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mercoledì 1 ottobre 2014

Avalon , l'isola protetta dalle nebbie incantate


Non esiste nessuna leggenda Europea capace di esercitare più fascino ed emozioni di Avalon e Camelot, chi da bambino almeno una volta, non ha immaginato di essere un nobile cavaliere della tavola rotonda, o una incantata fata ...

Enrico II detto il plantageneto e re d'Inghilterra dal 1154 al 1189 fu così tanto affascinato dalla storia di Avalon, che promosse vere e proprie spedizioni di ricerca, in una di queste si racconta che fu trovata a 5 metri sotto terra una cassa mortuaria,con sopra inciso: Qui giace sepolto l'inclito Re Artù nell'isola di Avalon.
Fu risotterrato di fronte all'altare maggiore dell'abazia di Glastonbury. 
Il luogo divenne meta di pellegrinaggio di cavalieri in cerca di ispirazione e fedeli dell'antica religione. 
 Il fenomeno assunse dimensioni tali che la chiesa di Roma inviò un suo uomo di fiducia alla corte di Re Enrico II per indagare sui possibili complicazioni considerata già la delicata situazione della diffusione religiosa.

 La documentazione delle ricerche, e di documenti/oggetti ritrovati riguardanti la presunta esistenza di Avalon andarono "perduti" un paio di secoli più tardi, insieme a quella di un altro eroe Wiliam Wollace, la nave che stava trasportando i preziosi reperti a londra affondò...misteriosamente.

E' nel 1136 che usci il primo manoscritto su Avalon e Camelot :
L'Historia Regum Britanniae ad opera di Geoffrey Monmouh. 
A causa del diffusissimo analfabetismo, presente ad ogni livello sociale,  i racconti contenuti si diffusero rapidamente ed in modo capillare, grazie alle numerose compagnie di attori ambulanti, che presentavano i loro spettacoli in tutte le corti e piazze d'Europa.
  Re Artù divenne l'eroe del popolo, e riferimento per Principi e Re tanto che nel 1200 spesso si faceva riferimento a lui come il Re dei Re...
Esperti asseriscono che in quel periodo storico alla saga di Avalon e Re Artù furono aggiunti elementi/simboli cristiano religiosi. 


Avalon "L'insula pomorum" (Isola delle mele ) avvolta da mistiche nebbie,luogo dove avvengono magici processi di trasformazione e di rinascita, ad Avalon scorrono due fiumi ilWhite spring e il Red Spring, e protetti da arcani incanti hanno radice l'albero della conoscenza, quello della vita ed il melo da cui prende il nome l'isola, i tre alberi sacri amati dalla Dea, custoditi dalle sacerdotesse a lei consacrate, e dal piccolo popolo che si prende cura di ogni pianta dell'isola.


Sempre ad Avalon viene forgiata Exalibur da sacerdoti e divinità brandita per diritto divino da Artù. 
I Contenuti mitologici di Avalon sono legati a Camelot e Morgana,Ginevra e Viviana sono le rappresentanti delle energie archetipiche femminili della cultura celtica come Artù, Lancillotto e Merlino rappresentano quelle maschili. 
 Esistono tuttavia indizi che lasciano presumere che la leggenda di Avalon non abbia affascinato o influenzato soltanto l'immaginario di Re e villici....
L'isola viene descritta anche dai celti, e dai loro predecessori, molto prima dell'uscita dei racconti narrati nel 1136... I celti chiamavano l'isola incantata Annwyn ( regno delle fate) o Inisi Witrim isola di vetro, di essa erano venuti a conoscenza dai Gaeli la chiamavano Emain Ablach ( Ablach significa ricco di alberi di mele) 
Sull'isola dimoravano oltre a quelli di mele l'albero della conoscenza e quello della vita.... Da un monte "Tor" uscivano le nebbie in caso di necessità, quando non si voleva che l'isola fosse trovata.
 La leggenda è simile a quella dell'arrivo dei gaeli in Irlanda... L'isola era ricca di alberi "buoni da mangiare"" e di erbe sacre, la cui assunzione permetteva di vivere molto all'ungo, tanto da definirla isola della fortuna o.....Paradiso
 Nella mitologia Greca La madre terra ( Gaia ) regalò a Zeus e Era un albero di mele per il giorno del loro matrimonio, l'albero era sorvegliato da Landon ( il serpente sacro che non dorme mai ) e dalle tre Esperidi, figlie della stella della sera.
 I Greci come i Fenici avevano scambi commerciali con i gaeli, e celti, i Druidi usavano i caratteri greci per scrivere, e siamo nel primo periodo dell'età del bronzo, in quel periodo si svolgeva una delle più decantate guerre di tutti i tempi La guerra di Troia, Città che nell'ultimo decennio è stata riconosciuta come una colonia ittita. Egiziani ed Ittiti non furono sempre in guerra anzi la loro alleanza era importante per fronteggiare rivali come gli assiro babilonesi. 
Un possibile tunnel che allaccia luoghi e genti apparentemente lontani...

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