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giovedì 27 febbraio 2014

Finalmente le medicine naturali trovano posto accanto a quelle tradizionali


Dopo mesi di tentennamenti e dibattiti, finalmente il tanto atteso via libera dell’OMS all’uso delle medicine non convenzionali e tradizionali è arrivato.
 Con l’approvazione del nuovo piano sanitario – il World Health Organization Traditional Medicine Strategy 2014-2023 – che avrà effetto nel decennio 2014-2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha di fatto rivoluzionato il concetto di salute e benessere della persona e toccherà adesso ai leader di tutti gli Stati Membri rimodulare le politiche sanitarie nazionali in base ai nuovi orientamenti.
 Basato sulla promozione dell’uso sicuro ed efficace delle medicine complementari e tradizionali, il provvedimento approvato lo scorso gennaio dall’OMS gravita intorno a due assunti fondamentali: 
 - la necessità di sviluppare e ampliare il concetto di ‘salute’
 - il bisogno di aumentare l’autonomia del paziente, e con essa, la sua capacità di autocura 
E due obiettivi principali: 
 - sostenere gli Stati Membri nell’adozione delle politiche necessarie allo sfruttamento efficace e sicuro delle medicine non convenzionali e tradizionali per la salute e il benessere della persona 
- regolamentare l’uso dei medicinali e delle competenze professionali in base alle nuove disposizioni 
Il rapporto prende in considerazione le medicine tradizionali vere e proprie come quella cinese, ayurvedica e unani e le medicine non convenzionali tra cui omeopatia, antroposofia, naturopatia, osteopatia e chiropratica.


Per riuscire a centrare tutti gli obiettivi previsti, tra le tante iniziative, l’OMS ha disposto l’inserimento delle medicine tradizionali e non convenzionali nei sistemi sanitari dei singoli Stati, promuovendo un piano di copertura sanitaria universale e inserendo il concetto di autocura delle persone.
 Una visione della sanità più ampia, dunque, ma anche un nuovo modo di intendere il concetto stesso di salute che guida il paziente verso una maggiore consapevolezza e autonomia, supportato da una regolamentazione in grado di garantire la sicurezza e l’efficacia del nuovo approccio. 
 Il provvedimento prevede l’erogazione di finanziamenti e incentivi volti a migliorare i servizi e le prestazioni sanitarie, ma ciò che è più importante, riconosce l’efficacia delle medicine non convenzionali e tradizionali, nonché il valore delle cure, degli approcci terapeutici, delle pratiche e delle competenze professionali di entrambe le medicine.

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