Siamo nel cuore della preistoria, dentro alla Valle del Vézère, circondata da boschi antichi e grotte misteriose dove ritrovare testimonianze di un passato antico e affascinante.
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Ci sono gli ossi, poi, decorati con tacche trasversali, segni interpretati da alcuni archeologi come dei "giochi aritmetici" ma che non hanno avuto a tutt'oggi una chiara e definitiva spiegazione. Un'ipotesi assai accreditata vedrebbe questi segni non come semplici decorazioni ma come particolari "tacche per conteggi". Secondo Alexander Marshack, ricercatore associato del Peabody Museum dell'Università di Harvard, si tratterebbe delle prime testimonianze di registrazioni del mutamento dell'aspetto della Luna.
Questa ipotesi pone in evidenza un probabile conteggio dei giorni che compongono le lunazioni (mese sinodico).
Questo, probabilmente, perché tale periodo si prestava abbastanza bene a scandire le uscite per la caccia o per altre attività confortate dalla luce della luna piena.
In età antica, pare che fosse in uso incidere su osso le prime osservazioni astronomiche.
Esse sono diffuse in tutto il mondo
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