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martedì 24 settembre 2019

Aci Trezza, il borgo siciliano che ispirò Omero


Aci Trezza è un luogo magico, dove storia e mitologia si sovrappongono in una danza infinita, fino a confondersi.
 È qui che Omero ebbe l’ispirazione per la titanica lotta tra Ulisse e Polifemo, ma non solo.

 Oggi Aci Trezza potrebbe sembrare un paesino della costa siciliana come tanti altri, dedito al turismo per le sue splendide spiagge e le acque cristalline su cui si affaccia. Ma è in realtà un posto incantato, un piccolo paradiso di inestimabile valore culturale e storico.

 Fondato nel 1600 da Stefano Riggio come approdo marittimo per il suo feudo, per moltissimi decenni il borgo ha vissuto grazie alla pesca, fin quando non si è trasformato in un polo turistico molto apprezzato da chi trascorre le proprie vacanze in Sicilia


Ciò che affiora dal passato del piccolo villaggio di pescatori è a dir poco incredibile. 

Si narra infatti che Aci Trezza abbia ispirato Omero e Virgilio per alcune delle più famose scene delle loro opere mitologiche. 
Ulisse venne imprigionato da Polifemo proprio nel territorio su cui oggi sorge il borgo siciliano, e quando riuscì a fuggire accecando il ciclope scatenò talmente la sua ira che quest’ultimo gettò in acqua enormi massi, dai quali ebbero origine le isole dei Ciclopi.

 Per Virgilio, invece, l’eroe troiano Enea incontrò proprio ad Aci Trezza il compagno di Ulisse, Achemenide. 
Questi venne dimenticato nel paese dei ciclopi durante la fuga che tanto fece arrabbiare Polifemo.


In anni più recenti, il paesino fu protagonista del romanzo I Malavoglia, di Giovanni Verga: la casa del Nespolo, in cui l’umile famiglia di pescatori guidata da Padron ‘Ntoni aveva dimora, è ancora oggi uno dei luoghi simbolo di queste terre. 

Sempre ad Aci Trezza venne girato il film La terra trema, di Luchino Visconti, ispirata al romanzo di Verga. 
Era il 1948 quando le riprese di questo capolavoro del cinema italiano ebbero luogo, ma presso il piccolo borgo siciliano si respira ancora la stessa atmosfera.


Siete nei pressi di questo splendido paesino siciliano e non sapete cosa fare? 
Di alternative ce ne sono sicuramente moltissime, a partire da una bella passeggiata lungomare, ammirando i faraglioni che spuntano dalle acque cristalline della Riviera dei Ciclopi. 

L’intera area è posta sotto la tutela della Riserva Naturale integrata nella Regione Sicilia dal 1998, per il suo interesse storico e naturalistico.
 Se amate le immersioni, l’area marina protetta delle isole dei Ciclopi offre un panorama mozzafiato: potrete godere la meraviglia delle rocce di origine vulcanica che si combinano perfettamente con la flora e la fauna locali.




Poco distante, ad Aci Castello, sorge una splendida costruzione di origine bizantina, che fu il fulcro dello sviluppo urbanistico di questa zona. 
Il Castello venne edificato su una roccia lavica a picco sul mare, ed è divenuto ben presto uno dei simboli di queste terre. 

Oggi moltissimi turisti vi si recano per visitarlo, e al suo interno è possibile ammirare alcuni interessanti reperti storici custoditi presso il Museo Civico che vi è stato allestito. 

 Fonte: siviaggia

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