La straordinaria Villa Palagonia sorge a Bagheria, suggestiva realtà della Sicilia. Più precisamente si trova in Piazza Garibaldi ed è lì dall’ormai lontanissimo 1715 ad ammaliare chiunque vi passa davanti. Edificata per volere di Francesco Ferdinando Gravina Alliata, principe di Palagonia, è divenuta quello che è oggi per mano di Ferdinando Francesco II, che scelse di aggiungervi stravaganti decorazioni che le valsero persino il soprannome di “Villa dei Mostri“.
Parliamo quindi di un luogo sorprendente, che si caratterizza per una peculiare aura misteriosa e decadente che l’ha resa oggetto di leggende e racconti
Chiunque decida di visitare la misteriosa Villa Palagonia non può che rimanere incantato dalle sue stranezze e dal distintivo carattere eccentrico, caratteristiche che la rendono unica nel panorama del barocco siciliano. Si presenta quindi come un vero e proprio enigma architettonico e artistico al quale, per alcuni aspetti, è quasi impossibile trovare risposte.
Le statue “mostruose” della villa sono tantissime, opere grottesche che popolano il giardino e il muro di cinta. Sono principalmente creature deformi, animali fantastici, uomini con teste sproporzionate, gobbi, nani ed esseri ibridi. Molte di loro sembrano, apparentemente, non avere alcuna logica, ma non mancano di certo studi che sostengono che, in fondo in fondo, siano lì a simboleggiare una vera e propria critica sociale: si ipotizza che Ferdinando Francesco II di Palagonia volesse prendere in giro l’aristocrazia siciliana, trasformandola in una sorta di corte di deformità.
Ci sono anche altri esperti che ritengono che queste sculture abbiano invece un significato esoterico, richiamando antichi simboli alchemici.
Dal fascino irresistibile è il Salone degli Specchi, ovvero una stanza piena di specchi deformanti che creano giochi di riflessi e illusioni ottiche. Si sostiene che alla base di questa scelta ci sia stata la volontà di distorcere le proporzioni di chi vi si riflette, proprio per disorientare e dare, contemporaneamente, un senso di confusione e inquietudine.
È molto facile, infatti, ritrovarsi all’interno di tale salone e percepire un effetto di labirinto visivo, vivendo la sensazione che la stanza sia più grande e confusa. Un’idea, quella degli specchi ingannevoli, che è stata poi ripresa in film e romanzi gotici e surrealisti.
Non mancano di certo gli affreschi dal significato enigmatico, molti dei quali raffigurano scene non facili da immaginare in quella che, in passato, era una dimora nobiliare. Anche in questo caso ci sono creature fantastiche e ibride, volti enigmatici dalle espressioni ambigue (pare quasi che osservino il visitatore), simboli misteriosi e molto altro ancora.
Persino gli arredi di Villa Palagonia hanno le loro stranezze perché, pur trattandosi di una dimora dalle atmosfere grottesche, si distinguono per la loro qualità, in quanto sono incredibilmente lussuosi. La villa è infatti piena di marmi policromi, soffitti decorati in oro con dettagli finemente scolpiti e mobili con intarsi pregiati.
Ad aleggiare intorno alla bellezza mistica di Villa Palagonia ci sono numerose leggende e curiosità. Innanzitutto, si narra che Ferdinando Francesco II di Palagonia, creatore delle stranezze della villa, fosse convinto che circondandosi di mostri e di deformità sarebbe stato protetto dagli spiriti maligni e dal malocchio.
Nel folklore siciliano, inoltre, Villa Palagonia è spesso chiamata “Il Palazzo del Diavolo“. Il motivo? In passato erano tutti convinti che solo una mente diabolica potesse concepire un luogo così bizzarro e unico nel suo genere. A tal proposito c’è anche una leggenda locale, che narra che il principe avrebbe stretto un patto proprio con Lucifero “in persona” per costruire la villa più strana del mondo, il quale in cambio gli chiese di sacrificare la sua sanità mentale.
Fonte: siviaggia
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