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lunedì 2 marzo 2015

Mont Saint.Michel torna ad essere un'isola


Mont Saint – Michel è una delle località più suggestive della Normandia: si trova sulla costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon.
 È un isolotto composto da roccia granitica che si eleva a 92 metri sopra il livello del mare (arriva a 170 metri contando la statua di San Michele collocata in cime alla guglia della chiesa abbaziale); ha un diametro di circa 960 metri di circonferenza ed una superficie di circa 7 ettari.
 L’abbazia benedettina fu edificata a partire dal X secolo, ed attualmente si può osservare come stili si siano sovrapposti nel corso degli anni: sono presenti il carolingio, il romanico e il gotico flamboyant.
 I diversi edifici necessari alle attività del monastero benedettino sono stati inseriti nello spazio, angusto, a disposizione.


Il culto di San Michele Arcangelo, ampiamente diffuso in tutta Europa fin da primi secoli dell’alto medioevo, ha fatto di Mont Saint-Michel una delle principali mete di pellegrinaggio della cristianit: è, infatti, uno dei tre maggiori luoghi di culto europei intitolati a San Michele Arcangelo, insieme alla Sacra di San Michele in val di Susa e al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. 

 All’epoca dei Galli Mont Saint-Michel, come anche la roccia di Tombelaine, sorgevano all’interno della foresta di Scissy e la riva si estendeva ancora fino a oltre 48 km più lontano, inglobando le isole Chausey. 
A partire dal III secolo, però, il livello del suolo si abbassò progressivamente, e il mare inghiottì lentamente la foresta: secondo un manoscritto del XV secolo una marea equinoziale particolarmente violenta avvenuta nel 709 eliminò definitivamente la foresta.


La baia in cui sorge l’isolotto roccioso è soggetta al fenomeno delle sabbie mobili, descritte anche da Victor Hugo, ma è soprattutto nota per l’eccezionale ampiezza delle maree (circa 14 metri di dislivello) che, anche a causa del territorio pianeggiante, montano con grande rapidità, addirittura, si dice, con la velocità di un cavallo al galoppo: questo ha causato talvolta annegamenti e più di frequente disagi per le automobili lasciate parcheggiate troppo a lungo nelle parti più basse.

 Le maree della baia, però, hanno anche dato un decisivo contributo all’inespugnabilità del monte, rendendolo accessibile al minimo della bassa marea via terra e al massimo dell’alta marea solo via mare.
 Mont Saint-Michel, per questo fenomeno, è secondo soltanto alla Baia di Fundy, in Canada, dove la differenza tra bassa e alta marea arriva a toccare i 21 metri.
 Tuttavia, il fenomeno osservato in Normandia è di gran lunga più suggestivo, anche in relazione alla morfologia del luogo che permette un arrivo dell’acqua in grande stile.
 Lo scorso week end questa località suggestiva è tornata ad essere un’isola: la marea, infatti, ha raggiunto i 14,5 metri di dislivello (coefficiente di marea, quindi, 118, su un massimo di 120), e il mare ha circondato completamente Mont Saint-Michel, senza provocare danni grazie alle tempestive misure preventive attuate. 

La marea più suggestiva, però, è attesa tra il 21 e il 22 marzo (l’Equinozio avverrà alle 00:45), quando, secondo le previsioni, il coefficiente di marea arriverà a 119, con un picco massimo appena inferiore, 14,45 metri, il 22 mattina, ma con ben altri 4 picchi sopra i 14 metri tra la mattina del 21 e quella del 23.
 Secondo le previsioni dell’ufficio del turismo locale, in una delle occasioni “l’effetto isola”, che si verifica quando la marea supera i 13,90, si protrarrà per un’ora e mezza Anche se è stata definita la “marea del secolo” in realtà si tratta di un fenomeno che si verifica circa ogni 18 anni a causa di una serie di fattori astronomici, e viene quindi definita in questo modo perché si tratta della prima grande marea del XXI secolo, e non in relazione alla sua portata come si potrebbe pensare.
 L’ultimo evento simile si verificò il 10 Marzo 1997, e i prossimi dovrebbero avvenire, da previsioni, il 3 Marzo 2033 e il 14 Marzo 2051. 

Fonte: amantidellastoria.wordpress.com

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