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lunedì 19 maggio 2014

Commemorazione di un grande giornalista dimenticato in Italia



La Thailandia è quel “Paese dei sorrisi” meta turistica di molti italiani, ma le divisioni politiche che l’attanagliano sono troppo distanti dall’Italia per lasciare un segno.
Fabio Polenghi vi ha perso la vita durante una caotica situazione di guerriglia urbana, trovandosi nel mezzo della battaglia senza un giubbotto antiproiettile.
E da freelance nomade, non aveva alle spalle un’organizzazione mediatica che ne alimentasse la memoria.
Si ricorda spesso Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli ma non lui, era un giornalista libero.
Ma a Bangkok quella maledetta mattina del 19 maggio 2010 l'esercito thailandese ha sparato su tre giornalisti stranieri uno è morto.
Si chiamava Fabio Polenghi ,Era un uomo appassionato del proprio lavoro.
Timido, delicato, soprattutto mite.
Generoso, sia umanamente che professionalmente.
Era un reporter free-lance Economicamente non ne valeva la pena. Né in rapporto ai soldi né al tempo investito, né ai rischi che si corrono.
Ma gli bastava il piacere della ricerca culturale, dello studio, della soddisfazione che si prova nel comunicare ad altri piccole e grandi storie, offrire un punto di vista diverso, personale, per trattare quei temi che le grandi strutture giornalistiche non possono o non vogliono approfondire".

Io oggi ti voglio ricordare così sorridente con la tua compagna di vita, la macchina fotografica
Ciao caro Fabio quando ci rincontreremo proseguiremo quel meraviglioso rapporto fatto di parole, silenzi e grandi risate.
Un saluto e un ricordo per la grande Isa che nonostante la sua strenua lotta non è riuscita a trovare in vita il tuo assassino.

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