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venerdì 17 aprile 2015

La Cappella di Rosslyn, tracce dei Templari?


La cappella di Rosslyn è una chiesa situata nel piccolo villaggio di Rosslyn (Roslyn o Roslin), nel Midlothian in Scozia, vicino all’antico centro di Balantradoch (Edimburgo), la cui costruzione iniziò il 21 Sett. 1446, giorno di St. Mathew, ad opera di William Sinclair per terminare circa 40 anni dopo.
 Per questo motivo, inizialmente, la chiesa fu dedicata a San Matteo apostolo ed evangelista. 
 Molte famiglie scozzesi a cui viene data origine normanna (popolazione galloromana originaria della zona nord della Francia) sono invece di origine fiamminga (derivazione germanica nell’Europa nord occ.) che durante il XII e XIII sec. sotto i regni di Davide I (re di Scozia dal 1124 al 1153), di Malcom IV (dal 1153 al 1165) e di Guglielmo I il Leone (1165 - 1214) furono incoraggiati ad emigrare in Scozia in quanto esperti nel campo del commercio e dell’agricoltura.
 Una tra le poche famiglie importanti d’origine normanna, presenti nella Scozia medievale, fu quella dei St. Clair (conti di Roslin, baroni di Caithness e di Orkney, il cui nome fu poi trasformato in Sinclair).
 Essi fecero parte della più alta nobiltà scozzese e stretti alleati dei re.


Alcuni dati - non comprovati - lascerebbero intendere che intorno al 1398 una flotta della famiglia Sinclair avesse perfino raggiunto il nord America attraversando il nord Atlantico e la Groenlandia, e questo prima del viaggio di Colombo avvenuto nel 1492. Raggiunsero la regione a Nord Ovest dell'attuale Canada, poi chiamata "Nuova Scozia".

 Si dice che Henry Sinclair, 2° barone di Roslin, (1060-1110) avesse partecipato alla Prima Crociata (1045) proclamata da papa Urbano II, assieme a Goffredo di Buglione, mentre oltre due secoli dopo, un suo discendente ed omonimo Henry Sinclair, fu probabilmente uno dei comandanti dei Cavalieri Templari.
 Mentre William Sinclair (1410–1484), Barone di Roslin, 1° conte di Caithness e 3° barone di Orkney e fu l’ideatore della Rosslyn Chapel nominata nel libro “Il codice da Vinci” di Dan Brown e originariamente chiamata “Collegiate Chapel of St. Matthew”.


Con le sue finestre ad arco acuto e i contrafforti sormontati da elaborati pinnacoli, sembra una chiesa in stile gotico (termine che in origine si riferiva a laico e profano), mentre ad un esame più attento risulta un miscuglio di tre stili: nordico, celtico e gotico. 

Molti ritengono che tra i Templari e la famiglia St. Clair ci fossero dei legami e che nel profondo del loro castello a Rosslyn (oggi in rovina) fosse stato nascosto parte del tesoro dei Templari, portato dalla Francia durante il periodo dell’Inquisizione cattolica.


Il dissenso tra Templari e Chiesa aumentò nel 1244 dopo l’eccidio dei Catari da parte di Clemente V (ex arcivescovo francese Bertrand de Goth, candidato del re alla curie).
 Di tutti i culti religiosi fioriti in epoca medievale, il catarismo fu, evidentemente, considerato il più minaccioso per il papato, anche se non lo era. 
 Si sapeva che i Catari erano esperti nel simbolismo della Cabala, così come quattro secoli prima, nella stesso regno di Septimania (la Linguadoca, terra dei Catari in Francia ai confini con la Spagna, era un residuo del più grande territorio di Septimania sotto il governo del conte di Tolosa), il conte Guglielmo di Gellone aveva fondato l’Accademia giudaica.
 Per questo, forse, si pensava che i Templari avessero trasportato l’Arca e parte del tesoro di Gerusalemme in questa regione. 
Il ritenere che le Tavole della Testimonianza e i manoscritti di Gerusalemme dell’epoca evangelica fossero stati nascosti in Linguadoca, portò Roma a decidere sulla persecuzione.
 La stessa chiesa di Rennes-le-Chateau era stata consacrata a Maria Maddalena nel 1059 e gli abitanti della regione così come i Templari, ritenevano che Gesù non era morto sulla croce (la croce templare è infatti diversa).
 Non erano questi fatti in sé a preoccupare la Chiesa, quanto la possibilità che quella setta potesse avere informazioni (scritti) attendibili e sufficienti a screditare la religione cattolica ortodossa romana. 
Il potere politico, esoterico ed economico raggiunto dai Templari preoccupava, ormai da tempo, regnanti e papati.
 Nel 1306 il re Filippo IV di Francia doveva molto denaro ai Cavalieri e con l’appoggio di Clemente V, cominciò a perseguitarli eliminando l’ordine in molti paesi. 
 Mentre in Inghilterra i regnanti non ostacolarono tale inquisizione, in Scozia sotto la guida di Robert I the Bruce, le bolli papali non ebbero seguito, anzi oltre ai profughi francesi gli scozzesi accolsero anche i Templari fuggiti dall’Inghilterra. 
The Bruce era stato scomunicato perché non si era sottomesso all’autorità inglese, situazione che aveva poi portato alle guerre contro Edoardo I e II d’Inghilterra, (quest’ultimo genero dello stesso re Filippo). 
 Prima di morire Robert the Bruce chiese al suo amico e compagno d’armi James Douglas (conosciuto anche come Guid Sir James o Black Douglas), che dopo la sua morte il suo cuore fosse portato in Terra Santa e depositato nel Santo Sepolcro a Gerusalemme. 
 Così, quando nel 1329 egli perì durante la battaglia di Faughart in Irlanda (durante la lunga guerra di indipendenza contro l’Inghilterra), Black Douglas insieme ad altri cavalieri, tra cui William Sinclair, 1st Earl of Caithness e vescovo di Dunkeld, si mise in viaggio col cuore del re chiuso in un piccolo scrigno d’argento appeso al collo.
 Durante la loro sosta in Spagna i cavalieri fecero omaggio al re Alfonso di Castiglia ma, trovandosi nel mezzo di una guerriglia contro i Saraceni, alcuni di loro rimasero uccisi. 
Si narra che lord Douglas, accerchiato dai nemici lanciò lo scrigno che teneva al collo e prima di soccombere gridò: “Adesso vai tu avanti, come eri abituato a fare ed io ti seguirò fino alla morte”. 
 I resti dei cavalieri caduti, insieme allo scrigno, furono portate di nuovo in Scozia dai cavalieri superstiti e il cuore del re fu sepolto sotto l’altare dell’Abbazia di Melrose, in Roxburghshire.


