3200 Phaethon, sia un asteroide o una cometa quasi estinta.
"L'oggetto non sviluppa una vera coda di cometa quando passa accanto al Sole, ma perde comunque qualche detrito", spiega Todd.
"Noi avvistiamo lo sciame meteorico quando la Terra passa attraverso la scia di detriti".
Dopo la scoperta, nel 1983, di Phaethon da parte di un satellite della NASA, gli astronomi hanno subito associato la sua orbita di un anno e mezzo alle Geminidi, identificando nell'oggetto la fonte più probabile di queste meteore. Un grande spettacolo poiché le Geminidi impattano l'atmosfera terrestre a circa 30 chilometri al secondo - più lentamente cioè di altri sciami meteorici - riescono a creare nel cielo lunghi archi che durano anche un paio di secondi.
Il punto radiante - quello da cui sembrano originarsi e da cui prendono il nome - è nella costellazione dei Gemelli.
di Andrew Fazekas

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...