Situato nel cuore della Svizzera, al confine tra il Cantone di Neuchâtel e il Canton Vaud, si trova il “Creux du Van”, un anfiteatro roccioso del tutto naturale, dalle dimensioni e dall’aspetto imponenti.
Una parete rocciosa a forma di cavallo e alta 160 metri fa da cornice a una valle a strapiombo, lunga 4 chilometri e larga 1,4. Dalla cima dell’altopiano, che si staglia a 1.126 metri sopra il livello del mare, si gode di una veduta spettacolare dell’entroterra svizzera, così come delle Alpi ad est e delle terre francesi ad ovest.
Creux du Van è una destinazione molto popolare per quanti amano fare trekking o cimentarsi con scalate impossibili, forse la più rinomata nella parte occidentale del Massiccio del Giura.
Il nome “creux” viene da un’antica parola celtica che significa “grande depressione” o “valle profonda”; anche il termine “van” è di origine celtica e significa “valle rocciosa”.
Per un certo periodo è stato definito “Le Cul du Van”, che tradotto suona come “il fondo del monte roccioso”, per poi acquisire la denominazione attuale.
L’origine geologica di questo luogo incantevole risale all’ultima era glaciale, quando un piccolo ghiacciaio cominciò ad erodere una profonda valle locale, prima di congiungersi con il più imponente ghiacciaio del Rodano.
L’attività di erosione e il ripetersi di cicli di gelo e disgelo indebolirono la montagna, causando il crollo di una porzione di essa e lasciando esposte le rocce sottostanti.
Il sottosuolo della valle resta solitamente ghiacciato per tutta la durata dell’anno.
Al di sopra cresce una flora artico-alpina, mentre le specie animali qui presenti includono l’ibice, il camoscio e la lince.
L’intero territorio è protetto da una riserva che si estende per 25 chilometri quadrati.
Fonte: gizzeta.it
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