Durante l’inquisizione con l’aiuto di falsi testimoni, i Cavalieri furono accusati di tutto, dalla necromanzia all’omosessualità. 
Si dice che il Gran Maestro dell’Ordine Jacques de Molay, per mettere in salvo il tesoro, armò 18 (o 12?) galere, di cui alcune salparono per raggiungere la Scozia, l’Irlanda e altre isole occidentali ed altre per andare in Portogallo dove l’Ordine prese poi il nome di Cavalieri di Cristo.

 Due anni dopo de Molay venne arso sul rogo mentre la situazione dei Cavalieri non divenne facile dovunque arrivava l’influenza della Chiesa. 
In Scozia la situazione era diversa anche perché anni prima, per volontà del re Davide I di Scozia, il suo ricco Ordine Cistercense e la stessa chiesa celtica vennero unificati ed ai Cavalieri furono concesse le terre vicino al Firth of Forth (Temple).
 Per tale motivo l’ordine fu sostenuto dai successivi regnati e da Guglielmo il Leone in particolare, acquisendo anche altre proprietà (Lothian, Aberdeen, Ayr, ecc.) 

Molti sostengono che oggi l’originale Ordine Militare Cavalleresco del Tempio di Gerusalemme non sia affatto estinto come la storia afferma, ma ancora presente in Europa ed in Scozia. 
 In merito a Rosslyn, alla luce di quanto detto, ora ci si rende meglio conto perché si pensi che nelle segrete sigillate da qualche parte sotto il castello dei Sinclair, si nascondi parte del tesoro dei Cavalieri.
 Tutti i membri della famiglia Sinclair furono sepolti a Rosslyn tranne Rosabelle (la moglie di Henry il Crociato) che affogò a largo della costa.
 I lavori della cappella rallentarono con la morte di William Sinclair (1484) e sebbene continuarono col figlio, nel 1486 terminarono del tutto senza portare a termine il progetto originario (pianta che si pensi ricalchi il Tempio di Salomone).
 Infatti, come alcuni scavi hanno rilevato, le fondamenta e la planimetria della costruzione lasciano intendere che l’attuale cappella doveva essere solo una parte della struttura prevista. 

 La cappella è sorretta da 40 colonne che formano 12 arcate su tre lati della navata ed è ricca d’intagli, fregi e schemi di cui spesso non se ne conosce il significato.
 Abbondano simboli massonici o icone dei Templari, o altri che raccontano storie della Bibbia in un assortimento raffigurativo che spazia tra il pagano, il cristiano e l’islamico. 
Una analogia interessante è che una colonna porta il nome di colonna “dell’Apprendista” e un’altra“ del Maestro” come le due colonne portanti dell'antico tempio di Salomone, quelle di Boaz (l'Apprendista) e Jachim (il Maestro). 
Nella colonna, inoltre, troviamo una raffinata raffigurazione dell'Albero della Vita biblico, contaminato però da riferimenti pagani come i draghi, dalle cui fauci fuoriescono viti rampicanti.


La colonna dell'apprendista 

 Con la stessa analogia si racconta che i disegni da effettuare su una colonna erano così particolari che lo scultore (il maestro) andò in Inghilterra per migliorare le proprie tecniche.
 Ebbene, durante la sua assenza, un suo operaio (apprendista) riuscì da solo a creare la colonna, così come oggi la vediamo e il maestro al suo ritorno fu così irato da ucciderlo. 

 Nel soffitto della cappella della Chiesa oltre a gigli, stelle e rose vi sono 213 cubi con degli angeli che suonano e l'ipotesi che erano stati messi lì per raccontarci qualcosa ha portato Thomas e Stuart Mitchell (padre e figlio) ha lavorarci per anni ed arrivare alla recente conclusione che, secondo loro, vi è stata nascosto un pentagramma, che i due sono stati anche in grado di comporre.


Secondo i due musicisti, infatti, la chiave di lettura delle decorazioni e dei disegni risiede nella “cinematica” con la quale sono state rintracciate le “note” della melodia.


Fonte: leggendemitimisteri

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