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lunedì 12 novembre 2012

Italia, tomba della biodiversità.


Il 12 Ottobre a Livorno un cacciatore con tanto di tesserino e porto d’armi spara e uccide un magnifico esemplare di Ibis Eremita, ferendone gravemente altri due.
In Toscana gli Ibis Eremita neri, animali estinti in Europa e oggetto di un progetto di reintroduzione, sono bersaglio della caccia illegale.
In una conferenza stampa mercoledì 17 ottobre il presidente della LIPU Flavio Mamone Capria ha divulgato i risultati delle indagini: è stato identificato il cacciatore quarantenne che ha sparato, che sostiene di non avere riconosciuto gli ibis, sebbene la loro silhouette sia inconfondibile considerato che l’appostamento del cacciatore prevedeva di sparare alle beccacce, animali totalmente differenti.
Anche l’Europarlamentare Andrea Zanoni condanna l’abbattimento degli Ibis Eremita provenienti dall’Austria e diretti nell’oasi WWF della Laguna di Orbetello (Toscana). “L’Italia non deve diventare la pietra tombale delle specie protette e rare di tutta Europa
L’abbattimento a fucilate di due Ibis eremita nel cielo della Toscana vanifica il lavoro di equipe specializzate che comporta sforzi economici molto importanti, per la ripresa e la conservazione di questa specie, compresa la capacità di percorrere le antiche rotte migratorie”.
Il progetto di recupero e reintroduzione in Italia degli Ibis Eremita si chiama “Waldrappteam”. I Geronticus eremita sono una specie di Ibis ormai estinta in Europa e inserita nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). “Ecco quindi che in Austria la migrazione di questi uccelli viene addirittura assistita con l’ausilio di piccoli veicoli aerei e radiocollari, mentre in Italia i cacciatori gli sparano con le loro doppiette”, incalza Zanoni, che lo scorso febbraio aveva denunciato questi abbattimenti (19 esemplari scomparsi nel 2009 e 10 nel 2011 alla Commissione Europea con un’apposita interrogazione.
L’Europa non può tollerare oltre questa situazione – conclude l’eurodeputato – E’ arrivata l’ora di finirla con questa mattanza spregiudicata di uccelli in via d’estinzione, l’Italia non deve diventare la tomba delle specie protette e rare di tutta Europa”.
Cosa fare per appoggiare le migrazioni dei pennuti e con esse la salvaguardia della biodiversità? Appoggiare la LIPU per appoggiare la sua azione politica per criminalizzare in modo più equo gli autori di simili crimini. Come? Iscrivendosi (www.lipu.it) o visitando i suoi eccellenti rifugi come il CRUMA di Livorno o il Rifugio di Vicchio, portando loro aiuto in varie forme: ore di volontariato, attrezzature, sostegno finanziario e morale. E naturalmente denunciando laddove si assiste ad atti di bracconaggio o violenza di ogni genere sui nostri amici pennuti e non solo.
L’articolo uscito su Repubblica corredato di foto

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